DALL'ONGARO, Francesco
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Mansuè di Oderzo (Treviso) il 19 giugno 1808 da Sante e da Elisabetta Fantin, piccoli dettaglianti originari della zona di Pordenone. Aveva già scritto [...] . La rivista durò fino al 1846 e il D. vi profuse tutte le energie di una mente che sapeva applicarsi a più generi - la novella, la poesia dialettale, la critica d'arte, le note di costume, il dramma - senza conoscere soste; e fu soprattutto merito ...
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Nacque a Giugliano in Campania nel 1566, come risulta dal Libro I dei battezzati della parrocchia di S. Nicola in cui è riportata la data del 15 febbraio di quell'anno, sebbene Benedetto Croce ne collochi [...] , riescono ad esprimere alcunché di fresco e di vivace, si potrebbe dire che il rispetto delle formule, delle regole e dei generi sfiora in questo primo B. il pedantesco e lo scolastico. Gli è che in lui, più ancora che la ripresa di atteggiamenti ...
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CASALI, Gregorio
Claudio Mutini
Nacque a Bologna nel 1652 dal senatore Mario Ignazio e dalla contessa Ippolita Bentivoglio. La nobiltà della madre e il prestigio del padre dovettero procurargli un'infanzia [...] .
Morì a Bologna nel febbraio del 1718.
La produzione poetica del C., seppure esigua, è abbastanza significativa per i generi trattati e soprattutto per le sedi in cui venne accolta. La prima testimonianza edita di tale attività è costituita da un ...
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Scrittore italiano (Senigallia 1863 - Roma 1939). Muovendo da brevi romanzi o novelle di stampo ancora verista, d'un verismo lombardo alla De Marchi, P. giunse via via a esprimere il suo dissidio - tra [...] motivo o simbolo di intima autobiografia, così lo porta a una forma letteraria che è la contaminazione di più «generi», risultando dall'innesto su un fondo narrativo tradizionale di evocazioni, confessioni, riflessioni, divagazioni fra sentimentali e ...
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(o serbo-croato) L’insieme dei dialetti parlati nella Serbia e nella Croazia, e in parte anche nell’Istria, nella Slovenia, nel Montenegro e nella Repubblica della Macedonia del Nord, appartenenti, con [...] mentalità militarista e la corruzione della società borghese. In poesia T. Ujević diede voce all’intimo disorientamento della sua generazione.
Con la nascita del Regno di Serbi, Croati e Sloveni (1918), si affermò anche in campo culturale un forte ...
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(o neerlandese) Lingua sovraregionale, denominata ufficialmente Algemeen Beschaafd Nederlands («nederlandese colto comune») o, in forma abbreviata, ABN. È lingua ufficiale dei Paesi Bassi (in n. Nederland), [...] e la struttura sintattica, ha in comune con il primo una serie di caratteristiche morfologiche, quali la riduzione dei generi del sostantivo, l’assenza pressoché totale di declinazioni e una minore differenziazione nella flessione dei verbi forti. Il ...
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Omosessuale, letteratura
Tommaso Girtosio
Quella di l. o. o gay (i due termini verranno qui usati, semplificando, come sinonimi) è una discussa categoria trasversale che congiunge l'Atene di Platone [...] sur la question gay, Paris 1999.
F. Gnerre, L'eroe negato. Omosessualità e letteratura nel Novecento italiano, Milano 2000.
Generi di traverso. Culture, storie e narrazioni attraverso i confini delle discipline, a cura di A. Bellagamba, P. Di Cori ...
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OATES, Joyce Carol
Maria Alessandra Fantoni Costa
Scrittrice e saggista statunitense, nata presso Lockport (New York) il 16 giugno 1938 da una famiglia operaia di origine inglese di tradizione cattolica. [...] nel passato con la trilogia Bellefleur (1980), A Bloodsmoor romance (1982) e Mysteries of Winterthurn (1984), rivisitazione di generi narrativi propri del 19° secolo e al tempo stesso metafore del decadere del sogno americano. Non ci sono argomenti e ...
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Novellieri del Cinquecento
Marziano Guglielminetti
Occorre riconoscere, preliminarmente, che la narrativa del Cinquecento, e in particolare la novellistica, rimane tutt'oggi res nullius. o, se si vuole, [...] al primo in secondo grado di dipendenza, possono usufruire del medesimo privilegio concesso ai loro espositori; sì che si genera, in luogo di una serie, una catena narrativa interrotta solo per ragioni di opportunità e di chiarezza, ma teoricamente ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Lingua, letteratura e scienza da Dante a Calvino
Andrea Battistini
Il sapere integrato del Medioevo
Ai tempi di Dante Alighieri, una vera distinzione tra le «due culture» non si poneva perché la stessa [...] e divino» (V. Russo, Tecniche e forme della poesia dottrinale di Dante, in Dante e la scienza, 1995, p. 179). Nella generazione dell’uomo l’anima razionale, direttamente infusa da Dio al momento del concepimento, assume in sé le funzioni vegetative e ...
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generare
v. tr. [dal lat. generare, der. di genus -nĕris «stirpe, nascita»] (io gènero, ecc.). – 1. Dare vita a un essere della stessa specie, detto di uomini, di animali, e per estens. anche di piante: Abramo generò Isacco; il destrier ......
generativo
agg. [dal lat. tardo generativus]. – 1. Atto a generare, che genera (anche nei sign. estens. del verbo), che concerne la generazione: l’atto g., la funzione g.; virtù, forza, potenza g., dell’uomo, di un animale, di una pianta;...