di Silvia Morgana
La storia linguistica dell’Ottocento copre un arco cronologico più esteso rispetto al mero XIX secolo e va dall’arrivo dei francesi in Italia nel 1796 fino al 1915: è infatti l’inizio [...] correzione del romanzo optò per lo più per gli esiti meno marcati letterariamente (Vitale 1992b).
2.5.1. Grafia. Per quanto riguarda la Tra i numerosi esempi di uso del dialetto, in genere riservato alle battute di dialogo dei personaggi popolari, si ...
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Con il termine origini ci si riferisce convenzionalmente alla fase aurorale delle lingue romanze (o neolatine), quando testi (o frammenti di testi) scritti in volgare cominciarono a essere conservati su [...] 9), proponendo la novità di un’Italia intesa «come spazio della lingua letteraria» (Bruni 2010: 76).
La prima metà del IX secolo e il trasparenza del messaggio. Si è parlato, in casi del genere, di latino rustico o iuxta rusticitatem, cioè tale ...
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L’Italia può vantare il maggior trattato di linguistica dell’Europa medievale, il De vulgari eloquentia di ➔ Dante Alighieri, scritto in latino per definire i caratteri del volgare illustre, in cui, per [...] delle parole, ma soprattutto il loro significato recondito: nulla del genere nel trattatello di Dante. Analogo l’impianto del De rerum in ➔ Pietro Bembo); così l’idea che l’uso letterario sia la più alta palestra di promozione del volgare (anche ...
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Vicino Oriente antico. L'analisi linguistica
Gábor Zólyomi
Giovanni Garbini
L'analisi linguistica
Grammatica
di Gábor Zólyomi
A partire dal III millennio, se non prima, in Mesopotamia vi furono due [...] ni/. Nel sumerico reale l'uso di /bi/ o di /ni/ dipende dal genere dell'oggetto del verbo; nel testo IX, l'uso di /ni/ al posto parte indispensabile dell'educazione dello scriba in una composizione letteraria, anch'essa bilingue, che ci è giunta da ...
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Il soggetto (dal lat. subiĕctu(m) «che sta sotto», calco del gr. hypókeímenon) indica una funzione grammaticale fondamentale nella frase, insieme a quelle di ➔ oggetto e di predicato (➔ predicato, tipi [...] ragazzi cantano) e in alcuni casi si estende anche al ➔ genere (per es., coi verbi intransitivi e passivi coniugati nei ➔ tempi minuti mancano?
Nell’➔italiano antico, e in quello letterario almeno fino alla metà del XIX secolo, nelle interrogative ...
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Malgrado il suo nome antico (che fu recuperato solo in età rinascimentale, riferito a una subarea della regione attuale, così chiamata dopo l’Unità), il Lazio è una regione dalla fisionomia piuttosto recente. [...] , viene di fatto ignorata, ripristinando le vocali etimologiche, secondo l’uso da tempo invalso nel napoletano letterario, con l’eccezione di -i, resa in genere con -e (come in luonghe «lunghi»; cfr. Bove & Centola 2003). Sempre più diffusa è poi ...
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Si assumono come riferimenti cronologici simbolici di questa voce il 1211, anno del primo documento fiorentino conservato, e il 1375, anno della morte di Boccaccio.
Il Duecento è il secolo nel quale il [...] (➔ volgarizzamenti, lingua dei); e se si parla di lingua letteraria, tale è per es. il veneziano del De regimine rectoris ) e si registrano acquisti, vendite e affari patrimoniali in genere. Si vedano per es. le Ricordanze di Matteo di Niccolò ...
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Pronuncia è il termine correntemente usato, anche dai non specialisti, per designare il modo di articolare i suoni di una lingua (si parla infatti di pronuncia della erre, di difetto di pronuncia, ecc.) [...] Calamai 2008). Si tratta di un parlato di tipo enfatico, in genere più lento e di maggiore intensità, con più pause e con di un secolo fa per la lingua scritta, per la lingua letteraria, e risolti con la riforma manzoniana. […] La lingua scritta […] ...
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L’area linguisticamente meridionale d’Italia comprende in realtà anche zone che, dal punto di vista geografico, sono ancora centrali, come una parte della provincia di Ascoli Piceno, a sud del fiume Aso, [...] originarie: nelle zone tirreniche e interne di -i e -u, sulla costa adriatica in genere solo di -i (anche da -es). A Trasacco (Aq) si ha, per es (1916-1995), divenuto un vero e proprio caso letterario, e proposto anche per la candidatura al Nobel.
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In pochi casi, come in quello dell’italiano moderno, nel fare la storia di una lingua ci si imbatte in un termine cronologico preciso che abbia segnato un cambiamento netto di situazione ambientale generale [...] Firenze e dal 1871 a Roma «Il Fanfulla», seguito dal domenicale letterario dal 1879; dal 1876 «Il Corriere della sera» a Milano; aveva prodotto una generale perdita d’importanza di questo genere di produzioni e anche della sua presenza nella scuola. ...
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letterario
letteràrio agg. [dal lat. litterarius, der. di littĕra «lettera»]. – 1. a. Di opera dell’ingegno che appartiene alla letteratura (in contrapp. a opere d’altro genere, tecniche, didattiche, scientifiche, opere musicali, opere d’arte,...
genere
gènere s. m. [dal lat. genus -nĕris, affine a gignĕre «generare» e alle voci gr. γένος «genere, stirpe», γένεσις «origine», γίγνομαι «nascere»]. – 1. Nel suo sign. più ampio, termine indicante una nozione che comprende in sé più specie...