La cosiddetta d eufonica è un elemento fonico che si aggiunge a una singola vocale (esclusivamente la a della preposizione, la e e la o delle congiunzioni; anticamente si aveva anche nella negazione né, [...] sia scritto che parlato, la d eufonica si inserisce in genere solo quando le due vocali sono identiche: si avrà allora molto meno ostile allo iato di quanto lo fosse l’italiano letterario di base fiorentina; quindi è possibile fare a meno della d ...
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PASSATO REMOTO, INDICATIVO
Il passato remoto (o perfetto semplice) è un tempo verbale dell’indicativo e si usa per indicare un fatto avvenuto nel passato, concluso e senza legami di nessun tipo con il [...] emotivo rispetto all’evento raccontato, mentre nello scritto letterario l’uso del passato remoto risponde a una loro furono.
Usi
Mentre il ➔passato prossimo si riferisce in genere a eventi considerati psicologicamente vicini, il passato remoto è la ...
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In senso stretto, e nell’uso comune, il sostantivo, cioè il vocabolo che serve a designare una singola persona, un singolo animale, una singola cosa, o una classe di persone, animali o cose.
Antropologia
Per [...] , attori, personaggi del cinema, della televisione e in genere dello spettacolo.
In certi casi il n., etimologicamente trasparente solo anche la funzione del cognome. Sul piano artistico-letterario il n., come il cognome, può essere sostituito dallo ...
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Ventesima lettera dell’alfabeto latino. linguistica Ha la stessa origine remota di v, w, y, da un’unica lettera dell’alfabeto fenicio; e con v ha una storia comune fino a tempi molto vicini ai nostri. [...] nella posizione tipica della i: è vocale ignota all’italiano letterario, ma è comune nei dialetti lombardi, piemontesi e liguri, campo di forza conservativo e anche l’energia potenziale in genere. In termodinamica, U è simbolo dell’energia interna di ...
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(o ars dictandi) Titolo dei manuali (sec. 11°-15°) che insegnavano mediante regole ed esempi a scrivere lettere in latino. La denominazione proviene dall’abitudine tipica degli antichi di non scrivere [...] . Dictatores furono chiamati i maestri nell’arte epistolare e quindi in genere i letterati, in quanto l’epistolografia fu, nel Medioevo fino all’Umanesimo, la base dell’insegnamento letterario, come l’oratoria ne era stata la base nel mondo antico ...
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biologia Nella classificazione zoologica e botanica, nome con cui vengono indicati nell’uso comune animali o piante, in contrapposizione al nome scientifico con cui sono designati nella classificazione [...] specie più nota e più diffusa di un genere (per es., Beta vulgaris, la barbabietola da orto). linguistica Latino v. Particolare varietà della lingua latina (➔ latino), contrapposta al latino letterario e detta anche latino popolare o preromanzo, che ...
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Traduzione
Sergio Marroni
(App. V, v, p. 533)
La traduzione letteraria
Se si sottopone a un approfondito esame l'idea, per molto tempo assai diffusa, che il tradurre consista nel 'trasporto' del significato [...] e l'imitazione. Analoga tripartizione ritroviamo nel De optimo genere interpretandi di P.-D. Huet (1680).
Una rottura 1993, p. 60). Apel invita a fondare la teoria della t. letteraria su un esame sempre più vasto di casi concreti di traduzione.
La ...
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VENEZIE, TRE
Roberto ALMAGIA
Claudia MERLO
Giuseppe CARACI
Raffaello BATTAGLIA
Giuseppe FIOCCU
Carlo BATTISTI
Arnaldo FERRIGUTTO
Alfredo BONACCORSI
*
M. T. D.
. L'espressione Tre Venezie è [...] poi da notare che le Dolomiti e le montagne calcaree presentano in genere maggiore varietà di flora che non le montagne silicee e vi si (siél, źente). Di nuovo estranea all'italiano letterario è la metafonesi che ricorre attualmente in punti distanti ...
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Lingua e dialetti italiani
Luca Serianni
Seguendo una tendenza già affermatasi nettamente nel secondo dopoguerra, negli anni Ottanta e Novanta l'uso dell'italiano si è consolidato, erodendo l'area dei [...] artistico, spesso promossa da centri minori, privi di tradizione letteraria in tal senso, come Santarcangelo di Romagna (T. Guerra nulla'). L'assunzione di questi e altri tratti del genere "non si presenta tanto come una novità, quanto piuttosto ...
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MITTNER, Ladislao
Luigi Quattrocchi
(App. III, II, p. 138)
Germanista, morto a Venezia il 6 giugno 1975. Storico e critico letterario particolarmente operoso sino al termine della vita (fra gli scritti [...] sapere, che non si limita al campo letterario ma spazia anche su zone limitrofe, con vastità, oltre mille anni di storia letteraria e culturale, l'opera risulta diseguale è d'altronde gran parte della storia letteraria tedesca, M. si muove quasi sempre ...
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letterario
letteràrio agg. [dal lat. litterarius, der. di littĕra «lettera»]. – 1. a. Di opera dell’ingegno che appartiene alla letteratura (in contrapp. a opere d’altro genere, tecniche, didattiche, scientifiche, opere musicali, opere d’arte,...
genere
gènere s. m. [dal lat. genus -nĕris, affine a gignĕre «generare» e alle voci gr. γένος «genere, stirpe», γένεσις «origine», γίγνομαι «nascere»]. – 1. Nel suo sign. più ampio, termine indicante una nozione che comprende in sé più specie...