Personaggio teatrale dell’opera musicale Beggar's Opera (1728) di J. Gay e da questa passato alla rielaborazione di B. Brecht e K. Weill L'opera da tre soldi (Die Dreigroschenoper; 1828). ...
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("L'Opera del mendicante" o "dello straccione") Spettacolo (satira dell'opera italiana) con testi del poeta di J. Gay (1685-1732) e musiche popolari adattate da J. Chr. Pepusch (1667-1752), eseguito [...] con grande fortuna a Londra nel 1728.
A questo lavoro si rifà, in chiave di aspra satira moderna L'opera da tre soldi (Die Dreigroschenoper) di B. Brecht e K. Weill, scritta nel 1928 ...
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(ted. Die Dreigroschenoper) Lavoro teatrale di B. Brecht (1898-1956), con musiche di K. Weill, in un prologo e otto scene, libera rielaborazione della Beggar's Opera (1728) di J. Gay.
L'ambiente è quello [...] dei diseredati di Londra, ladri, prostitute, ricettatori, e di quanti in alto loco, anche in seno alla polizia, vivono nel disordine morale e nella corruzione; protagonista è il bandito Macheath, cui ...
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Commediografo inglese (Londra 1855 - ivi 1934). La sua consumata abilità tecnica è un perfezionamento dei modelli francesi (V. Sardou, E. Scribe, E. Augier). Esordì con commedie di costume (The magistrate, [...] 1885; The gay Lord Quex, 1899), tra le quali Trelawney of the Wells (1898), interessante per la rappresentazione dell'ambiente teatrale. Con The profligate (1887, rappr. 1889) P. abbandonava la commedia e si rivelava drammaturgo, influenzato da Ibsen ...
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Tipo d’opera in voga nell’Inghilterra settecentesca. Era formata di dialogo parlato e di canti su arie popolari (ballads ➔ ballata). Sembra che la prima sia stata The gentle shepherd di A. Ramsay (1725); [...] la più celebre è The beggar’s opera di J. Gay (1728), con musiche adottate da Chr. Pepusch, molto imitata. ...
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Attore (Berlino 1811 - Monaco 1889); esordì a Berlino nel 1829, fu poi a Breslavia, ad Amburgo e dal 1834 a Monaco, come successore di F. Esslair, in seguito fece il regista; lasciò le scene nel 1878. [...] Furono attrici le sue due mogli Konstanze Le Gay (Cassel 1824 - Monaco 1894) e Maria Hausmann (Vienna 1829 - Monaco 1909) e attore il figlio Ludwig (n. Monaco 1843 - m. 1898). ...
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Drammaturgo statunitense (n. New York 1956). Cresciuto in Louisiana, attivista in movimenti politici di sinistra e per i diritti civili degli omosessuali, esordì in teatro nel 1985 con A bright room called [...] day (1985). Si è affermato con il discusso Angels in America: a gay fantasia on national themes (Part one: The millennium approaches, 1991; Part two: Perestroika, 1992), un'opera caleidoscopica e sterminata nella quale ha affrontato temi politici e ...
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Attrice (Londra 1708 - Greenwich 1760); esordì nel 1726 al teatro di Haymarket come Monimia in The orphan di Th. Otway; passò poi al Lincoln's Inn Fields, favorevolmente accolta dal pubblico per la sua [...] semplice grazia e la bellissima voce; ebbe grande successo nella parte di Polly Peachum in The Beggar's opera di J. Gay; poi come Alinda, in Pilgrim di Fr. Beaumont e J. Flechter, e come Ofelia; si ritirò dalle scene e sposò Charles Paulet, 3º duca ...
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Jarman, Derek
Bruno Di Marino
Pittore, regista e scenografo teatrale e cinematografico inglese, nato a Northwood (Middlesex) il 31 gennaio 1942 e morto a Londra il 19 febbraio 1994. Figura chiave della [...] degli anni Settanta e Ottanta per la sua dirompente carica anticonformista, rappresentò un punto di riferimento della comunità gay grazie alla sua rilettura in chiave omoerotica di alcune figure storiche. Vicino all'estetica dell'Underground, dopo ...
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PANDOLFI, Vito
Eugenio Ragni
Regista, autore e storico del teatro, nato a Forte dei Marmi il 24 dicembre 1917, morto a Roma il 19 marzo 1974. Si diplomò in regia all'Accademia d'arte drammatica di Roma [...] l'11 febbraio 1943 con un originale "adattamento a modo di leggenda popolare" di Beggar's opera di J. Gay (1728), in cui, spostata l'azione agli anni Venti, trovavano tra l'altro posto, pur nel rispetto del testo originale, allusioni parodistiche al ...
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gay
〈ġèi〉 agg., ingl. (propr. «gaio, allegro»), usato in ital. come s. m. e agg. – Omosessuale (è termine non connotato negativamente, e quindi preferito in alcuni contesti): un ritrovo, una manifestazione di gay; come agg., di gay, di omosessuali:...
gay pride
〈ġèi pràid〉 locuz. ingl. (propr. «orgoglio dei gay»), usata in ital. come s. m. – Manifestazione o sfilata di omosessuali, che dichiarano la propria identità e rivendicano i loro diritti (si svolge ogni anno l’ultimo sabato di giugno...