Espressione («arte degenerata») con cui in Germania venne bollata l’arte moderna, condannata dalla propaganda nazionalsocialista. La condanna teorica, in nome della difesa della classicità, dell’ordine [...] Rohe e molti altri. Per ordine di Goebbels le loro opere furono ritirate dai musei, insieme con quelle di P. Cézanne, P. Gauguin, H. Matisse, G. Braque, P. Picasso, V. van Gogh, J. Ensor, E. Munch, P. Klee, V. Kandinskij, O. Kokoschka, L. Feininger ...
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cloisonné Tecnica della decorazione a smalto. Consiste nel creare, mediante sottili nastri d’oro, argento o rame, saldati al metallo di fondo, compartimenti ( cloisons) da riempire con materiale vetrificabile. [...] mattoni. Si dice poi cloisonnisme un tipo di pittura caratterizzato da campiture cromatiche piatte delimitate da marcati contorni; il termine è stato usato soprattutto con riferimento all’opera di P. Gauguin e dei pittori della scuola di Pont-Aven. ...
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– Fotografo cinese (n. Heilongijang 1966). Ha studiato presso l'accademia di belle arti del Sichuan. Dedicatosi alla pittura dal 1995 al 1997, ha trattato la figura in tematiche afferenti alla lotta e [...] che si immedesimano in vari personaggi tratti da opere di Michelangelo, Manet, Botticelli, Ingres, Velázquez, Matisse, Gauguin. Presentate in importanti esposizioni internazionali, molte sue opere fanno parte di prestigiose collezioni pubbliche. ...
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GUINDANI, Giuseppe
Renata Casarin
Nacque a Mantova il 29 marzo 1886 da Lucio e Carlotta Baratti. Con V. Nodari Pesenti, A. Bresciani, M. Moretti Foggia, A. Monfardini e M. Lomini fece parte, insieme [...] modelli culturali di riferimento, che fondono la lezione costruttivista di P. Cézanne con quella sintetica di P. Gauguin, senza rinunciare alla restituzione emozionale dei soggetti di natura reinterpretati attraverso la lezione fauve.
Nel 1911 tornò ...
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(o fauvisme) Corrente artistica formatasi nei primi anni del 20° sec. attorno a H. Matisse. Il gruppo allineava nelle sue file, tra gli altri, M. Vlaminck, A. Derain, K. Van Dongen, J. Puy (1876-1960) [...] problematiche affrontate dai fauves erano state aperte dalle ricerche di P. Cézanne, G. Seurat, V. van Gogh e P. Gauguin, riscoperte nelle importanti retrospettive di questi artisti tenute a Parigi nei primi anni del secolo e dai personali contatti ...
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Amedeo Modigliani
Eugenia Querci
Un artista moderno, maestro di sintesi
Il pittore e scultore Amedeo Modigliani elaborò uno stile inconfondibile: volti semplificati e ridotti a poche linee sommarie, [...] artistico di Parigi: gli impressionisti come Claude Monet, Édouard Manet e Pierre-Auguste Renoir, i maestri del colore come Gauguin, Vincent Van Gogh, Cézanne, i celebratori della vita moderna e delle sue miserie, come Henri de Toulouse-Lautrec. Il ...
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Pseudonimo adottato dal 1902 dal pittore e incisore tedesco E. Hansen (Nolde, presso Tondern, 1867 - Seebüll, Schleswig, 1956). Uno dei maggiori esponenti dell'espressionismo tedesco, N. fece parte del [...] pur viaggiando molto (Monaco, Parigi, Copenaghen) e approfondendo i suoi interessi per l'arte di V. van Gogh e di P. Gauguin, per le ricerche di E. Munch e di J. Ensor. Nel 1910, essendo stata la sua Pentecoste rifiutata dalla giuria della Secessione ...
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ESPRESSIONISMO
R. Bianchi Bandinelli
Il termine deriva da "espressione" ed è modellato su "impressionismo" (v.). Esso indica, correntemente, talune tendenze artistiche moderne le quali, distogliendosi [...] (si parla di espace spirituelle, cioè spazio spirituale, non materializzato mediante la prospettiva). I pittori van Gogh e Gauguin sono considerati i precursori dell'e.; il termine venne esteso, dal 1914, anche alla letteratura, e, dopo la ...
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Pittura Naif
Flaminia Giorgi Rossi
Spontanea espressione di pittori autodidatti
Il termine francese naïf significa «ingenuo» ed è stato usato per indicare l’arte non colta, praticata da artisti autodidatti [...] dell’arte primitiva, ma è soprattutto col mito dell’evasione dei simbolisti e con la fuga dalla civiltà di Paul Gauguin che si ha la vera esaltazione dell’arte primitiva. A questo punto anche i critici cominciano a studiare con interesse ...
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Movimento artistico sorto in Francia nell’ultimo ventennio del 19° sec., con l’intento di sviluppare e sistematizzare i principi di visione dell’impressionismo. Il termine, usato per la prima volta dal [...] , C. Angrand, A. Dubois-Pillet. In seguito anche artisti belgi si unirono al gruppo (T. van Rysselberghe, H. van de Velde). Tra il 1886 e il 1888 furono vicini al movimento neoimpressionista anche H. de Toulouse-Lautrec, P. Gauguin e V. van Gogh. ...
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nabi
‹nabì› s. m. e agg., fr. [dall’ebraico, propr. «profeta»]. – Nome (per lo più usato al plur., nabis) adottato da un gruppo di pittori (M. Denis, P. Bonnard, A. Maillol, F. Valloton, É. Vuillard, ecc.) riunitisi a Parigi nel 1888 intorno...
espressionismo
s. m. [der. di espressione]. – 1. Movimento artistico nato e affermatosi in Germania al principio del sec. 20°, con l’intento di contrapporsi sia all’impressionismo francese sia al naturalismo conformista dell’epoca guglielmina;...