L’ellissi grammaticale è, in generale, il fenomeno per cui un elemento previsto dalla struttura sintattica di un’espressione viene omesso (➔ ellissi). Nella seconda coordinata dell’enunciato (1) c’è, ad [...] è vero che l’ellissi si definisce in base a un modello grammaticale di riferimento, questo non è sempre facile da individuare. Si consideri l’espressione mi diverto. Un altro caso dello stesso genere è il seguente, che contiene una sorta di prolessi ...
Leggi Tutto
Nella tradizione lessicografica, la definizione lessicale è la parafrasi usata per illustrare il significato di una voce lessicale (o lemma o, più raramente, entrata). Questa parafrasi è posta generalmente [...] Una prima distinzione è quella tra significato lessicale e significato grammaticale, in base alla quale le parole che compongono il lessico si ritiene debba entrare nella sua definizione. In genere, si suppone che debba esserne esclusa la conoscenza ...
Leggi Tutto
L’espressione foreigner talk (dall’ingl. foreign «straniero» e talk «parlata»), introdotta come termine tecnico da Ferguson (1971), indica il modo semplificato con cui si parla a interlocutori stranieri [...] destinatario.
Il ricorso a un foreigner talk ha in genere la funzione di promuovere la comunicazione, dato che aiuta l strategie di semplificazione ed elaborazione nei limiti della grammaticalità fornisce ad apprendenti di L2 un input comprensibile ...
Leggi Tutto
La sillepsi (o sillessi, dal gr. sýllēpsis «il prendere insieme», calcato in lat. con conceptio) designa un insieme di figure retoriche variamente denominate nella tradizione retorica classica (➔ retorica).
In [...] accezioni differenti: concreta e astratta (20), morale e grammaticale (21: qui con la concomitante polisemia di seguire): ad vocem «sillessi»): «Quando la concordanza delle parole nel genere e nel numero non avviene in relazione alla grammatica, ma ...
Leggi Tutto
Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] un’azione di sviluppo, di arricchimento lessicale e grammaticale, affiancata in questo dalle nuove maggiori esigenze della vita di metaplasmi di coniugazione e declinazione, di mutamenti di genere e di numero; nella sintassi, la confusione nell’uso ...
Leggi Tutto
Modo in cui è concepito lo sviluppo dell’azione indicata da un verbo; si parla quindi di a. imperfettivo o perfettivo. In molte lingue è una categoria autonoma; in alcune coesiste con la categoria del [...] con il tema dell’aoristo, che nell’indicativo è in genere proiettato nel passato, ma che negli altri modi è indifferente imperfettivo a quello perfettivo. Nelle lingue in cui ha rilievo grammaticale solo il tempo, si può ugualmente parlare di a. ...
Leggi Tutto
In linguistica si dice: a) in sede storica, di fase linguistica caratterizzata da assenza di paradigmi oppure da uno stato embrionale degli stessi, rispetto a una fase successiva grammaticalizzata che [...] perché non incanalata affatto, o ancora non compiutamente, nell’ordinamento grammaticale; d) in sede di teoria dell’espressione, di un fase p. e quella agrammaticale si alternano in genere con estrema facilità e possono anche essere simultanee ...
Leggi Tutto
Linguistica
AAndré Martinet
di André Martinet
Linguistica
sommario: 1. Il linguaggio e le lingue. 2. Profilo storico. 3. La descrizione delle lingue. 4. Lo stile. 5. L'acquisizione del linguaggio e [...] e che i linguisti abbiano interesse a definire il genere di oggetto che desiderano sottoporre a esame e a monema con un altro, si esce dall'ambito del generale, cioè del grammaticale, per accostarsi a quello del particolare, il lessico. Ora, non c'è ...
Leggi Tutto
La civilta islamica: condizioni materiali e intellettuali. Linguistica e lessicografia
Michael G. Carter
Linguistica e lessicografia
La questione del posto riservato alle scienze del linguaggio nell'Islam [...] sistematico per Sībawayh, e i tentativi di rinvenire concetti grammaticali nelle prime esegesi del Corano raggiungono risultati talmente scarsi che l'originalità del genio di Sībawayh ne risulta semplicemente rafforzata. A questi primi elementi ...
Leggi Tutto
genere
gènere s. m. [dal lat. genus -nĕris, affine a gignĕre «generare» e alle voci gr. γένος «genere, stirpe», γένεσις «origine», γίγνομαι «nascere»]. – 1. Nel suo sign. più ampio, termine indicante una nozione che comprende in sé più specie...
neutro
nèutro agg. [dal lat. neuter -tra -trum]. – 1. Che non è né l’uno né l’altro di due fatti o stati che si considerano antitetici o contrapponibili. In partic.: a. In grammatica, genere n. (o semplicem. neutro come s. m., dal lat. neutrum...