L’infinito è un modo non finito del verbo (➔ coniugazione verbale; ➔ modi del verbo), che nella tradizione grammaticale è considerato forma di base del verbo stesso ed è, di conseguenza, usato come forma [...] attestazioni provengono da volgarizzamenti, vale a dire il genere più tendente all’uso latineggiante. Solo in un un nome si suddividono in due categorie principali, per ragioni grammaticali e semantiche. In particolare, la frase infinitiva o funge ...
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I pronomi allocutivi sono forme di pronomi personali, atoni e tonici (➔ clitici; ➔ personali, pronomi), usate per rivolgersi a un destinatario, per interloquire con lui e per richiamare la sua attenzione [...] congruenti sul piano interazionale (ciao, ehi) e sul piano grammaticale (l’accordo del verbo alla seconda persona singolare saluti ... sono elevate ci si rivolge agli interlocutori con voi e in genere si riceve il tu, se invece l’asimmetria o la ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel Settecento filosofi e grammatici esaminano le relazioni del linguaggio con il pensiero [...] le lingue miste.
In Italia Melchiorre Cesarotti, nel Saggio sulla filosofia delle lingue (1785), distingue nel genio della lingua un “geniogrammaticale”, costituito dal particolare sistema della sintassi e delle desinenze, immutabile nel tempo, e un ...
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Si può definire gesto qualsiasi movimento fatto con le mani, le braccia o le spalle. Ma esistono gesti pratici (quelli che si fanno per afferrare o per costruire un oggetto, aprire una porta, appoggiarsi [...] gesti simbolici non ci sono vere e proprie categorie grammaticali, come nome o verbo, ma tuttavia è possibile il capo è leggermente inclinato da una parte, e in genere non c’è aggrottamento delle sopracciglia né espressione di curiosità. ...
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In italiano i nomi (chiamati anche, con termine tradizionale, sostantivi) sono una delle ➔ parti del discorso variabili (anche se esistono nomi invariabili) e, come accade in tutte le lingue, occupano, [...] alcune delle quali erano già state identificate dall’analisi grammaticale tradizionale.
I nomi di agente hanno per referente nome generale + che (o di con completive implicite). Di tale genere sono fatto (che dà luogo a il fatto che/di) e circostanza ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Scetticismo antico
Lorenzo Corti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Essere scettici su di una questione significa sospendere il giudizio [...] su tutte le cose regolerà le scelte e i rifiuti e, in genere, le proprie azioni secondo ciò che è ragionevole (to eulogon) e, e passi paralleli). Benché lo scettico proferisca frasi dalla forma grammaticale dichiarativa (x è F), egli le usa in modo ...
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La coesione di un testo è la proprietà che si manifesta precipuamente nella forma di un sistema di reti di collegamenti linguistici tra le frasi, che indicano dipendenze e sintonie interpretative di particolari [...] , sintattico, interpuntivo.
La morfologia, specialmente attraverso le desinenze del verbo e le categorie grammaticali che esso esprime (➔ genere, ➔ numero, ➔ persona, tempo, ➔ aspetto e modo), dà indicazioni sulla collocazione temporale degli eventi ...
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Per il parlante comune la comunicazione orale consiste di suoni che possono essere trascritti ortograficamente o foneticamente. Così, una parola come casa può essere resa in forma scritta come una sequenza [...] la nozione di accento è generalmente intuitiva, tanto che, in genere, non si ha difficoltà a indicare su quale vocale della portatrice di un tono discreto che è assegnato a livello grammaticale o lessicale ed è pertanto un tratto segmentale. Quindi, ...
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Giacomo Leopardi (Recanati 1798 - Napoli 1837) ricevette nell’infanzia un’educazione tradizionale, affidata a istruttori ecclesiastici. L’analisi linguistica degli scritti del periodo 1809-1810 non a caso [...] calibrate sul genere del componimento (patriottico, idillico, sepolcrale, introspettivo, ecc.), secondo una norma classica applicata anche nelle Operette morali.
Il dato più rilevante nella distribuzione dei fenomeni grammaticali e lessicali ...
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DOMENICO di Giovanni, detto il Burchiello
Giorgio Patrizi
Nacque a Firenze da un legnaiuolo, Giovanni, e da una tessitrice, Antonia, nel 1404.
Una vecchia ipotesi collocava la sua nascita a Bibbiena, [...] di improvvisazione e di discussione di versi alla "burchia", genere di poesia comico-realistica che ebbe nel barbiere fiorentino, una realtà a loro misura, con un'identità puramente grammaticale, della quale la specificazione che il discorso fornisce ...
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genere
gènere s. m. [dal lat. genus -nĕris, affine a gignĕre «generare» e alle voci gr. γένος «genere, stirpe», γένεσις «origine», γίγνομαι «nascere»]. – 1. Nel suo sign. più ampio, termine indicante una nozione che comprende in sé più specie...
neutro
nèutro agg. [dal lat. neuter -tra -trum]. – 1. Che non è né l’uno né l’altro di due fatti o stati che si considerano antitetici o contrapponibili. In partic.: a. In grammatica, genere n. (o semplicem. neutro come s. m., dal lat. neutrum...