Zoologo tedesco (Francoforte sul Meno 1878 - Berkeley, California, 1958); direttore del dipartimento di genetica del Kaiser Wilhelm Institut für Biologie di Berlino-Dahlem, e poi, abbandonata la Germania [...] del sesso nella farfalla Lymantria dispar, elaborando una teoria dell'intersessualità, e ha messo in luce la connessione tra struttura e azione del gene ed evoluzione. È autore di numerosi libri, tra cui The material basis of evolution (1940). ...
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linea cellulare di packaging
lìnea cellulare di packaging <... pä'kiǧiṅ> locuz. sost. f. – Coltura di cellule utilizzate nella terapia genica per consentire la replicazione delle particelle virali [...] sequenziato e clonato all'interno del materiale genetico di un vettore virale che dovrà trasportarlo nelle cellule. Il gene terapeutico viene inserito al posto dei geni che permettono la replicazione del genoma e il montaggio della particella virale ...
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Watson, James Dewey
J.D. Watson
1928 Nasce a Chicago
1947 Si laurea in zoologia all’univ. di Chicago
1950 Consegue il Ph.D. alla Indiana univ. di Bloomington e parte per l’Europa
1951 Conosce F.Crick [...] il modello del DNA
1962 Riceve il premio Nobel per la medicina o la fisiologia
1965 Scrive Molecular biology of the gene, divenuto un classico per generazioni di studenti
1968 Torna negli USA e diventa direttore del Cold Spring Harbor laboratory
1988 ...
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Con il termine "emoglobinopatie" vengono indicate tutte le patologie, sia quantitative che qualitative, della sintesi dell'emoglobina: le prime sono rappresentate dalle cosiddette talassemie (o thalassaemie), [...] (-α/αα) o, più raramente, una mutazione puntiforme delle sequenze di uno dei geni α−globinici, più frequentemente del gene α2 (il gene in posizione s′ nella cluster α), che viene indicata con il simbolo αthalα.
Eterozigote α−talassemico: il portatore ...
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La seconda rivoluzione scientifica: scienze biologiche e medicina. La biologia evoluzionistica e la genetica
Garland E. Allen
La biologia evoluzionistica e la genetica
L'eredità di Darwin
Alla fine [...] umano era la tendenza al riduzionismo nel correlare comportamenti complessi con l'azione diretta dei geni, mentre il percorso tra il gene e il comportamento è lungo e complicato, e in gran parte ancora da capire. Per parte loro, i sociologi e gli ...
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apoptosi
Pietro Calissano
Nadia Canu
I tumori come conseguenza del fallimento dell’apoptosi
Il tumore è una massa in accrescimento originata da una singola cellula, attraverso un processo di riproduzione [...] che provocano mutazioni genetiche; grazie a questa loro proprietà essi provocano l’attivazione di p53 o di qualche altro gene soppressore dei tumori che scatena il suicidio della cellula neoplastica. Tuttavia è possibile che i farmaci inducano altre ...
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autofagia
Processo catabolico – evolutivamente conservato in cellule di lievito, piante e animali – che, a livello basale, rappresenta il principale meccanismo di regolazione del turnover dei componenti [...] in seguito a riduzione di nutrienti attiva l’autofagia.
Autofagia e tumori
Si ritiene che beclin1 funga anche da gene soppressore dei tumori. Delezioni monoalleliche di beclin1 sono state riscontrate in diversi tipi di tumori. La perdita di proteina ...
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Feldman, Marty
Federica De Paolis
Attore, sceneggiatore e regista cinematografico inglese, nato a Londra l'8 luglio 1933 e morto a Città di Messico il 2 dicembre 1982. Caratterizzato da un singolare [...] Keaton. Divenne celebre grazie all'interpretazione di Igor, il folle servitore gobbo del nipote del barone von Frankenstein (Gene Wilder) in Young Frankenstein (1974; Frankenstein junior) di Mel Brooks, rivisitazione in chiave comica dei film horror ...
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Nome dato da W. Waldeyer nel 1888 ai piccoli corpi intensamente colorabili, in genere di forma bastoncellare, visibili nel nucleo della cellula durante la mitosi. Secondo la teoria cromosomica, dimostrata [...] di proteine; una sequenza di basi, che codifica una proteina o meglio una catena polipetidica, prende il nome di gene. Quando il DNA si duplica, durante l’interfase del ciclo cellulare, l’informazione genetica viene riprodotta fedelmente ed è ...
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(App. III, i, p. 546)
Encefalopatie spongiformi trasmissibili
Le e. spongiformi trasmissibili (EST) o malattie da prioni (v. anche prione e prusiner, Stanley B., App.V) sono un gruppo di malattie degenerative [...] ) e l'agente infettante.
Questa interazione è stata analizzata con modelli sperimentali di scrapie nel topo. Il topo ha due varianti alleliche del gene della PrP (l'allele prn-p a e l'allele prn-p b) che si distinguono per due aminoacidi presenti in ...
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-gene
– Secondo elemento, atono, di parole composte della terminologia scientifica o tecnica. È variante, ormai disusata, di -geno (di cui ha lo stesso sign.) o si trova in vocaboli derivati dal francese (dove la forma corrispondente è -gène...
gene
gène s. m. [dal ted. Gen, termine coniato (1909) dal botanico e genetista dan. W. L. Johannsen, traendolo dal tema del gr. γένεσις «origine, generazione»]. – In genetica e biologia molecolare, tratto di acido desossiribonucleico (DNA)...