Lo studio dell’italiano a scuola si affermò tra la fine del Cinquecento e il Settecento (Manacorda 1980; Marazzini 1985; De Blasi 1993; Matarrese 1993: 21-40) con un processo che modificò l’iter della [...] nell’insegnamento dell’italiano, appreso e praticato in genere dagli alunni come lingua della socializzazione primaria e spontanea Erasmo, vol. 3º (Frammenti vari da una Miscellanea grammaticale di Biella).
Gensini, Stefano (2005), Breve storia dell’ ...
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Contrariamente a ciò che avviene per altre lingue (per es., francese, tedesco, inglese), non è abituale periodizzare l’italiano. Tuttavia il concetto di italiano antico, opposto a quello di italiano moderno [...] Boccaccio, con un modesto apparato di precisazioni di ordine grammaticale e lessicale, mentre questo non è possibile per il ], scritto spesso illor nei manoscritti (gli editori moderni danno in genere i· llor). Così nel sonetto citato di Dante in «no ...
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Il gerundio è un modo verbale non finito invariabile, formato con i suffissi -ando (prima coniugazione) e -endo (seconda e terza). Ha una forma semplice (cantando) e una forma composta (avendo cantato).
Il [...] dalla forma equivalente in spagnolo in cui è grammaticale la costruzione estuve estudiando (lett. «stetti studiando , chiamato codice Imei, che si trova al loro interno, in genere nella batteria. Appare nel display digitando *#06# («La Repubblica» 15 ...
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Va chiarito preliminarmente che in ambito musicale l’aggettivo popolare può avere almeno due significati. Nel primo, equivale all’inglese popular (o pop): la locuzione musica popolare (popular music) è [...] di Mario; Borgna & Serianni 1994: 6).
In un genere vocale basato sul facile ascolto, è ovvia, a tutte le Fabi)
Non mancano, già da anni, oculate infrazioni alla norma grammaticale, da «Ancora una volta ho rimasto solo [...]. Ancora una volta ...
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L’analisi logica potrebbe essere definita come quel tipo di analisi tradizionalmente incentrata sull’identificazione delle funzioni nella frase semplice: fondamentalmente del ➔ soggetto e del predicato [...] soggetto. Ovviamente l’attributo, essendo aggettivo, deve concordare in genere e numero (e, in latino, nel caso) col nome il panino ha mangiato Maria ed altre ancora. La moderna ricerca grammaticale (valga per tutti Salvi & Vanelli 2004: 297-313 ...
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La lingua italiana dei segni (o lingua dei segni italiana), spesso chiamata con la sigla LIS, è la lingua adottata nella comunicazione dalle persone italiane sorde che si riconoscono membri di una comunità [...] visibili di altre perché utilizzate nei media, e coincidono in genere con le varietà del luogo di produzione.
L’italiano scritto ) oppure segnalarne la trascrizione fonetica e la categoria grammaticale (Radutzky et al. 1992). Inoltre, non disponendo ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
La grammatica
Giovanni Manetti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Le ricerche su ciò che oggi chiamiamo “grammatica” appaiono per la prima [...] greca, Roma, 1980).
Platone
Le osservazioni di ordine grammaticale lasciateci da Platone sono contenute sia nel Cratilo (il opera che ci è rimasta discute esclusivamente aspetti di questo genere (ed è questo uno degli elementi che hanno indotto ...
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In linguistica il termine correlativo può indicare una coppia di parole messe in relazione attraverso sintagmi o intere proposizioni, l’unione di una proposizione e di un pronome a essa collegato o, in [...] rappresenta il tema, mentre l’altro funge da rema. In genere è il secondo membro ad assumere il ruolo di rema,
Choi-Jonin, Injoo (2009), Présentation générale: propriétés de la corrélation grammaticale, «Langages» 174, pp. 3-12.
Haudry, Jean (1973), ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Carla Casagrande
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel Seicento emerge il problema di trovare o costruire artificialmente una lingua universale [...] termini gonfi e altisonanti, dopo un esame di questo genere apparirebbero assurde o sterili. Quale che possa essere il la più antica di tutte, non fu ordinata secondo regole grammaticali fino all’anno 1040. Nella seconda tratta dei fondamenti e ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Tradizionalmente intesa come una tecnica volta a facilitare la comprensione dei testi, [...] infatti l’ambito dell’ermeneutica alla comprensione di qualunque genere di discorso, scritto o orale.
Testo come testimonianza nel suo contesto storico originario, ricostruendo le norme grammaticali e stilistiche alle quali l’autore si è attenuto ...
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genere
gènere s. m. [dal lat. genus -nĕris, affine a gignĕre «generare» e alle voci gr. γένος «genere, stirpe», γένεσις «origine», γίγνομαι «nascere»]. – 1. Nel suo sign. più ampio, termine indicante una nozione che comprende in sé più specie...
neutro
nèutro agg. [dal lat. neuter -tra -trum]. – 1. Che non è né l’uno né l’altro di due fatti o stati che si considerano antitetici o contrapponibili. In partic.: a. In grammatica, genere n. (o semplicem. neutro come s. m., dal lat. neutrum...