Scott, Walter
Roberto Carnero
La storia come romanzo d’avventura
Ideatore, nel primo Ottocento, del moderno romanzo storico, lo scozzese Walter Scott ha rappresentato un modello per molti scrittori, [...] romanzo omonimo), Georges Bizet La bella fanciulla di Perth (dal romanzo omonimo).
Il romanzo storico sarà uno dei generi narrativi più praticati durante il romanticismo. Alla lezione di Scott si ispireranno il russo Puškin e, in Italia, Alessandro ...
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don Chisciotte
Ines Ravasini
Un commovente hidalgo
Creato nei primi anni del Seicento, il personaggio di don Chisciotte, il vecchio cavaliere che dà il titolo al capolavoro di Miguel de Cervantes, è [...] cavalleria, racconti di pastori, ballate); è una riflessione su come nasce un romanzo; ingloba al suo interno altri generi (novelle, poesie, proverbi, racconti folcloristici); propone una lettura composta di diverse visioni del mondo e offre dunque ...
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Movimento letterario, artistico e culturale, sorto in Germania e in Inghilterra negli ultimi anni del Settecento e quindi diffusosi in tutta l’Europa nel corso del 19° secolo.
Letteratura
Definizione
Il [...] , F. Liszt, W.R. Wagner, e quelle più moderate di F. Mendelssohn e F. Schubert, o ai tratti distintivi quasi antitetici di generi musicali quali il Lied tedesco e il melodramma italiano.
Un nuovo e più libero modo di intendere la forma musicale si ...
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Stato dell’Asia occidentale e, in piccola parte, dell’Europa sud-orientale, il cui territorio è diviso in due regioni peninsulari: la Tracia (detta anche Turchia europea), e l’Asia Minore, o Anatolia (con [...] in modi originali (➔ ottomano, Impero).
L’apertura verso l’Occidente si avviò nel 19° sec. con lo sviluppo, in pittura, di generi inediti per la cultura turca (paesaggio, natura morta, studio della figura umana): da ricordare Ahmet Paşa e S. Seyyit e ...
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commèdia Secondo la definizione invalsa nel 16° sec., rappresentazione scenica, generalmente in versi, di una vicenda tratta dalla vita comune, che, attraverso un susseguirsi di casi divertenti, si risolve [...] dilatazione del dramma come struttura teatrale portarono nell’Ottocento alla scomparsa della c. tradizionale e a un uso generico del termine, adoperato per definire qualsiasi messa in scena comica, grottesca o vagamente surreale. Alla fine del secolo ...
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Breve narrazione, per lo più in prosa, di un fatto, sia esso storico, reale, o del tutto immaginario. Oltre che per la brevità, la n. si caratterizza in origine per lo stretto legame con la narrazione [...] , J. Cortázar).
Nel complesso la n. (per la quale è solitamente usato, nell’ambito della letteratura contemporanea, il più generico termine racconto) sembra aver perso caratteristiche formali ben definite, in linea con il generale indebolimento dei ...
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(App. IV, I, p. 759)
Cinema. - Popolata da figure di scienziati onnipotenti e folli e da rappresentazioni di mondi sconosciuti, spesso derivata da fonti letterarie più o meno apprezzate, la f. nel cinema [...] , i nuovi eroi con i loro nomi metallici danno il titolo a film che, confortati da uno straordinario successo commerciale, generano sequels: Terminator (1984, 1991) di J. Cameron, Highlander (1986, 1990) di R. Mulcahy, Predator di J. Mc Tiernan (1987 ...
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VAZOV, Ivan
Enrico Damiani
Scrittore bulgaro, nato a Sopot il 27 giugno 1850, morto a Sofia il 22 settembre 1921. Dal padre, mercante, fu iniziato al commercio. A Kalofer, presso il padre di Hristo [...] echil, Ne šte zagine! (Non perirà!).
V. fu uno dei più fecondi scrittori bulgari. La sua opera abbraccia tutti i generi letterarî, pur eccellendo soltanto nella lirica e nella novella. Ottime pagine non mancano anche nei suoi romanzi, mentre la parte ...
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La Prosa del Duecento – Introduzione
Cesare Segre
I. Quando all'orizzonte della cultura italiana appaiono i primi albori d'una letteratura volgare, il paesaggio che si rivela, sempre più nitido, alla [...] intagli e nelle visioni ammonitrici del Purgatorio. Gli eroi del mito s'identificano così con gli ideali della nuova società (magnanimo e generoso Alessandro: Novellino, IV, qui a p.801; Fiore di virtù, IX; Conv., IV, XI, 14: «E cui non e ancora nel ...
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Lo studio dell'antichità classica nell'Ottocento – Introduzione
Piero Treves
Quando, conformemente al modulo sallustiano dei cronisti di Guglielmo il Conquistatore, Dino Compagni delineava l'animo, [...] , Holm, Loewy, Karl Julius Beloch. Erano studiosi assai benemeriti, dalla cui scuola uscì presso che tutta la generazione, o la prima generazione, dei nostri maestri, ond'è manifesto l'obbligo di gratitudine e perpetuo il segno dell'opera loro nella ...
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generare
v. tr. [dal lat. generare, der. di genus -nĕris «stirpe, nascita»] (io gènero, ecc.). – 1. Dare vita a un essere della stessa specie, detto di uomini, di animali, e per estens. anche di piante: Abramo generò Isacco; il destrier ......
generativo
agg. [dal lat. tardo generativus]. – 1. Atto a generare, che genera (anche nei sign. estens. del verbo), che concerne la generazione: l’atto g., la funzione g.; virtù, forza, potenza g., dell’uomo, di un animale, di una pianta;...