su (sue; suso)
Aldo Duro
Le occorrenze di su, nella sua duplice funzione di preposizione e di avverbio, sono complessivamente 337, delle quali 291 nella sola Commedia, e le rimanenti 46 così distribuite: [...] di eventuali divergenze di opinioni circa l'attribuzione, puramente grammaticale, non semantica, all'una o all'altra categoria non del tutto perspicuo, anche se i commentatori sono in genere d'accordo nello spiegare la frase, riferita ai cori angelici ...
Leggi Tutto
atto (sostant.)
Angelo Adami
È assai frequente in tutte le opere di D., in poesia e in prosa, in varie accezioni corrispondenti ai valori semantici di actio e actus e in concorrenza con ‛ operazione [...] v. anche Fiore C 13.
Nel senso di " gesto ", " segno ", " movimento " in genere, si trova in If XXIII 88 Costui par vivo a l'atto de la gola; Pg XXIV 27 sì metafisica dell'a., ma squisitamente logico-grammaticale : il problema dei termini paronimi o ...
Leggi Tutto
BAGOLINO, Sebastiano
Claudio Mutini
Nacque il 25 marzo 1562 ad Alcamo da Giovan Leonardo, pittore, e da Caterina Tabone. Il padre, la cui famiglia era probabilmente originaria di Verona, si era stabilito [...] al possesso di una tecnica sicura, cioè essenzialmente grammaticale, e alla spregiudicatezza retorica di cantare in metro duecentosettantun componimenti di cui un buon terzo di genere sacro: e anche questa proporzione rispecchia fedelmente la ...
Leggi Tutto
Dante Alighieri, Opere minori: Il Fiore - Introduzione
Gianfranco Contini
È il titolo, puramente convenzionale, assegnato dal suo primo editore (1881), Ferdinand Castets, a una corona anepigrafa di [...] lungo corteo di mediocri e di qualche eminente in genere comunque in posizione positiva rispetto al testo: Borgognoni, più diffidenti»), quello linguistico-stilistico (non meramente grammaticale) che affonda nella memoria, non necessariamente conscia ...
Leggi Tutto
MALATESTA
Davide Ruggerini
Dinastia di stampatori, attiva a Milano dalla fine del XVI sino a tutto il XVIII secolo. L'arte tipografica fu tramandata di padre in figlio, e fino a tutto il secolo XVII [...] alla consueta produzione di carattere religioso, storico, grammaticale, letterario, assume un particolare rilievo la stampa riguardava anche i disegni intagliati, che spesso accompagnavano questo genere di edizioni: essa fu contestata a più riprese, ...
Leggi Tutto
FABBRINI, Giovanni
Raffaella Zaccaria
Nacque a Figline Valdarno (prov. Firenze) nel 1516 da Bernardo di Giuliano e da Bartolomea di Alessandro Altoviti, come egli stesso dichiarò in una lettera scritta [...] lo studio e la codificazione delle relative regole sintattiche e grammaticali. Si tratta di due tradizioni distinte, ma in prive di annotazioni, ma contengono glosse marginali di vario genere, soprattutto filologiche, che riguardano non solo la parte ...
Leggi Tutto
Trivio
Michele Rak
All'interno delle sette arti liberali, nel Medioevo furono dette arti del T. o, più brevemente, T. le tre arti della Grammatica, Retorica e Dialettica che, distinte dalle quattro [...] , della lettura e del computo, lo studio di un testo grammaticale (Donato) e di un testo musicale (Salterio) e l anche nel campo delle arti figurative o delle arti plastiche in genere: un passo dell'Historia di Turpino (Turpini Historia Caroli Magni ...
Leggi Tutto
BULIFON, Antonio
Gaspare De Caro
Nacque a Chaponay, nel Delfinato, da Laurent, notaio, e da Jeanne Pros, il 24 giugno 1649. Sulle prime vicende della sua vita non si hanno maggiori notizie di quelle [...] di devozione, dai testi scolastici, da repertori di vario genere: così una Scienza di huomini illustri e un Maneggio dell dello stesso (1676), del quale è anche L'ordinario grammaticale (1677); una Grammatica del Sedicini (1677), una Emmanuelis ...
Leggi Tutto
Quirini, Giovanni
Gianfranco Folena
Il discorso intorno all'imitazione di D. e alla presenza della Commedia nelle scritture e nella memoria attiva dei suoi primi lettori, si apre col nome di un poeta [...] anche gli otto sonetti latini di tema religioso (un genere coltivato dapprima nelle cerchie venete, la cui iniziativa, per così l'indefinito piusor e poco altro). Ma la compagine grammaticale della lingua del Q., nonostante questi e altri fenomeni, ...
Leggi Tutto
fuori (fuor; fori, for; fora; fore; furi)
Mario Medici
Sia come preposizione sia come avverbio la forma ‛ fuori ' (‛ fuor ' dominante in poesia, e non assente in prosa: Cv III VII 5, due volte) è la [...] più usata. Senza distinguere qui il valore grammaticale, troviamo adoperata, e solo in poesia, 12 volte la forma ‛ fori ' (di cui 10 in rima): If XXII 105, Pg di svariate locuzioni sarà in genere necessario rimandare a ciascuna delle particolari ...
Leggi Tutto
genere
gènere s. m. [dal lat. genus -nĕris, affine a gignĕre «generare» e alle voci gr. γένος «genere, stirpe», γένεσις «origine», γίγνομαι «nascere»]. – 1. Nel suo sign. più ampio, termine indicante una nozione che comprende in sé più specie...
neutro
nèutro agg. [dal lat. neuter -tra -trum]. – 1. Che non è né l’uno né l’altro di due fatti o stati che si considerano antitetici o contrapponibili. In partic.: a. In grammatica, genere n. (o semplicem. neutro come s. m., dal lat. neutrum...