Con la locuzione lingua cortigiana (o cortegiana o cortesiana) ci si riferisce a un’espressione usata nel dibattito di primo Cinquecento in relazione agli usi linguistici delle corti italiane (Milano, [...] , sarà destinata a diventare la norma della lingua letteraria.
L’ambiente cosmopolita della curia romana di fine Quattrocento -164), ma anche nello scritto di autori (in genere settentrionali, ma anche romani o marchigiani) solitamente molto ...
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Per lingua delle cancellerie o cancelleresca può intendersi, in senso stretto, quella della corrispondenza ufficiale delle cancellerie tardomedioevali e rinascimentali e, in senso lato, quella di statuti, [...] Bembo), nell’età comunale e signorile i cancellieri erano in genere scelti tra i notai (➔ notai e lingua): la solida e godette di prestigio anche al di fuori dell’ambito giuridico e letterario. Un tal Galcerando, medico di corte dei Gonzaga, in una ...
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Le preposizioni sono ➔ parti del discorso invariabili, che hanno la funzione di mettere in relazione un costituente della frase con altri costituenti della stessa frase (metti il libro sul tavolo; la macchina [...] specchietto) compaiono ormai solo in testi antichi o di registro letterario, mentre le forme col e coi sono molto attestate le preposizioni proprie anche su e fra / tra) scelgono in genere la preposizione di come elemento d’appoggio:
(26) sotto di ...
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di Bruno Moretti
Il termine mistilinguismo è usato correntemente come sinonimo di plurilinguismo sia per i casi in cui in una comunità sono presenti due o più lingue, sia per i discorsi prodotti da un [...] espansione del toscano e il prestigio conseguito dalla nuova tradizione letteraria eliminano ogni reale concorrenza dei due volgari d’oc della Rodiana di Calmo, il vinaio, il commerciante in genere) di questa comunità: e si dovrebbe scendere giù fino ...
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Il sintagma nominale è un tipo di sintagma (➔ sintagma, tipi di) il cui elemento principale – quello che determina l’➔accordo e la funzione sintattica dell’intera combinazione – è un nome. In termini tecnici, [...] , nessuno, tanti; ➔ indefiniti, aggettivi e pronomi).
In genere i quantificatori non sono preceduti da articolo nella prima occorrenza, ma *Luigi raccoglie consensi e fiori
Nell’italiano letterario, tuttavia, strutture coordinative come quelle in ( ...
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Tradizionalmente l’articolo è considerato una parte del discorso (➔ parti del discorso). In termini moderni, fa parte di quella classe di parole che operano come modificatori del nome (o del sintagma nominale; [...] : ne fanno parte nomi maschili come fiore o femminili come volpe. Solo l’articolo consente di attribuire ad essi il genere corretto: il fiore / la volpe. Analoga è la situazione dei nomi invariabili: la crisi, il brindisi.
L’articolo, inoltre, ha ...
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I fenomeni fonetico-fonologici che si verificano nella lingua parlata a confine di parola vanno sotto il nome, ormai tradizionale, di fonetica sintattica o fonotassi. Nella linguistica più recente si preferisce [...] avverbi: poi → po’, mai → ma’
Il fenomeno è documentato per il toscano letterario fin dalle fasi più antiche:
(7) a. Po, ben puo’ tu portartene la luogo così a un unico segmento vocalico, in genere di grado di apertura intermedio tra i due segmenti ...
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L’accordo (anche detto concordanza) è un fenomeno morfo-sintattico per il quale in un contesto sintattico definito le parole prendono una forma specifica tra le varie che possono assumere nell’ambito del [...] i valori dovessero essere diversi, l’italiano ha una gerarchia di genere per cui il valore maschile è considerato come non marcato e diffuso, anche se è da considerarsi oggi substandard o molto letterario: si sente urli. Si badi che nel caso in cui ...
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Giacomo Leopardi (Recanati 1798 - Napoli 1837) ricevette nell’infanzia un’educazione tradizionale, affidata a istruttori ecclesiastici. L’analisi linguistica degli scritti del periodo 1809-1810 non a caso [...] consonantica, alternante con pel, pei), mantenuti in ogni genere di scrittura, con qualche infrazione più frequente negli usi epistolari moderno, è alla base delle poesie e delle prose letterarie maggiori: i Canti, pubblicati a Firenze nel 1831 e ...
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Ludovico Ariosto (Reggio Emilia 1474 - Ferrara 1533) trascorse quasi tutta la vita a Ferrara. Frequentò la società letteraria della corte estense, che stimolò i suoi primi esperimenti letterari in latino [...] Bembo e le prime sistemazioni grammaticali; un passaggio in cui le componenti colte e popolari proprie del genere si assestano in una medietas letteraria variata nei toni, dal tragico al comico, dal sublime al quotidiano, per la nuova complessità di ...
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letterario
letteràrio agg. [dal lat. litterarius, der. di littĕra «lettera»]. – 1. a. Di opera dell’ingegno che appartiene alla letteratura (in contrapp. a opere d’altro genere, tecniche, didattiche, scientifiche, opere musicali, opere d’arte,...
genere
gènere s. m. [dal lat. genus -nĕris, affine a gignĕre «generare» e alle voci gr. γένος «genere, stirpe», γένεσις «origine», γίγνομαι «nascere»]. – 1. Nel suo sign. più ampio, termine indicante una nozione che comprende in sé più specie...