Il termine onomastica (dal gr. onomastikḗ (tékhnē) «arte del denominare», a sua volta da ónoma «nome») nell’accezione moderna e specialistica designa la scienza che studia i nomi propri nel loro complesso [...] che caratterizzano nel fisico o nel comportamento o in altro il personaggio, come il manzoniano Azzeccagarbugli, ma i nomi letterari in genere (i cosiddetti nomi-destino, nomi-ambiente, ecc.).
La scelta dei nomi dei personaggi da parte di un autore è ...
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Per la particolare situazione linguistica della Sicilia, in cui i dialetti sono vivi e numerosi, è importante distinguere l’italiano regionale parlato da chi ha per madrelingua il dialetto da quello di [...] benché ampiamente usati, sono: alcuni metaplasmi di ➔ genere (scatolo per scatola; orecchine per orecchini); l’uso , Salvatore C. (2001), Per un vocabolario dell’italiano regionale letterario della Sicilia (VIRLeS), in L’italiano e le regioni. Atti ...
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Nella storia della lingua letteraria italiana Gabriele D’Annunzio (Pescara 1863 - Gardone Riviera, Brescia, 1938) occupa un posto di primo piano, per due ordini di ragioni. Innanzi tutto, si tratta di [...] che affronta moltissimi tipi testuali differenti (poesie di vario genere, novelle, romanzi, articoli giornalistici, prose liriche, in cui si trova la riflessione più ampia sulla lingua letteraria è la dedicatoria del Trionfo della morte (1894), dove ...
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Carlo Goldoni (Venezia 1707 - Parigi 1793) trascorse parte della fanciullezza a Venezia, e l’adolescenza e la giovinezza in varie sedi. Compì studi disordinati e concluse quelli di diritto. Avvocato a [...] linguaggio da costruire rivoluzionando le regole e la pratica del genere comico, affidando la commedia non più al mero intreccio e morfologici dell’uso corrente e sostituirli con quelli dell’uso letterario; per es., sistematico è il passaggio da -o ad ...
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Il termine classicismo, che appare all’inizio dell’Ottocento, deriva dell’aggettivo sostantivato classico, a sua volta prosecuzione del lat. classicus, nell’accezione di «autore eccellente, da imitare». [...] del primato del fiorentino o del toscano in genere, tanto nella tradizionale veste cruscante quanto nelle più ’esperienza rondista, a diversi aspetti della poetica e dell’esercizio letterario degli ermetici e, nel secondo dopoguerra, ai legami con i ...
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Per lingua inventata si intende una lingua artificiale, provvista di proprie regole sintattiche (descritte o meno) e proprio lessico (inventariato o meno). Sono state inventate lingue artificiali per motivi [...] di caratteri fondamentali detti primitivi). Una lingua del genere era destinata a diventare uno strumento di calcolo, sua radice sensoriale e combinatoria.
Per quanto l’impiego letterario delle lingue inventate abbia fini per lo più comici ...
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Il termine fonosimbolismo (o simbolismo fonetico) si riferisce a una serie di fenomeni di varia natura e tipologia nei quali da un suono o una sequenza di suoni si riconosce il valore semantico in modo [...] rapporti sia di tipo iconico che mimetico del genere qui considerato hanno infatti sempre e comunque carattere secondario il fonosimbolismo è spesso utilizzato in ambito poetico e letterario. Da sempre poeti e scrittori sfruttano intenzionalmente le ...
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Il più antico tra i testi italiani noti, redatto per finalità pratiche, è anche la prima delle testimonianze sul linguaggio marinaresco volgare. Si tratta del cosiddetto Conto navale pisano, elenco di [...] il principale rappresentante (non italiano) di questo genere, il Glossaire nautique di Augustin Jal (1831), , onorata e non piccola parte del nostro patrimonio artistico e letterario». E un’analoga avversione per il lessico d’origine straniera ...
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Giosuè Carducci nacque a Valdicastello (Lucca) il 27 luglio 1835. Dopo gli studi presso gli Scolopi di Firenze e la Normale di Pisa, insegnò dapprima in alcune scuole toscane (S. Miniato a Monte, Pistoia) [...] fra gravità e soavità. Tra i componimenti più noti di questo genere sono “Il bove” (1872, nelle Rime nuove), “Nevicata” prassi scolastica come vate della poesia civile e garante letterario dell’identità culturale della Nazione, Carducci fu uno degli ...
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Un enunciato viene definito nominale quando non è costruito attorno a una forma verbale coniugata, come in (1) (un esempio orale) e in (2) (un esempio scritto):
(1) LUC: sabato mattina / all’undici / eccotelo [...] , le espressioni enunciato nominale e frase nominale valgono in genere come sinonimi. Soprattutto nell’ambito degli studi sul parlato scuole precedenti e di questa fissazione del fiorentino letterario fatta dagli stilnovisti (Bruno Migliorini, in ...
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letterario
letteràrio agg. [dal lat. litterarius, der. di littĕra «lettera»]. – 1. a. Di opera dell’ingegno che appartiene alla letteratura (in contrapp. a opere d’altro genere, tecniche, didattiche, scientifiche, opere musicali, opere d’arte,...
genere
gènere s. m. [dal lat. genus -nĕris, affine a gignĕre «generare» e alle voci gr. γένος «genere, stirpe», γένεσις «origine», γίγνομαι «nascere»]. – 1. Nel suo sign. più ampio, termine indicante una nozione che comprende in sé più specie...