Scultore greco (1º sec. a. C.), figlio di Artemidoro; insieme al fratello Taurisco raffigurò la punizione di Dirce, in un colossale gruppo marmoreo che da Rodi fu portato a Roma, e venne in possesso di [...] proveniente dalle Terme di Caracalla, detta il Toro Farnese, è al Museo naz. di Napoli, molto restaurata; rivela i caratteri decorativi, virtuosistici, accademici del tardo ellenismo. Se ne hanno riflessi in pitture pompeiane, in gemme e monete. ...
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(o Salpidi) Ordine di Tunicati Taliacei planctonici caratterizzati da muscolatura circolare in fasci non continui, come nei Dolioli o Ciclomiari. L’individuo originato dalla riproduzione sessuale, oozoide, [...] detta ‘nucleo’, spesso colorata. Ventralmente si ha lo stolone, che produce da 40 fino a 250 gemme, secondo la specie. Le gemme originano blastozoidi ermafroditi che formano catene pelagiche lunghe qualche decina di metri. Ogni blastozoide produce un ...
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EDIPO (Οἰδίπους, Oedĭpus)
G. Cressedi
Eroe greco del ciclo tebano della stirpe di Cadmo, figlio di Laio, re di Tebe, e di Giocasta.
Laio, avendo saputo dall'oracolo di Delfi che suo figlio lo avrebbe [...] sta per colpire la Sfinge con una dava o, su un cratere di Ruvo, con un sasso; in una pittura pompeiana ed in alcune gemme E. la minaccia con la spada. In un'altra pittura pompeiana è davanti all'oracolo. Su un tardo vaso a figure rosse, E., guidato ...
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Antiquario (n. Boccheggiano, Montieri, 1593 - m. poco dopo il 1669). Fu, a Roma, conservatore del museo del card. F. Barberini (dal 1639) e quindi (1655) commissario per le antichità di Roma e del Lazio, [...] . Valente numismatico, curò una nuova ediz. de La Sicilia descritta con medaglie di F. Paruta arricchendola di numerose nuove medaglie; ma la sua fama è legata soprattutto ai suoi studî di glittica (Le gemme antiche figurate, 2 parti, 1657, 1669). ...
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Piccolo contenitore atto a conservare oggetti rari e preziosi, generalmente a forma di parallelepipedo con copertura piatta, ricurva, a doppio spiovente o a tronco di cono. Eseguito con materiali diversi [...] il Medioevo: c. eburneo (Brescia, Museo Cristiano); c. argenteo (Milano, SS. Nazario e Celso); c. a rilievo con gemme e pietre colorate (7°-8° sec., Monza, tesoro della Cattedrale); Franks Casket, in osso di balena, probabilmente proveniente dalla ...
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Collezione di calchi in gesso di sculture, specie dell’antichità classica, o elementi architettonici. Costituisce un mezzo di studio e di confronto di notevole importanza: ne esistono presso le maggiori [...] università e accademie per scopi didattici. Si hanno anche particolari collezioni di calchi dedicate alle opere di uno o più artisti (come la g. di Possagno, con calchi e modelli in gesso di opere di A. Canova), o di calchi di monete e di gemme. ...
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TALIACEI (lat. scient. Thaliacea; dal gr. Θαλεία, una ninfa marina)
Giorgio Schreiber
Tunicati pelagici dei mari caldi, a forma di otre o di fuso, liberi o aggregati in colonie transitorie. L'apertura [...] dando la forma adulta agamica detta "nutrice" od "oozoide" che presenta uno stolone proligero ventrale che produce delle gemme "blastozoidi". Queste si staccano e migrano con moti ameboidi trasferendosi sul lato dorsale della nutrice dove si fissano ...
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È un germoglio raccorciato, nello stato morfologico permanente di grossa gemma destinata a vivere tipicamente sotterra e caratteristica di alcune famiglie di piante monocotiledoni specialmente, senza escludere [...] squamoso o embricato (Lilium, Fritillaria).
Il bulbo si propaga di regola mediante un bulbetto che si forma da una gemma nell'ascella di una delle squame e, crescendo, raggiunge le dimensioni del bulbo vecchio esaurito e lo soppianta. Il cosiddetto ...
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RICCIARDO di Nanni da Castelfiorentino
Maria Cristina Rossi
RICCIARDO di Nanni da Castelfiorentino. – Non si conoscono gli estremi biografici e i nomi dei genitori di questo miniaturista, attivo a Firenze [...] , i Medici promossero un fenomeno di grande portata: l’attenzione per gli oggetti antichi, in particolare per le gemme che arricchivano le loro raccolte, da parte di alcuni miniatori che illustrarono i codici commissionati dalla famiglia (Garzelli ...
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Senocrate di Afrodisiade
Medico (1° sec. d.C.). Autore di un’opera Περὶ τῆς ἀπὸ Ζῴων τροφῆς («Sul nutrimento dagli animali»), una sezione della quale è conservata in Oribasio, fu una delle fonti di Plinio [...] sui rimedi che si possono ottenere dai corpi degli animali e dell’uomo, piena di superstiziose fantasie, in cui attingeva largamente alla letteratura pseudodemocritea; un lessico di gemme (di cui abbiamo frammenti); un libro sui nomi delle piante. ...
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gemma
gèmma s. f. [lat. gĕmma «germoglio» e «pietra preziosa»]. – 1. a. In botanica, insieme costituito dall’apice vegetativo meristematico e dagli abbozzi fogliari da esso formati che, nella fase di riposo, può essere ricoperto dalle perule:...
gemmare
v. intr. e tr. [dal lat. gemmare] (io gèmmo, ecc.). – 1. intr. (aus. avere) Mettere le gemme, detto della vite e d’altre piante quando germogliano: Gemmava il fico, biancheggiava il pruno (Pascoli). 2. tr., fig. Nel linguaggio dei...