BRUNO, Giordano (Philippus Brunus Nolanus; Iordanus Brunus Nolanus, il Nolano)
Giovanni Aquilecchia
Nacque a Nola, nel Regno di Napoli, nel gennaio o febbraio 1548, figlio di Giovanni Bruno, uomo d'arme, [...] : onde non manca la satira della pedanteria grammaticale oltre che di quella peripatetica.
Gli attacchi contenuti è l'essere o la figura minima in un dato genere, mentre la "monade" è l'unità di un genere determinato: l'atomo, che è di forma sferica, ...
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Come indicò Saussure (1916), la lingua si può studiare in due modi: o lungo l’asse della simultaneità, descrivendo il sistema di fenomeni esistente in un momento dato, in una certa comunità di parlanti, [...] morfosemantica in cui rientrano i sostantivi di materia e in genere tutto ciò che non è numerabile (➔ neutro). Dunque in l’unica usata dalle Tre Corone, attraverso la codificazione grammaticale di ➔ Pietro Bembo resiste a lungo nell’uso letterario ...
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Adattamento
Luciano Gallino
Le radici del concetto di adattamento nella biologia evoluzionistica
Il concetto moderno di adattamento, anche quando viene utilizzato in un contesto socio-scientifico, rimane [...] di relazione sociale, assimilabile a una categoria grammaticale nella sintassi immutabile delle interazioni tra gli individui della vita mediante indicatori sociali ha ottenuto in genere risultati poco soddisfacenti, a causa soprattutto dei loro ...
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Orazio Flacco, Quinto
Giorgio Brugnoli (Pp. 173-178a
Roberto Mercuri (pp. 178b-fine
Poeta latino (Venosa 65 a.C. - Roma 8 d.C.). La fortuna nel Medioevo feudale di O. satiro (autore dei Sermones e [...] invece indirettamente, attraverso la letteratura grammaticale e scoliastica, senza nessun controllo diretto bucolica, la tragedia, la commedia). Matteo di Vendôme e in genere le Artes versificatoriae ne distinguono quattro: la tragedia, la commedia, ...
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BOTTARI, Giovanni Gaetano
Armando Petrucci
Giuseppe Pignatelli
Nato a Firenze il 15 genn. 1689 da Antonio e da Anna Morelli, iniziò a dieci anni lo studio dell'eloquenza e della lingua latina sotto [...] anche offerto un incarico che egli rifiutò perché "l'emolumento era scarso, e il genere, della cattedra sguaiato" (Cod. Cors. 1907, c. 11v: a Del Papa storica tradizionale tipicamente italiani, quello grammaticale della Firenze della Crusca e quello ...
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di Silvia Morgana
La storia linguistica dell’Ottocento copre un arco cronologico più esteso rispetto al mero XIX secolo e va dall’arrivo dei francesi in Italia nel 1796 fino al 1915: è infatti l’inizio [...] Tra i numerosi esempi di uso del dialetto, in genere riservato alle battute di dialogo dei personaggi popolari, secoli aveva mantenuto, per lo meno nella fondamentale compagine grammaticale, una straordinaria tenuta, si avviava a una profonda ...
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Le lingue dei segni nel mondo
Mauro Mottinelli
Virginia Volterra
A differenza delle lingue vocali, che usano il canale acustico-vocale, le lingue dei segni si servono della modalità visivo-gestuale. [...] in ogni caso definibile, di segni. L’indagine sugli aspetti grammaticali della LIS, come di altre lingue dei segni, ha riguardato 1992 n. 104, art. 13, 1° co., lett. d).
In genere un solo alunno sordo è inserito in una classe di udenti e in questi ...
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Nato a Trebisonda il 2 genn. 1403, probabilmente ricevette il nome di battesimo di Basilio. Di famiglia artigiana, venne affidato dai genitori al metropolita della sua città, Dositeo, e da questo venne [...] Padri latini, B. dimostrava, per mezzo di un'analisi grammaticale e dialettica dei testi greci, l'accordo fondamentale tra orientali e dei suoi più potenti vicini e dei nemici del papa in genere. Nel 1447 Nicolò V aveva fatto un patto con Bologna, ...
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Con il termine origini ci si riferisce convenzionalmente alla fase aurorale delle lingue romanze (o neolatine), quando testi (o frammenti di testi) scritti in volgare cominciarono a essere conservati su [...] allo scritto, una lingua di cultura dotata di una stabile norma grammaticale (Berruto 1995: 227-250). Tuttavia, nell’Italia dei secoli trasparenza del messaggio. Si è parlato, in casi del genere, di latino rustico o iuxta rusticitatem, cioè tale da ...
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BIBLIOTECA
P. Orsatti
Trattare della b. medievale è compito non facile, sia per la mancanza di adeguata documentazione superstite architettonica e iconografica, sia per il succedersi di modelli bibliotecari [...] sua corte e i libri che in essa circolavano - testi grammaticali, autori antichi e rarità letterarie - furono referenti di presenze sale in cui si tenevano riunioni letterarie o di altro genere. I libri erano collocati di piatto negli scaffali, che ...
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genere
gènere s. m. [dal lat. genus -nĕris, affine a gignĕre «generare» e alle voci gr. γένος «genere, stirpe», γένεσις «origine», γίγνομαι «nascere»]. – 1. Nel suo sign. più ampio, termine indicante una nozione che comprende in sé più specie...
neutro
nèutro agg. [dal lat. neuter -tra -trum]. – 1. Che non è né l’uno né l’altro di due fatti o stati che si considerano antitetici o contrapponibili. In partic.: a. In grammatica, genere n. (o semplicem. neutro come s. m., dal lat. neutrum...