deriva genètica In biologia, variazione (ingl. genetic drift) delle frequenze geniche di una popolazione, dovuta unicamente al caso. Detta anche effetto di Sewall Wright, dallo studioso statunitense [...] nuova zona: se negli individui fondatori c’è un’alta frequenza di un carattere (per es., l’albinismo) la frequenza di questo gene sarà elevata nella nuova popolazione (effetto del fondatore). La selezione naturale riduce la frequenza di questo ...
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Biologo (Oxford 1892 - Bhubanes war 1964), figlio di John Scott; prof. di genetica a Londra (1932), in seguito di biometria (dal 1937) all'University College di Londra; dal 1957 residente in India, di [...] tra l'altro, e a L. S. Penrose, si deve anche la prima valutazione statistica della frequenza di mutazione di un gene umano (studî sull'emofilia). Nel 1961 gli fu assegnato dall'Accademia dei Lincei il premio Feltrinelli internazionale per le scienze ...
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(IX, p. 666; App. II, i, p. 550; V, i, p. 546)
La fine del 20° sec. registra un netto progresso nella conoscenza dei meccanismi molecolari alla base delle più diverse funzioni delle cellule. La ricerca [...] . Che cosa possa dare avvio all'attivazione sequenziale di questi enzimi non è ancora noto. Nel nematode è il prodotto codificato dal gene ced 4 che sembra avere la capacità di attivare l'enzima codificato da ced 3. Al contrario, la capacità di ced 3 ...
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topo transgenico
Nicoletta Landsberger
Charlotte Kilstrup-Nielsen
Animale che ha acquisito nuove informazioni genetiche per aggiunta di DNA estraneo nel genoma di ogni sua cellula. Per definizione, [...] sviluppare e sperimentare nuove strategie terapeutiche. In particolare, è possibile valutare se la reintroduzione di una copia del gene normalmente funzionante, in quel modello animale in cui la stessa sequenza di DNA risulta mutata, può portare all ...
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dita di zinco
Punto di aggancio dello zinco a livello delle attività cellulari denominato fattore delle dita di zinco. Lo zinco interviene in una delle principali modalità di fissazione e di aggancio [...] e di più frequente riscontro negli Eucarioti. Nel TF-IIIA, fattore di trascrizione che nello Xenopus laevis (rospo) attiva il gene codificante per l’RNA 5S (costituente dei ribosomi), per es., si è visto che lungo la catena di amminoacidi lo zinco ...
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Biologia
Organismo che trasporta un parassita (batterio patogeno, fungo, protozoo o virus) e lo trasferisce da un individuo (animale o Uomo) a un altro. Sono esempi comuni di v. alcuni animali ematofagi [...] adatta alla clonazione. Con metodi di ingegneria genetica, qualsiasi gene può essere purificato e, una volta inserito in un tissutale del plasminogeno. Per studiare l’espressione di un gene già clonato è importante scegliere il sistema ospite-v. ...
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GURDON, John Bertrand
Marco Vari
Biologo inglese, nato nel Hampshire il 2 ottobre 1933. È professore di Biologia cellulare presso l'università di Cambridge dal 1983. Le sue ricerche sono rivolte in [...] possono essere considerati totipotenti.
Della sua produzione scientifica ricordiamo: The control of gene expression in animal development (1974); Gene expression during all differentiation (1978). Tra i numerosi articoli va segnalato: Transplanted ...
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Ermafroditismo
Giuseppe Novelli
Il termine ermafroditismo deriva dal nome di un personaggio della mitologia greca, Ermafrodito. Figlio di Hermes e Afrodite, fece innamorare di sé la ninfa Salmace; avendola [...] veri 46,XY nei quali una mutazione postzigotica del gene SRY porterebbe alla formazione di gonadi che contengono una almeno un individuo su 60 sia portatore sano di mutazioni in questo gene, ma solo una femmina su 7000 manifesta la sindrome, che ...
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inversione paracentrica
Saverio Forestiero
Tipo di mutazione cromosomica. I cambiamenti ereditabili del genoma (le mutazioni) possono essere distinti in mutazioni puntiformi, se avvengono a livello [...] . Se i punti di rottura cadono all’interno di un tratto codificante di un gene, è estremamente probabile che la funzionalità della proteina specificata da quel gene sia compromessa; se le rotture cadono in una regione tra due geni, gli effetti ...
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Ventitreesima lettera dell’alfabeto latino, usata in italiano in latinismi, grecismi e altri prestili non del tutto adattati.
Linguistica
La x corrisponde come forma alla lettera greca X (chi), che rappresentava [...] nella sindrome ha costituito, infatti, la prima dimostrazione di mutazione dinamica dovuta all’espansione di ripetizione di trinucleotidi. Il gene FMR1 ha una grandezza di 38 kb, contiene 17 esoni e una ripetizione polimorfica di triplette CGG nella ...
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-gene
– Secondo elemento, atono, di parole composte della terminologia scientifica o tecnica. È variante, ormai disusata, di -geno (di cui ha lo stesso sign.) o si trova in vocaboli derivati dal francese (dove la forma corrispondente è -gène...
gene
gène s. m. [dal ted. Gen, termine coniato (1909) dal botanico e genetista dan. W. L. Johannsen, traendolo dal tema del gr. γένεσις «origine, generazione»]. – In genetica e biologia molecolare, tratto di acido desossiribonucleico (DNA)...