Regista cinematografico (Calanda, Aragona, 1900 - Città di Messico 1983), uno dei maggiori della storia del cinema. I primi tre film sono tre punti di riferimento obbligati: Un chien andalou (1929), sorta [...] 1974), Cet obscur objet du désir (1977). Il lungo percorso della sua carriera gli ha inoltre permesso di toccare forme e generi diversificati, dall'analisi sociologica di Le journal d'une femme de chambre (1963), all'estrosa e acuta parabola a sfondo ...
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NAZZARI, Amedeo
Alvise Sapori
NAZZARI, Amedeo (pseud. di Buffa, Amedeo)
Attore cinematografico e teatrale, nato a Cagliari il 10 dicembre 1907, morto a Roma il 5 novembre 1979. Il debutto in teatro, [...] investitura psicologica da parte del pubblico (rigore, malinconica affidabilità, senso di protezione).
Dopo aver praticato i vari generi cinematografici degli anni Trenta e Quaranta (si citano almeno Montevergine, 1939, di C. Campogalliani, e La cena ...
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Lavagnino, Angelo Francesco
Lorenzo Dorelli
Compositore, nato a Genova il 22 febbraio 1909 e morto a Gavi (Alessandria) il 21 agosto 1987. Dedicò buona parte della sua carriera di musicista al cinema, [...] di Alfredo e Angelo Castiglioni, Guido Guerrasio e Oreste Pellini), mise la sua tecnica al servizio di quasi tutti i generi cinematografici. Si segnalò in particolar modo nel campo della commedia all'italiana (Un americano a Roma, 1954, di Steno; Lo ...
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Cannes, Festival di
Ettore Zocaro
Bruno Roberti
Il Festival international du film di Cannes, uno dei festival cinematografici più famosi nel mondo, è riuscito negli anni ad affermare il proprio prestigio [...] oltre che perfetto gioco di incastri e dialoghi paradossali, ha confermato l'affermarsi a Cannes in questo decennio di una generazione cinematografica di 'nuovi ribelli'. I fratelli Ethan e Joel Coen, Palma d'oro nel 1991 per Barton Fink (Barton Fink ...
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Multimediali, sistemi
Paolo Marocco
Il termine multimediale si riferisce a sistemi aggregativi di media differenti, o comunque di oggetti appartenenti a sorgenti e dispositivi di natura eterogenea, [...] tradizionale, oppure a compiere una mutazione fondativa di nuovi generi, ma al più si presenta come un'evoluzione dei decennio successivo avrebbe cercato di riunificare attorno al video i generi precedenti: musica, teatro, danza, immagine ecc.). A ...
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Seriale, film
Monica Dall'Asta
L'espressione film seriale designa un'opera composta da più parti o episodi distribuiti a cadenza più o meno regolare. Esso può assumere la forma della serie (ciclo di [...] nel caso di Nat Pinkerton, il più agguerrito dei concorrenti commerciali di Nick Carter), ma non mancarono incursioni in altri generi. Tra il 1909 e il 1911, per es., lo stesso Jasset realizzò, in rapida successione, Morgan le pirate, Docteur Phantom ...
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Russia
Ornella Calvarese
Cinematografia
di Ornella Calvarese
Pochi mesi dopo la sua prima apparizione al Grand Café di Parigi, il cinema dei fratelli Lumière fece il suo ingresso nella capitale dell'Impero [...] nel Paese, sia ridando fiducia a registi non più giovani e ancora attivi, sia scovando nuovi talenti tra le nuove generazioni. D'altro canto, andava dato nuovo impulso ai due principali festival internazionali di cinema, quello di Mosca e quello di ...
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Lingua del film
Sergio Raffaelli
La parola, classificata in ambito teorico fra gli elementi non essenziali del linguaggio cinematografico, risulta di fatto una componente quasi immancabile dei film [...] e privata. Esso diventò componente usuale del parlato filmico, dapprima nella commedia all'italiana e presto anche in generi 'seri', come possono esemplificare rispettivamente Il sorpasso (1962) di Risi e Le mani sulla città (1963) di Francesco ...
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Guerra, film di
Mino Argentieri
Il f. di g. si configura come la messa in scena di un conflitto drammatico, storicamente identificato nei suoi riferimenti, in cui l'evento bellico non si limita a fare [...] cerca di restituire il realismo dell'azione. Pressoché costante risulta inoltre la contaminazione tra il film bellico e gli altri generi, in particolare il film d'azione o il film storico, ma anche la commedia satirica e persino il melodramma.
Dai ...
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Bonnie and Clyde
Aldo Viganò
(USA 1967, Gangster Story, colore, 111m); regia: Arthur Penn; produzione: Warren Beatty per Tatira/Hiller; sceneggiatura: David Newman, Robert Benton, Robert Towne; fotografia: [...] dall'allora quarantacinquenne Arthur Penn travalica e sublima la sua valenza estetica. Con Bonnie and Clyde uno dei generi hollywoodiani più codificati si rinnova profondamente e, filtrato attraverso le modalità del cinema d'autore, si apre alle ...
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generare
v. tr. [dal lat. generare, der. di genus -nĕris «stirpe, nascita»] (io gènero, ecc.). – 1. Dare vita a un essere della stessa specie, detto di uomini, di animali, e per estens. anche di piante: Abramo generò Isacco; il destrier ......
generativo
agg. [dal lat. tardo generativus]. – 1. Atto a generare, che genera (anche nei sign. estens. del verbo), che concerne la generazione: l’atto g., la funzione g.; virtù, forza, potenza g., dell’uomo, di un animale, di una pianta;...