Nuova Zelanda
Mario Sesti
Cinematografia
Colonia della corona britannica dal 1841, divenuta Stato indipendente dopo la Prima guerra mondiale, la N. Z. ospitò la prima proiezione pubblica di uno spettacolo [...] ed esotismo romanzesco la cultura e l'immaginario del proprio Paese, gli autori di questo cinema tendono sensibilmente verso i generi del fantastico e dell'horror, come testimonia la filmografia di Vincent Ward che si è fatto conoscere grazie a un ...
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Pialat, Maurice
Nicola Rossello
Regista e attore cinematografico francese, nato a Cunlhat il 21 agosto 1925 e morto a Parigi l'11 gennaio 2003. Artista appartato, ostile a ogni ortodossia di scuola, [...] robustezza compositiva, senza sacrificare la carica emozionale delle prove precedenti. Si tratta, beninteso, di un'adesione critica ai generi: così in Police il ricorso ai codici del noir non impedisce al film di muoversi su direttrici diverse, più ...
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Artem′ev, Eduard Nikolaevič
Lorenzo Dorelli
Compositore russo, nato a Novosibirsk il 30 novembre 1937. Musicista di formazione classica, è stato tra i pionieri della musica elettronica, che ha applicato [...] successo anche alla composizione per il cinema. Le sue ricerche sono state valorizzate da importanti registi della sua generazione, come Andrej Tarkovskij, Nikita Michalkov e Andrej Michalkov-Končalovskij, e la sua lunga attività in questo campo è ...
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Danimarca
Stefano Boni
Cinematografia
Il cinema danese si sviluppò assai presto e conobbe un periodo aureo nella prima metà degli anni Dieci, quando divenne, nonostante le limitatissime dimensioni del [...] (1950, I cavalli rossi) di Jon Iversen e A. O'Fredericks, tratto da un romanzo di M. Korch. Il suo straordinario successo generò tra il 1950 e il 1967 una serie di diciotto lungometraggi basati sulle opere di Korch, diretti dal 1952 dalla sola O ...
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comicità e umorismo
Mirella Schino
Far ridere è una cosa seria
La comicità e l'umorismo, la loro natura e le loro cause, sono stati spesso oggetto di riflessione filosofica. Ma sono stati anche punto [...] collega alla commedia e si distingue dal dramma serio e soprattutto dalla tragedia. Ma al di là della distinzione dei generi, la riflessione sulla comicità, e ancora di più quella sull'umorismo, sono state stimoli essenziali per la pratica artistica ...
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Road Movie
Simone Emiliani
Genere cinematografico impostosi negli Stati Uniti a partire dalla fine degli anni Sessanta, il cui tema principale è quello del viaggio senza una meta precisa, quasi un vagabondaggio [...] a un'analisi più approfondita, il r. m. mostra legami ben più forti con il cinema e, in special modo, con i generi cinematografici classici. Per molti aspetti si può dire che affondi le proprie radici nel western: gli enormi spazi all'aperto, il tema ...
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Ozu, Yasujirō
Dario Tomasi
Regista e sceneggiatore cinematografico giapponese, nato a Tokyo il 12 dicembre 1903 e morto ivi il 12 dicembre 1963. Ritenuto con Mizoguchi Kenji e Kurosawa Akira uno dei [...] e il 1930, per arrivare poi a 54 al termine della sua vita. In questi primi film, che spaziano attraverso i generi più diversi, è evidente l'influenza dei modelli americani, e in particolare quella dello slapstick, come testimonia il suo primo lavoro ...
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Der Kongress tanzt
Piero Pruzzo
(Germania 1931, Il Congresso si diverte, bianco e nero, 101m); regia: Eric Charell; produzione: Erich Pommer per UFA; sceneggiatura: Norbert Falk, Robert Liebmann; fotografia: [...] inizio di una produzione sonora), si erano fatti vieppiù convincenti. Il sonoro, se da una parte arricchiva di stimoli i generi tradizionali, dall'altra consentiva l'avvio di qualcosa di totalmente nuovo, il film musicale. Era già accaduto in America ...
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Profondo rosso
Giacomo Manzoli
(Italia 1974, 1975, colore, 123m); regia: Dario Argento; produzione: Salvatore Argento per Seda; sceneggiatura: Bernardino Zapponi, Dario Argento; fotografia: Luigi Kuveiller; [...] ). L'esigenza di un cambiamento e di un riconoscimento autoriale lo porta quindi, per la prima e unica volta, a uscire dai generi a lui più congeniali. Ma Le cinque giornate (1973) è un fallimento sotto tutti gli aspetti e Argento sente il bisogno di ...
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Gli uomini, che mascalzoni…
Claudio G. Fava
(Italia 1932, bianco e nero, 67m); regia: Mario Camerini; produzione: Emilio Cecchi per Cines-Pittaluga; soggetto: Aldo De Benedetti, Mario Camerini; sceneggiatura: [...] (ma loro non se ne erano accorti) quello guidato da Tadino, padre di Mariuccia. Il quale, alla fine, accetta Bruno come genero.
La carriera di Mario Camerini è stata lunga, laboriosa, ricca di talento e di talenti. Iniziò alla fine degli anni Venti e ...
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generare
v. tr. [dal lat. generare, der. di genus -nĕris «stirpe, nascita»] (io gènero, ecc.). – 1. Dare vita a un essere della stessa specie, detto di uomini, di animali, e per estens. anche di piante: Abramo generò Isacco; il destrier ......
generativo
agg. [dal lat. tardo generativus]. – 1. Atto a generare, che genera (anche nei sign. estens. del verbo), che concerne la generazione: l’atto g., la funzione g.; virtù, forza, potenza g., dell’uomo, di un animale, di una pianta;...