Biodiritto
Eligio Resta
«Che ne è del diritto mentre la tecnica s’impossessa del nascere e morire umano?». La domanda posta da Natalino Irti (2007, p. 41) ci conduce direttamente al cuore del problema [...] a dibattiti aperti e consapevoli su questioni di tal genere. Il senso di questa singolare prescrizione, importante quanto complessi in cui le regole dovrebbero dare uniformità (almeno grammaticale) e indicare rimedi per risolvere i relativi conflitti; ...
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Scienza indiana: periodo classico. La tradizione del vyakarana (grammatica')
George Cardona
La tradizione del vyākaraṇa (grammatica')
L''Aṣṭādhyāyī' di Pāṇini
L'Aṣṭādhyāyī (Trattato in otto capitoli) [...] raccolta di regole associata all'Aṣṭādhyāyī, il Liṅgānuśāsana (L'insegnamento dei generi grammaticali), che si prefigge di enunciare norme che definiscano il genere dei sostantivi sulla base della struttura e del significato. Sebbene alcuni studiosi ...
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La civilta islamica: condizioni materiali e intellettuali. Linguistica e lessicografia
Michael G. Carter
Linguistica e lessicografia
La questione del posto riservato alle scienze del linguaggio nell'Islam [...] sistematico per Sībawayh, e i tentativi di rinvenire concetti grammaticali nelle prime esegesi del Corano raggiungono risultati talmente scarsi che l'originalità del genio di Sībawayh ne risulta semplicemente rafforzata. A questi primi elementi ...
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Sesso e religione
Birgit Heller
La religione ha un sesso?
Per molti anni gli sforzi degli studiosi della religione hanno mirato a raggiungere conoscenze oggettive e avaloriali su Homo religiosus. Al [...] di ricerca, che è stata considerata come una svolta significativa negli studi contemporanei delle religioni. Genere indicava in origine il sesso grammaticale, e a partire dagli anni Settanta del Novecento ha cominciato a essere usato per indicare il ...
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GIROLAMI, Remigio de'
Sonia Gentili
Nacque a Firenze da Chiaro in un anno compreso nell'arco del quarto decennio del Duecento.
Dei natali remigiani conosciamo invece piuttosto bene, grazie all'immenso [...] ", edito in Panella, 1981, pp. 37-71), genere richiesto al baccelliere nell'inaugurazione del corso di lettura; i Angiò, è dotato invece di un nome che, offesa ogni logica grammaticale, lo rivela per natura caro al suo prossimo: "Carlo idest carum ...
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Linguaggio e scienza cognitiva
Diego Marconi
Premessa
«La questione più importante nello studio del linguaggio umano è quella del suo posto nella natura: di che tipo di sistema biologico si tratta, [...] computazionale e degli interfaccia. Un esempio di questo genere di deduzioni è il seguente (Lasnik 2002). Chiamiamo di Broca fosse responsabile non della produzione, ma dell’analisi grammaticale, sia in fase di produzione sia in fase di comprensione ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. L'infinito e l'eternita del mondo
Johannes M.M.H. Thijssen
L'infinito e l'eternità del mondo
La questione dell'infinito si è imposta [...] casi questi aggettivi, che dal punto di vista grammaticale erano categoremi, potevano assumere in una proposizione una interpreti delle teorie tardo-medievali dell'infinito hanno in genere affermato che l'uso categorematico del termine 'infinito' ...
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Le Origini: Testi latini, italiani, provenzali e franco-italiani – Introduzione
Antonio Viscardi
Il presente volume vuole offrire un quadro quanto più possibile preciso della cultura letteraria italiana [...] di alcune carte - medievali abbondano sgrammaticature e spropositi d'ogni genere ed entrano larghissimamente i modi delle parlate correnti; ma è disprezzo e la sua condanna della tradizione grammaticale e retorica usando una elocuzione che apertamente ...
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Classica, Cultura
Manlio Pastore Stocchi
. Nella Firenze ancor priva di uno Studium generale (che ebbe solo nel 1349) D. non poté seguire un corso regolare di studi superiori. D'altra parte affiora [...] mitologia al costume e via dicendo. Nel caso di D. e in genere di ogni dotto del suo tempo il secondo senso non è affatto implicito qui s'è detto della lezione e della comprensione grammaticale; resta da accennare agli strumenti per una comprensione ...
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Fare storia della lingua
Luca Serianni
Rispetto ad altri settori contigui, come la storia letteraria o anche la linguistica (almeno nella sua lunga fase prescientifica), la storia della lingua ha origini [...] tempo né modo di soffermarsi criticamente sulle relative strutture grammaticali. L’italiano dei classici, con il quale in si può ricordare l’indicazione delle parole più frequenti (in genere 8000-10.000) e lo spazio assegnato alle unità polirematiche ...
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genere
gènere s. m. [dal lat. genus -nĕris, affine a gignĕre «generare» e alle voci gr. γένος «genere, stirpe», γένεσις «origine», γίγνομαι «nascere»]. – 1. Nel suo sign. più ampio, termine indicante una nozione che comprende in sé più specie...
neutro
nèutro agg. [dal lat. neuter -tra -trum]. – 1. Che non è né l’uno né l’altro di due fatti o stati che si considerano antitetici o contrapponibili. In partic.: a. In grammatica, genere n. (o semplicem. neutro come s. m., dal lat. neutrum...