In biologia, gene che può potenzialmente indurre trasformazione neoplastica nelle cellule che lo contengono o nelle cellule dove viene introdotto (➔ tumore).
Alcuni retrovirus, implicati in molti tumori [...] del prodotto genico causata da una mutazione del protooncogene o da un’alterazione della regolazione del gene stesso, per cui un gene silente, o che codifica proteine in piccola quantità, può essere attivato in maniera anomala. L’espressione ...
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In genetica molecolare, gene che regola la proliferazione delle cellule, anche noto come antioncogene. Gli eventi che portano le cellule normali alla trasformazione neoplastica sono determinati da mutazioni [...] quale, per es., la clonazione posizionale (➔ mappa). Con questo metodo si identifica una zona del cromosoma nella quale il gene di interesse è presumibilmente presente: quindi si analizzano con saggi di mutazione tutti i geni presenti in quella zona ...
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La grande scienza. Le basi genetiche ed epigenetiche del cancro
Joseph F. Costello
Huei-Jen Su Huang
Webster K. Cavenee
Le basi genetiche ed epigenetiche del cancro
Il cancro si presenta in un'ampia [...] il tipo di mutazioni di TGF-β RII identificate in questo studio sia sufficiente a produrre un tale effetto o se il gene TGF-β sia un bersaglio critico, dal momento che numerosi altri siti del genoma in queste cellule sono mutati con frequenze anche ...
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Le basi genetiche del cancro
Joseph F. Costello
(Ludwig Institute for Cancer Research, University of California San Diego, California, USA)
H.-J. Su Huang
(Ludwig Institute for Cancer Research, University [...] of the genetic paradigm. Genes and Dev., 9, 1309-1315.
BOGLER, O., HUANG, H-J. S., KLEIHUES, P., CAVENEE, W.K. (1995) The p53 gene and its role in human brain tumors. GUa, 15, 308-327.
BOLAND, C.R., SATO, J. APPELMAN, H.D., BRESALIER, R.S. , FEINBERG ...
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Botanica
In patologia vegetale, massa di tessuto priva di organizzazione, dovuta a proliferazione cellulare eccitata da qualche stimolo; vi rientrano anche le galle prodotte da insetti in vari organi delle [...] l’effetto sinergico di oncogeni (per es., myc e ras); l’origine monoclonale dei t.; l’eredità di un singolo gene, che predispone all’insorgenza di t. solo quando si verificano cambiamenti a carico di altri geni.
Diagnostica
Per le diverse neoplasie ...
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genètiche, malattìe Patologie ereditarie, dovute ad anomalie cromosomiche o a mutazioni di singoli geni (malattie da deficit di enzimi; errori congeniti del metabolismo). La frequenza delle m.g. nella [...] è legata a un cambiamento chimico del DNA e delle proteine associate, ed è in qualche modo provocata dall’azione di un gene (Xist), che è attivo sul cromosoma X inattivo e inattivo su quello attivo.
Eredità mitocondriale
Non tutti i geni nell’uomo ...
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Sangue
Giuseppe Maria Gandolfo
Laura Conti
Franco Mandelli
Giovanna Meloni
(XXX, p. 664; App. II, ii, p. 782; III, ii, p. 657; IV, iii, p. 261; V, iv, p. 621)
Nell'Enciclopedia Italiana e nelle Appendici [...] therapy oh hemophilia A, in Thrombosis Haemostasis, 1997, 78, pp. 31-36.
R.C. Eisensmith, S.L.C. Woo, Viral vector-mediated gene therapy for hemophilia B, in Thrombosis Haemostasis, 1997, 78, pp. 24-30.
H.P. Schwarz, P.L. Turecek et al., Recombinant ...
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In genetica molecolare, sigla sia per l’enzima adenosindeamminasi sia per il gene che lo codifica. Nei Mammiferi l’enzima catalizza la degradazione (deamminazione) dei nucleosidi e nucleotidi, derivanti [...] funzione determina alterazioni biochimiche nei linfociti, nei globuli rossi e nei fibroblasti. Se entrambe le copie del gene che codifica l’ADA sono difettose, nelle cellule dell’individuo affetto si accumula desossiadenosina che, a concentrazione ...
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Ramo delle biologia che si occupa del materiale ereditario, cioè della sua struttura, del suo modo di funzionare, delle modalità della sua trasmissione, sia da una cellula alle sue discendenti (se si tratta [...] è stato scoperto nel topo, osservando che l’instaurarsi di un fenotipo normale richiede non solo l’esistenza di due copie dello stesso gene, ma anche che una di esse sia di origine paterna e che l’altra sia di origine materna. Ciò implica che quelle ...
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sickle cell Emoglobinopatia ereditaria, molto diffusa nelle zone tropicali e subtropicali, determinata da una mutazione del gene che codifica la catena β dell’emoglobina (➔ falcemia). ...
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-gene
– Secondo elemento, atono, di parole composte della terminologia scientifica o tecnica. È variante, ormai disusata, di -geno (di cui ha lo stesso sign.) o si trova in vocaboli derivati dal francese (dove la forma corrispondente è -gène...
gene
gène s. m. [dal ted. Gen, termine coniato (1909) dal botanico e genetista dan. W. L. Johannsen, traendolo dal tema del gr. γένεσις «origine, generazione»]. – In genetica e biologia molecolare, tratto di acido desossiribonucleico (DNA)...