LINATI, Carlo
Arnaldo Bocelli
Scrittore, nato a Como il 25 aprile 1878. Studiò legge e pittura a Torino; ha esercitato l'avvocatura a Milano, ma più, che altro si è occupato delle sue terre nel Comasco. [...] al Corriere della sera. Ora scrive specialmente su La Stampa.
Come per gli scrittori frammentisti, alla cui poetica si ricollega, i "generi" ideali del L. sono il "paesaggio", nel quale egli, con un gusto pittorico del particolare e con un piglio che ...
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Scritti d'arte del primo Ottocento – Introduzione
Fernando Mazzocca
A Paola Barocchi
Credo che la vocazione tutta italiana, posta entusiasticamente in risalto da Julius von Schlosser nella sua Letteratura [...] suo centro di forza in Milano e che rifletteva nuove esigenze sociali.
L'ampiezza delle sezioni dedicate al dibattito sui generi pittorici dà un più ampio e legittimo rilievo a quelle che furono le necessità di comunicazione, propaganda e popolarità ...
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DENORES (de Nores), Giason
Giorgio Patrizi
Nacque a Nicosia attorno al 1530, da Pietro, di potente e nobile famiglia probabilmente originaria della Normandia.
Nell'isola di Cipro possedeva terre e ricchezze; [...] poi, sarà opportuno perché risveglia l'attenzione e permette un apprendimento migliore. Dunque, sono leciti solo i tre generi derivati dalla poetica classica perché pertinenti ai possibili livelli del discorso e della vita sociale: sono da censurare ...
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Letteratura e società
Vittorio Strada
Boris Dubin
Lev Gudkov
Introduzione
Impostazione del problema.Il rapporto tra letteratura e società è suscettibile di varie interpretazioni non soltanto perché [...] : l'avventura, la storia d'amore, il mistero, esseri e situazioni al limite della realtà consueta o a essa estranei. I generi più popolari sono il melodramma e il 'giallo', nonché la fantascienza, l'utopia e il Bodensroman, cioè il romanzo 'populista ...
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Poeti minori dell'Ottocento. Tomo II
Luigi Baldacci
Giuliano Innamorati
Le nostre pagine altro carattere non vogliono avere che quello di giustificare l'impianto di questo secondo tomo, esercitando [...] da quello che abbiamo conosciuto nel primo tomo, da giustificare in pieno, ci sembra, il nostro criterio di distribuzione per «generi». Seguono il Gazzoletti, il Bosi, il Mercantini, e tutti prendono avvio dal '48, vale a dire da un alto momento ...
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Un rimario è un lemmario ordinato in base alla vocale tonica di ogni vocabolo e ai suoni che la seguono (➔ rima). Nei rimari moderni le parole sono raccolte in gruppi così costruiti e ordinati al loro [...] derivazioni suffissali di una lingua oppure del sistema rimico di un autore (Serianni 1992: 326-327).
I due generi restano insomma nettamente distinti. A ciò concorre soprattutto il fatto che i dizionari inversi tengono in considerazione solo la ...
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Nell'ambito degli studi umanistici la c. è fra i campi che hanno subito negli ultimi decenni le trasformazioni più radicali. Questo è avvenuto soprattutto grazie a un allargamento dei suoi confini, che [...] . La sua specificità istituzionale risiede proprio nell'invadere i campi altrui, alla ricerca di costanti che legano epoche, culture, generi e forme spesso assai distanti fra di loro.
L'allargamento più consistente dei confini della c. ha coinvolto l ...
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Scrittore tedesco (Meissen 1719 - Sorö, Danimarca, 1749), fratello di Johann Adolf. Studiò diritto e filosofia a Lipsia; dal 1748 fu professore all'accademia militare danese di Sorö. Fu la personalità [...] norme dei classici (notevole il saggio Gedanken zur Aufnahme des dänischen Theaters, 1747). Creativamente si cimentò nei varî generi teatrali, con esiti progressivamente più felici. Nella tragedia, dopo il giovanile Die Geschwister in Taurien (1739 ...
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Maniera d’arte elaborata, dotta, raffinata, propria della letteratura e della poesia greca (Callimaco, Teocrito ecc.) nel periodo detto alessandrino o ellenistico (4°-1° sec. a.C. ➔ ellenismo).
Preannunciato [...] di un ambiente saturo di cultura sono la ricerca di episodi mitici ignorati e reconditi, la commistione dei generi letterari, l’introduzione nella materia eroica di notazioni sentimentali, di scene idilliche o di genere, di particolari preziosi ...
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Letteratura
Discorso di tono solenne, tenuto in pubblico o in un’adunanza, oppure scritto a tale scopo, anche come esercitazione retorica; soprattutto con riferimento all’epoca classica.
L’o. nell’antichità [...] civiltà greca lasciò in eredità a quella romana un tesoro di analisi, di classificazioni, di precetti relativi ai diversi generi del discorso oratorio e ai mezzi utili a ottenere la persuasione dell’uditorio (➔ oratoria). Nella Roma repubblicana, nel ...
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generare
v. tr. [dal lat. generare, der. di genus -nĕris «stirpe, nascita»] (io gènero, ecc.). – 1. Dare vita a un essere della stessa specie, detto di uomini, di animali, e per estens. anche di piante: Abramo generò Isacco; il destrier ......
generativo
agg. [dal lat. tardo generativus]. – 1. Atto a generare, che genera (anche nei sign. estens. del verbo), che concerne la generazione: l’atto g., la funzione g.; virtù, forza, potenza g., dell’uomo, di un animale, di una pianta;...