La Sicilia, buona parte della Calabria e il Salento (la parte meridionale estrema della Puglia) formano l’area linguistica definita meridionale estrema. Tale territorio trova proprio nella sua posizione, [...] delle persone colte, lascia spesso trasparire alcuni tratti fonetici e grammaticali tipici dei dialetti:
(a) l’assenza delle vocali chiuse provenienza dei singoli autori. Questo è certamente collegato
ai generi letterari per i quali il dialetto si è, ...
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La produzione in prosa e in poesia del XVII secolo è concepita all’insegna del barocco, ispirata cioè all’abnorme e tendente all’iperbole e alla ‘maraviglia’. Il senso dispregiativo del termine si estese [...] , 1670). Al pedantismo e al dogmatismo grammaticale si contrappone un’idea della lingua come . 28-57.
Alfieri, Gabriella (2008), Il prosare in romanzi. Generi intercorrenti e intercorsi di stile nell’architettura testuale della narrativa barocca, « ...
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Un italianismo è un prestito dall’italiano (➔ prestiti) a un’altra lingua (oltre ai prestiti veri e propri, diretti e indiretti, si considerano anche l’induzione, i ➔ calchi e lo pseudoprestito). Non sempre [...] , romeno ciau, ted. tschau (raro, accanto a ciao).
L’adattamento grammaticale riguarda, fra l’altro, il genere e il numero dei sostantivi. In francese, con gli stessi due generi maschile e femminile dell’italiano e gran parte del lessico apparentato ...
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Vicino Oriente antico. Liste lessicali e tassonomie
Hermann Hunger
Alfonso Archi
Liste lessicali e tassonomie
Mesopotamia
di Hermann Hunge
Evoluzione delle liste lessicali
Le liste costituiscono un [...] , sia per quelle monolingui accadico-accadico e anche per le liste grammaticali.
"Ea=nâqu" e "A=nâqu". Il primo elenco, che , uccelli e pesci, tessuti, località geografiche, stelle, birra e generi alimentari.
"Lú=ša" è un elenco di professioni e di ...
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Si chiama dislocazione (cioè «spostamento») un tipo di costruzione tipica della lingua parlata (ma riscontrabile, fin dall’italiano antico, anche in alcune varietà di quella scritta: vedi oltre; ➔ lingue [...] della frase, che può così assumere una funzione espressiva e quindi generare sorpresa e attesa (Bally 1932; e cfr. Simone 1997: 53 produce «un conflitto sistematico tra il soggetto grammaticale inanimato e il soggetto logico rappresentato dall ...
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Giacomo Leopardi (Recanati 1798 - Napoli 1837) ricevette nell’infanzia un’educazione tradizionale, affidata a istruttori ecclesiastici. L’analisi linguistica degli scritti del periodo 1809-1810 non a caso [...] mantenuta artificiosamente in vita fino al primo Ottocento da vari repertori grammaticali (cfr. Serianni 2009: 19-20), si fondava sull’uso consuetudinario di particolari generi testuali, e non sul riferimento alla lingua corrente (Nencioni 1988: 385 ...
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Ludovico Ariosto (Reggio Emilia 1474 - Ferrara 1533) trascorse quasi tutta la vita a Ferrara. Frequentò la società letteraria della corte estense, che stimolò i suoi primi esperimenti letterari in latino [...] virtù di una tradizione modellata su ➔ Petrarca, altri generi letterari conservano più a lungo i segni dei particolarismi locali non aveva potuto rivedere. Si tratta di correzioni grammaticali secondo i criteri del Bembo, in sintonia con quelli ...
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I latinismi sono elementi linguistici attinti dal latino (parole e significati di parole, elementi grafici o fonetici, costrutti sintattici) e giunti in italiano in momenti diversi della sua storia. Occorre [...] erano passati nelle lingue romanze. I rapporti logico-grammaticali ben scolpiti tra piano della principale e piano della successivo: per es., il latinismo repubblica abbina al significato generico di «stato» un’accezione più ristretta (già documentata ...
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Niccolò Machiavelli nacque a Firenze il 3 maggio 1469. Sulla sua formazione dà notizie il Libro dei Ricordi del padre Bernardo, dottore in legge. Il 19 giugno 1498 divenne segretario della seconda cancelleria [...] atto II, scena 6).
Al pluristilismo, correlato ai diversi generi e contesti, si unisce dunque l’opzione monolinguistica per il e storie, e neppure sopravvalutare le «anomalie stilistico-grammaticali delle [sue] opere maggiori» (Bausi 2005: 359 ...
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La virgola (dal lat. virgula(m) «piccola verga») è un segno di interpunzione, costituito da una linea curva con la testa al livello basso della riga, che ha una varietà di funzioni. Indica una pausa breve, [...] frasi è la stessa, in quanto le frasi condividono il soggetto grammaticale, e quindi non è richiesta la presenza di virgole seriali:
( «inquadra un sintagma incassato», in cui essa è «un generico segnale di dipendenza» (Simone 1991: 226-227). È detta ...
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grammaticale
agg. [der. di grammatica]. – 1. Di grammatica, della grammatica, considerato dal punto di vista della grammatica o di parte di essa: regole, norme, principî g.; errori g.; analisi g. di un periodo; figure g. (v. figura); soggetto...
generativo
agg. [dal lat. tardo generativus]. – 1. Atto a generare, che genera (anche nei sign. estens. del verbo), che concerne la generazione: l’atto g., la funzione g.; virtù, forza, potenza g., dell’uomo, di un animale, di una pianta;...