Letterari, generi
Italo Pantani
La progressiva corrosione subita dal sistema classicistico dei g. l. in seguito al successo dell'estetica romantica, sino alla negazione della loro stessa esistenza sostenuta [...] di stabilizzarsi in un canone. Anche per questo a risultati insoddisfacenti è approdata la ricerca di un sistema fondato su generi-guida, rispetto ai quali gli altri potessero essere intesi in rapporti di filiazione o di relazione gerarchica.
Tra gli ...
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In retorica, uno dei tre generi del discorso, quello che ha la funzione di accusare o di difendere. Esemplare di questo genere è il discorso dell’avvocato che parla in un processo. ...
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Nella retorica classica, applicato ai generi letterari, l’insieme di passionalità, concitazione, grandezza proprio della tragedia (di cui rappresenta, secondo Aristotele, uno dei nuclei essenziali), contrapposto [...] all’ethos, carattere più tenue proprio della commedia.
Nell’uso moderno, è la capacità che un’opera d’arte, anche musicale o figurativa (o un’espressione, un momento dell’opera), ha di suscitare intensa ...
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Letteratura e musica
Giancarlo Moretti
Alcuni generi musicali quali il melodramma, la romanza, il Lied e la canzone, per citare i più comuni, nascono dall'incontro tra musica e parola, da una correlazione [...] 1950 aux années 1980, in Histoire de la littérature russe, 3 voll., Paris 1988-96, 3° vol., cap. 16.
Musiche-realtà: generi musicali, media, popular music, a cura di F. Fabbri, Milano 1989.
G. Baldazzi, L. Clarotti, A. Rocco, I nostri cantautori ...
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Scrittrice austriaca (Vienna 1769 - ivi 1843). Si cimentò in varî generi, rivelando un certo talento nel campo della narrativa (fra i romanzi Agathokles, 3 voll., 1808; Die Belagerung Wiens, 3 voll., 1824). [...] Fu nota però anzitutto per il suo salotto letterario, frequentato dalle più interessanti figure dell'epoca romantica; ne è eco nelle postume memorie Denkwürdigkeiten aus meinem Leben (4 voll., 1844) e ...
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Scrittore statunitense (n. Washington 1963). Autore poliedrico, ha spaziato tra generi diversi, mantenendo tuttavia costante l'attenzione per temi quali la nostalgia, l'abbandono, l'identità ebraica, lo [...] spaesamento nei confronti di una inquietante realtà quotidiana, il faticoso e a volte doloroso processo della creazione letteraria. Fin dall'esordio ha adottato uno stile molto articolato, con accenti ...
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Scrittore, disegnatore, musicista catalano (Barcellona 1854 - ivi 1936). Coltivò quasi tutti i generi di poesia, con Microcosmos (1876), La nit al bosch (1880), Balades (1889), il poema narrativo Margaridó [...] (1890), Odes serenes (1893), Les flors de sang (1915), ecc. Dal 1901 si dedicò anche alla commedia, al dramma, all'operetta, proponendo un teatro d'impronta modernista: La presentalla (1908); Gaziel (1909), ...
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Poeta e scrittore inglese (Londra 1545? - ivi 1626 ?). Si cimentò in tutti i generi letterarî del suo tempo. Diede il meglio di sé nelle liriche pastorali (The passionate shepheard, 1604) per le quali [...] è stato degnamente paragonato a I. Walton; le sue liriche migliori sono incluse in England's Helicon (1600); nella saggistica si ispirò ora a F. Bacon ora alla prosa analitica di J. Hall, scrivendo una ...
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Scrittore polacco (Głażewo, Płock, 1866 - Varsavia 1943). Nella sua vasta produzione letteraria tentò varî generi, dando il meglio di sé nelle favole poetiche, di cui è considerato un maestro per la capacità [...] di fondere l'elemento satirico con un delicato lirismo (Bajki "Favole", 1902; Baśń o prawdzie "La fiaba della verità", 1910; Bajki o zwierzętach "Favole di animali", 1916) ...
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generare
v. tr. [dal lat. generare, der. di genus -nĕris «stirpe, nascita»] (io gènero, ecc.). – 1. Dare vita a un essere della stessa specie, detto di uomini, di animali, e per estens. anche di piante: Abramo generò Isacco; il destrier ......
generativo
agg. [dal lat. tardo generativus]. – 1. Atto a generare, che genera (anche nei sign. estens. del verbo), che concerne la generazione: l’atto g., la funzione g.; virtù, forza, potenza g., dell’uomo, di un animale, di una pianta;...