LABIRINTO
F. Colalucci
Il concetto di l. giunse alla cultura medievale attraverso due differenti generi di fonti letterarie dell'Antichità: da una parte il mito del l. costruito da Dedalo per il re [...] . Questa interpretazione in negativo fu largamente prevalente nel Medioevo, tanto da fare del l. non solo un generico emblema del peccato generato da confusione mentale e morale, ma anche il simbolo di alcuni più specifici aspetti del male; così, per ...
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REIMPIEGO
A. Esch
Il r. nel senso della riutilizzazione di vecchi e, per lo più, antichi pezzi (le c.d. spoglie) in un contesto nuovo, analogo o differente, ovvero in un nuovo ordine funzionale, è ravvisabile [...] in tutti i generi di arte, dall'architettura alla scultura, alle arti minori.Il r. abbraccia un vasto arco applicativo che arriva a comprendere sia la riappropriazione di antichi edifici nella loro interezza - come per es. nel caso di chiese ...
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(IV, p. 63; App. II, I, p. 129; III, II, p. 122; IV, I, p. 150)
Un tempo di grandi cambiamenti è quello attraversato dall'a. in questi ultimi quinquenni. Tre brevi giudizi di Ph. Johnson − contenuti il [...] , par divenire, essa sola, e causa e fine, e par generare essa, da sola, le fabbriche: la certezza astratta del numero impoverisce le a. realizzate piuttosto che solo con gli altri generi artistici similari, sino a giungere a opere collettive (1984 ...
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URSS
Ferruccio Nano
Giuseppe Mureddu
Adriano Guerra
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Adriano Guerra
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Adriano Guerra
Marco Mancini
Nicoletta Marcialis
Maria Rosa Mezzi
Viktor Misiano
Ada Francesca Marcianò
Nicola Balata
Stefania [...] con i piedi di argilla che ha totalmente perso il senso dell'umorismo.
Svariate sono le tonalità della satira e i generi attraverso cui si esprime: si va dalla satira limpida e bonaria di V. Vojnovič in Žizn' i neobyčajnye priključenija soldata Ivana ...
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POSTMODERNO
Giorgio Patrizi
Maria Anita Stefanelli
Stefano Chiodi
Ada Francesca Marcianò
Letteratura. - L'uso del termine p. è già rinvenibile negli anni Trenta, allorché il compilatore di una Antologia [...] pratica e il riconoscimento della "scrittura" nell'accezione di cui si è detto, non ha più senso parlare di discipline, generi, tradizioni: tutto si scioglie in una permanente intertestualità in cui, al di là di ogni organicità testuale (filologica o ...
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teatro Edificio o complesso architettonico costruito e attrezzato per rappresentazioni sceniche.
Spettacolo, sia come singola rappresentazione teatrale, sia come genere.
Il t. come edificio: l’antichità
In [...] quello di elaborare una definizione di t. che non rinunci a individuare una specificità ma che sia in grado al contempo di includere generi assai diversi tra loro. Il t. può essere considerato, alla luce degli studi di V. Turner e di R. Schechner una ...
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Vedi FORO dell'anno: 1960 - 1994
FORO (forum)
G. Carettoni
(Foro Romano e Fori Imperiali: v. roma). I Romani designavano con la parola forum la piazza principale dei nuclei urbani, corrispondente all'agorà [...] per lo più nelle vicinanze della piazza degli affari, centri attorno ai quali si vennero a disporre le botteghe di generi alimentari che avevano dovuto allontanarsi dal Foro. A Roma ed in alcune grandi città africane od asiatiche si ebbero così ...
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MAGAZZINO (ὡρεῖον, σιτοϕυλακεῖον, ἀποϑηκη; horreum [granarium])
R. A. Staccioli
Speciali costruzioni ideate per scopi puramente pratici come depositi di derrate alimentari e, quindi, magazzini, ma per [...] in particolare quelli dello Stato, destinati al deposito del grano e delle derrate per le distribuzioni al popolo e dei generi di monopolio (come il sale) e altre merci. Posti sotto la sorveglianza degli edili, durante la Repubblica, e del praefectus ...
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CAROLINGIA, Arte
A. Petrucci
Il concetto di arte c. si riferisce all'arte prodotta durante la dinastia carolingia, così definita dal nome del più eminente fra i suoi rappresentanti, Carlo Magno. Sotto [...] dell'EUA, con una concisa analisi sia delle opere di architettura e del loro "sviluppo" (Thümmler, 1958) sia degli altri generi artistici (Elbern, 1958). Qualcosa di simile si ritrova - limitatamente alle regioni tra la Mosa e l'Elba - in un'opera ...
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generare
v. tr. [dal lat. generare, der. di genus -nĕris «stirpe, nascita»] (io gènero, ecc.). – 1. Dare vita a un essere della stessa specie, detto di uomini, di animali, e per estens. anche di piante: Abramo generò Isacco; il destrier ......
generativo
agg. [dal lat. tardo generativus]. – 1. Atto a generare, che genera (anche nei sign. estens. del verbo), che concerne la generazione: l’atto g., la funzione g.; virtù, forza, potenza g., dell’uomo, di un animale, di una pianta;...