I numerali sono considerati l’espressione simbolica dei numeri (ovvero delle entità che si usano per contare, classificare, accumulare, raggruppare) nel linguaggio (Pannain 2000; Gvozdanović 20062: 736). [...] italiano, uno – come già accennato – varia soltanto secondo il genere (ma non secondo il numero), cosa che avviene anche in norma non scrivere i [numerali] cardinali in cifre nell’uso letterario o familiare» (Serianni 2005: 157; Gabrielli 19852: 277 ...
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La Corsica, seconda isola del Tirreno per estensione (8569 kmq), è situata a nord della Sardegna a una distanza di sole 7 miglia (Bocche di Bonifacio). Dista dalla costa toscana circa 50 miglia, e le isole [...] luogo di è (cat[æ]na, f[æ]ru). Il vocalismo atono in genere presenta quattro vocali i, e, a, u.
L’area capocorsina era segnalata presenta lu, li, la, le (variante anche del corso letterario, su cui avrà influito il contatto nel tempo con l’italiano ...
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Il friulano ha un ruolo peculiare tra le varietà dialettali dell’Italia. Si tratta di un idioma romanzo, che ha caratteri comuni con gli altri dialetti settentrionali, ma anche fenomeni originali che gli [...] secolo, epoca a cui risalgono alcuni componimenti di genere amoroso nella tradizione della lirica provenzale, provenienti per lo più da Cividale (R. Pellegrini 1987: 56-71).
L’uso letterario del friulano ebbe uno sviluppo importante nel Cinquecento ...
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Giambattista Vico nacque a Napoli il 23 giugno 1668, in una famiglia di modeste condizioni (il padre era libraio). Intrapresi gli studi di filosofia come esterno presso il collegio dei gesuiti di Napoli [...] capitis; giovare / insegnare usati transitivamente: giovare il genere umano, insegnar il volgo; in casa «in , Andrea (1978), Antonomasia e universale fantastico, in Retorica e critica letteraria, a cura di L. Ritter Santini & E. Raimondi, Bologna ...
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Fra i vari ➔ linguaggi settoriali, quello della medicina interessa da vicino l’esperienza di tutti i parlanti. D’altro canto, i suoi realia di riferimento sono pertinenti a molti altri ambiti più specifici: [...] terminologia medica specifica, e il suo passaggio in testi di altro genere, sono già documentati fin dai primi testi poetici in volgare: si (cfr. sotto), ma anche alcuni aspetti dello stile letterario: ad es., fenomeni di ridondanza e sinonimia, il ...
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Il rapporto tra cinema e lingua italiana è a doppio senso: la lingua scritta e parlata è stata variamente influenzata, nel lessico e nello stile, dal cinema, così come quest’ultimo, ovviamente, ha sempre [...] per frase, straordinariamente simile in film di epoca e genere assai differenti (Rossi 2006: 31-32).
Tale tendenza pubblico, e decisamente più marcata nei film trasposti da opere letterarie, maggioritari rispetto ai film su soggetto originale, e in ...
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L’italiano di Milano si può definire come una sottovarietà galloitalica dell’➔ italiano regionale settentrionale (che esclude cioè l’italiano regionale del Triveneto). La sua fisionomia va collegata ai [...] di tipo toscano letterario definita da Pietro ➔ Bembo: i testi non letterari, gli usi privati casa, [faˈkaldo] fa caldo.
Come negli italiani settentrionali in genere, anche in Lombardia le consonanti nasali sono solitamente pronunciate come velari ...
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Il concetto di standard in linguistica identifica una ➔ varietà di lingua soggetta a codificazione normativa (➔ norma linguistica), e che vale come modello di riferimento per l’uso corretto della lingua [...] di cultura europee, incluso l’italiano, che hanno visto in genere la nascita di una forma standard in epoca tardo-medievale e quasi soltanto scritta, impiegata per gli usi elevati e letterari, e parlata al massimo nella conversazione delle corti; ha ...
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L’uso letterario del dialetto va considerato in rapporto alla scrittura nella lingua letteraria comune, così come la stessa nozione di dialetto è complementare a quella di lingua. Nella storia linguistica [...] e sintassi di una varietà reale, usata in genere solo nella comunicazione parlata. Per questa via, anche se con un certo distacco, non sempre parodico, e pur con il filtro di ogni scrittura letteraria, il mondo popolare entra in letteratura, come nel ...
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I nomi di parentela (detti anche, raramente, singenionimi, dal gr. syngenḗs «parente, consanguineo») sono nomi che indicano legami di parentela (ma non, necessariamente, di consanguineità) tra le persone, [...] » (Cardona 1988: 297); il lat. avus, avia continua nell’italiano letterario avo, ava (pl. avi) e in forme dialettali isolate (af, toso) o per i quali non è pertinente la distinzione di genere, come il tipo creatura (Pauli 1919), ninno, ecc.;
(e ...
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letterario
letteràrio agg. [dal lat. litterarius, der. di littĕra «lettera»]. – 1. a. Di opera dell’ingegno che appartiene alla letteratura (in contrapp. a opere d’altro genere, tecniche, didattiche, scientifiche, opere musicali, opere d’arte,...
genere
gènere s. m. [dal lat. genus -nĕris, affine a gignĕre «generare» e alle voci gr. γένος «genere, stirpe», γένεσις «origine», γίγνομαι «nascere»]. – 1. Nel suo sign. più ampio, termine indicante una nozione che comprende in sé più specie...