Per quanto perdesse il suo nome nel diventare, come Costantinopoli o Nuova Roma, la capitale dell'Impero d'Oriente, Bisanzio ebbe la sorte di essere ancora ricordata quando si volle designare l'arte, la [...] storia della potenza di Venezia e in genere della cultura occidentale, soffoca quei germogli. Il cosiddetto umanesimo del periodo dei Paleologi (dal 1261 in poi) è poco più che classicismo grammaticale e stilistico, nulla insomma di nuovo: ancora ...
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SVEZIA (sved. Sverige o Sverge, in antico svedese [nel sec. XIII] Svearicke, cioè "Svearnas Rike [stato degli Svedesi]". Il nome appare per la prima volta in Beovulfo nella forma Swiorice; A. T., 61-62; [...] dialetto locale.
La lingua svedese ha la struttura grammaticale caratteristica delle lingue nordiche ed è particolarmente affine . L'articolo si suffigge al nome e ha le forme -en o -n nel sing. gen. com., -et o -t, nel sing. neutro, ed -en, -na, -a ...
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Il nome classico di Etiopia (dal gr. αἰϑίοψ "che ha la faccia bruciata" da αἴϑω "brucio" e ὄψ "faccia"; toponimo: gr. Αἰϑιοπία[χώρα], lat. Aethiopia [regio]) che già serviva a indicare tutta la parte del [...] adottato l'islamismo; pagani sono anche i Cunama d'Eritrea. In genere, può dirsi che il paganesimo delle popolazioni cuscitiche ammetta un dio moderna.
Da ricordare gli scritti di argomento grammaticale, lessicale, ecc., di Abbā Takla Māryām Walda ...
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Il nome (spagn. Cataluña, catal. Catalunya), comincia a comparire in documenti della fine del sec. XII (basso lat. Catalonia, Catalaunia). L'etimologia tradizionale, secondo cui il nome deriverebbe da [...] novelle e de Las razos de trobar: introduzione grammaticale alla poetica trovadorica nel suo naturale lenguatge lemosí Spill o Libre de les dones (1460), autobiografia fittizia sul genere di quello che sarà il romanzo picaresco nel verso delle noves ...
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Diritto
Bruno Paradisi
di Bruno Paradisi
Diritto
sommario: 1. Considerazioni preliminari. 2. Distinzione nella trattazione del diritto nel XX secolo. 3. Rapporto tra morale e diritto. 4. Il positivismo [...] per essere applicato od obbedito".
In queste dottrine, e in genere in quelle del ‛positivismo giuridico', si riproduce, forse in misura ". Il primo stadio dell'interpretazione è perciò quello grammaticale. Il secondo è la penetrazione nell'animo del ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Lorenzo Valla
Francesco Tateo
Nell’opera di recupero del pensiero e della lingua dell’antichità e nella revisione critica della cultura filosofica e storiografica del Medioevo, Lorenzo Valla occupa [...] di Ferdinando. Due opere d’ispirazione diversa, e diverse nel genere, ma entrambe tese a dimostrare il primato della storia come . Nei primi tre libri viene esaminato il livello grammaticale del discorso, concernente la compositio e la proprietà con ...
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I notai rivestono un ruolo centrale nelle fasi iniziali della storia linguistica dell’italiano. Alla loro penna si devono infatti molti dei primi documenti in volgare, a partire dal Placito capuano del [...] età medievale, era ricco di volgarismi e di infrazioni alla norma grammaticale (➔ latino e italiano).
Il notaio era abituato alla mediazione linguistica del volgare, per diverse situazioni d’uso, in genere a opera di notai, su ordine dei loro signori ...
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Ogni cosa che il soggetto percepisce come diversa da sé ed esterna, quindi tutto ciò che è pensato, in quanto si distingue sia dal soggetto pensante sia dall’atto con cui è pensato (per lo più contrapposto [...] una forma definita e sia opera del lavoro umano.
Arte
Protagonista nel genere pittorico della natura morta, l’o. è al centro delle ricerche il soggetto dell’azione costituisce il soggetto grammaticale e quella che rappresenta l’oggetto dell’azione ...
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INDIA (A. T., 93-94)
Umberto TOSCHI
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Umberto TOSCHI
Egon von EICKSTEDT
Renato BIASUTTI
Ambrogio BALLINI
Alberto PINCHERLE
Umberto TOSCHI
Umberto TOSCHI
Gennaro MONDAINI
Giuseppe [...] di tonn. fra ghisa e acciaio.
Le altre sono in genere piccole industrie sparse e d'importanza locale.
La tabella seguente del periodo vedico. Ma di più, si hanno esempî di forme grammaticali di medio indiano "che ricorrono nel Veda e non nel sanscrito ...
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La cultura
Gino Benzoni
Storiografia ed erudizione
All'insegna della continuità, sia pure in discesa, sia pure nella cornice dello scadimento di rilievo politico, del rimpicciolimento di prestigio [...] gli ecclesiastici c'è ben chi è disponibile ad una ricerca del genere.
Beninteso: ciò non accade. Lo si è ipotizzato per dire che a Parigi, bensì per quel minimo di apprendimento grammaticale e lessicale che gli permetta di leggere direttamente ...
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genere
gènere s. m. [dal lat. genus -nĕris, affine a gignĕre «generare» e alle voci gr. γένος «genere, stirpe», γένεσις «origine», γίγνομαι «nascere»]. – 1. Nel suo sign. più ampio, termine indicante una nozione che comprende in sé più specie...
neutro
nèutro agg. [dal lat. neuter -tra -trum]. – 1. Che non è né l’uno né l’altro di due fatti o stati che si considerano antitetici o contrapponibili. In partic.: a. In grammatica, genere n. (o semplicem. neutro come s. m., dal lat. neutrum...