L’Italia può vantare il maggior trattato di linguistica dell’Europa medievale, il De vulgari eloquentia di ➔ Dante Alighieri, scritto in latino per definire i caratteri del volgare illustre, in cui, per [...] filosofia delle lingue appunto di Cesarotti, la cui speculazione trova un punto di forza nella distinzione tra «geniogrammaticale» e «genio retorico», cioè tra gli elementi che oggi diremmo strutturali della lingua (i quali non possono mutare) e ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Sofisti
Aldo Brancacci
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’età dei sofisti è caratterizzata dall’emergenza del soggettivismo in campo [...] Protagora studia nella sua morfologia, nella sua struttura grammaticale e nella sua dimensione retorica, conduce poi per legge, Ippia non intende esprimere un ideale di unità del genere umano, o cosmopolitismo, ma sottolineare, in base a un concetto ...
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Assieme ai ➔ nomi, i verbi sono una categoria di parole (➔ parti del discorso) cruciale nell’organizzazione lessicale e grammaticale delle lingue, al punto da essere considerati un universale linguistico: [...] almeno in un primo momento, a una definizione grammaticale, basata sulla presenza o sull’assenza del complemento degli elementi lessicali che riempiono le posizioni argomentali, ma è in genere assegnato dal verbo: per es., il bambino è agente in il ...
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Vicino Oriente antico. L'analisi linguistica
Gábor Zólyomi
Giovanni Garbini
L'analisi linguistica
Grammatica
di Gábor Zólyomi
A partire dal III millennio, se non prima, in Mesopotamia vi furono due [...] elenchi di forme verbali sumeriche, inserite in liste lessicali di altro genere; è difficile tuttavia stabilire se le righe siano ordinate effettivamente sulla base di categorie grammaticali. Diamo di seguito un paradigma verbale da Ebla (le forme ...
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Il soggetto (dal lat. subiĕctu(m) «che sta sotto», calco del gr. hypókeímenon) indica una funzione grammaticale fondamentale nella frase, insieme a quelle di ➔ oggetto e di predicato (➔ predicato, tipi [...] pizza la mangia volentieri, Marco
In (12) Marco è soggetto grammaticale, tema ed elemento dato, ma non svolge il ruolo semantico ragazzi cantano) e in alcuni casi si estende anche al ➔ genere (per es., coi verbi intransitivi e passivi coniugati nei ➔ ...
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CALDERINI (Calderinus, Caldarinus, de Caldarinis), Domizio (Domitius, Domicius, Dominicus)
Alessandro Perosa
Nacque a Torri del Benaco agli inizi del 1446 da Antonio e da Margherita di Domenico Pase. [...] giovane C., che, fornito della buona preparazione grammaticale che gli avevano dato i maestri veneti, ebbe destinati a presentare i personaggi e le scene mitologici (in genere legati al mito di Ercole) raffigurati nelle singole portate del fastoso ...
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Dante Alighieri nacque a Firenze nel maggio, o giugno, 1265, l’anno prima della battaglia di Benevento, che segna la distruzione della parte ghibellina in Italia. Di famiglia guelfa, cresce in anni segnati [...] il volgare illustre, lo stile tragico, e il genere metrico più alto, la canzone, debbano essere riservati dice, passa inavvertito perché è lentissimo. In effetti le lingue grammaticali come il latino, di cui si conservavano testimonianze antiche, non ...
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Giuliano Vigini
Best-seller
Gli eredi dello zio Tom
Che cosa è
un best-seller
di Giuliano Vigini
5 maggio
Si inaugura il Salone del Libro di Torino che vede la partecipazione di 1200 editori e oltre 1500 [...] fuori da ciò di cui tutti parlano.
Non c'è un unico genere di riferimento per il best-seller. Piuttosto esiste una scrittura, un modo lettura che abbracciava le quattro funzioni degli studi grammaticali (grammaticae officia): lectio, il processo di ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
L'educazione a Roma
Roberto Nicolai
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
A differenza dei Greci, i Romani non hanno avuto una poesia epica [...] età, secondo un modello di tipo iniziatico, per cui in genere i bambini sono affidati a membri adulti della comunità e sono in un primo tempo a trascurare la preparazione di base, grammaticale e storica, come risulta dal Satyricon di Petronio (cap. ...
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Gioco
Elisabetta Visalberghi
Matilde Panier Bagat
Paola de Sanctis Ricciardone
Il termine gioco definisce qualsiasi attività liberamente scelta a cui si dedichino, singolarmente o in gruppo, bambini [...] mentale e comportamento contrapposto al 'fare sul serio': 1) in genere, il gioco non è una sequenza formalizzata di eventi e la , età dei giocatori ecc. In una tale congerie 'grammaticale' di possibili caratteristiche uno stesso gioco può cadere in ...
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genere
gènere s. m. [dal lat. genus -nĕris, affine a gignĕre «generare» e alle voci gr. γένος «genere, stirpe», γένεσις «origine», γίγνομαι «nascere»]. – 1. Nel suo sign. più ampio, termine indicante una nozione che comprende in sé più specie...
neutro
nèutro agg. [dal lat. neuter -tra -trum]. – 1. Che non è né l’uno né l’altro di due fatti o stati che si considerano antitetici o contrapponibili. In partic.: a. In grammatica, genere n. (o semplicem. neutro come s. m., dal lat. neutrum...