Poeta e pittore polacco (Cracovia 1869 - ivi 1907). Salvo un soggiorno a Parigi (1890-94), dove risentì l'influenza dell'arte di Puvis de Chavannes e di Gauguin, che conobbe personalmente, visse a Cracovia. [...] Dapprima si dedicò prevalentemente alla pittura: allievo di J. Matejko, collaborò con lui agli affreschi della chiesa di S. Maria (1889-90), lavorò poi alle policromie del presbiterio e alle vetrate della ...
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GONČAROVA, Natalija
Corrado MALTESE
Pittrice e scenografa, nata il 7 giugno 1881 presso Mosca, dove frequentò l'Accademia di belle arti ed espose a cominciare dal 1902. Esercitò sulla cultura artistica [...] russa un'influenza decisiva anche con numerosi scritti (nel 1905 tradusse Noa Noa di P. Gauguin, di cui sentì l'influenza). Con il marito M. Larionov (v. XX, p. 546) fondò nel 1911 il movimento astrattista del "radiantismo", che si proponeva di ...
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Romanziere e commediografo inglese (Parigi 1874 - Cap Ferrat, Costa Azzurra, 1965). Rimasto orfano all'età di dieci anni, trascorse un'infanzia infelice nel Kent, presso uno zio sacerdote. Di questo periodo [...] constant wife (1926); For services rendered (1932); tra i romanzi: The moon and sixpence (1919, che narra la fine del pittore Gauguin a Tahiti); The painted veil (1925); Cakes and ale (1930); The narrow corner (1932); The razor's edge (1944); Then ...
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Orientamento artistico che si diffuse nei primi decenni del Novecento, avendo come centro d’irradiazione la Germania, come reazione al naturalismo e all’impressionismo. Si concretizzò in diverse correnti, [...] della vita interiore. Trovando le premesse nell’arte di personalità come J. Ensor, E. Munch, V. van Gogh, P. Gauguin, e con significativi riferimenti all’arte popolare, alle culture primitive e all’espressione musicale, l’e. ebbe come importanti ...
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scena Parte del teatro dove gli attori recitano. Per metonimia, l’azione scenica, l’attività teatrale e la professione d’attore, e, per traslato, altre forme di attività.
Teatro
La s. è costituita da [...] politico di E. Piscator e B. Brecht. La nuova pittura si fece ideatrice fra poesia e scenografia: a Parigi P. Bonnard e Gauguin lavorarono con P. Fort al Théâtre des Arts; Toulouse-Lautrec e E. Vuillard con Lugné-Poe al Théâtre de l’Oeuvre, così ...
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nabi
‹nabì› s. m. e agg., fr. [dall’ebraico, propr. «profeta»]. – Nome (per lo più usato al plur., nabis) adottato da un gruppo di pittori (M. Denis, P. Bonnard, A. Maillol, F. Valloton, É. Vuillard, ecc.) riunitisi a Parigi nel 1888 intorno...
espressionismo
s. m. [der. di espressione]. – 1. Movimento artistico nato e affermatosi in Germania al principio del sec. 20°, con l’intento di contrapporsi sia all’impressionismo francese sia al naturalismo conformista dell’epoca guglielmina;...