ZANDOMENEGHI, Federico
Chiara Ulivi
– Nacque a Venezia il 2 giugno 1841, quinto figlio di Pietro e di Teresa Spertini.
Nato in una colta famiglia di artisti, in cui padre, nonno e zio erano scultori [...] conobbe e frequentò letterati e artisti: da Émile Zola a Edmond Duranty, Edgar Degas, Édouard Manet, Camille Pissarro, Paul Gauguin. Si dedicò presto alla produzione di ritratti su commissione e affittò uno studio (Bietoletti, 2016, pp. 19 s.); del ...
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ERBA, Carlo
Simonetta Nicolini
Figlio di Luigi e di Giuditta Ripamonti, nacque a Milano il 5 genn. 1884; zio del padre era l'industriale Carlo Erba. Dopo aver intrapreso gli studi privatamente (1892), [...] aperto, oltre che alle proposte del futurismo italiano, anche alle avanguardie europee da Cézanne a Picasso, da Derain a Matisse, da Gauguin a Seurat. L'E. firmò, insieme con U. Nebbia, A. Sant'Elia, G. Macchi, D. Buffoni, M. Chiattone, L. Dudreville ...
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Antica capitale della Scozia che sorge tra il Firth of Forth a nord e le colline di Pentland a sud, nelle immediate vicinanze d'un antico rilievo vulcanico e in parte proprio su questo. Dalla sua origine [...] il Goya (El Médico); fra gli Olandesi Ruisdael, Rembrandt, Hals, Vermeer e Teniers; tra i Francesi Watteau, Greuze, Monet, Gauguin, ecc.; tra gl'Inglesi Gainsborough, Reynolds, Cotman e Turner; tra gli Scozzesi A. Ramsay (1713-1784), H. Raeburn (1756 ...
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Film sull'arte
Paola Scremin
Cade sotto la definizione di f. sull'a. una varietà eterogenea di filmati dedicati alla cultura storico-figurativa: dal profilo biografico di un creatore di varia natura [...] del giovane francese Alain Resnais che, nel secondo dopoguerra, realizzò, in omaggio al regista italiano, Van Gogh (1948), Gauguin (1950) e, insieme a Robert Hessens, Guernica (1951). Già da allora, tuttavia, Resnais sperimentò un testo redatto da ...
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VITERBO, Dario
Chiara Pazzaglia
Nacque a Firenze il 25 novembre 1890 da Umberto, attivo nel settore immobiliare, e da Matilde Levi, pittrice copista di galleria.
A differenza del fratello maggiore Carlo [...] . 50 s.). Parallelamente, si ravvisarono importanti segnali di avvicinamento alla plastica di Aristide Maillol e di Paul Gauguin, specie nella tendenza agli aggetti dai tagli netti e nella precisione lineare delle superfici.
Sotto la pressione delle ...
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MALERBA, Emilio, detto Gian Emilio
Francesca Franco
Nacque a Milano il 27 nov. 1878 dall'antiquario Maurizio e da Ermenegilda Vacchini (fu registrato con i nomi Emilio Giuseppe Giovanni e adottò quello [...] grazie alla presenza nel 1923 del pittore Émile Bernard che, esponente in gioventù dei Nabis e amico di P. Gauguin e P. Cézanne, era approdato a una concezione classicistica fondata sull'eliminazione degli elementi caratteristici e individuali, come ...
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GRANDINETTI (Grandinetti Mancuso), Maria
Monica Grasso
Nacque il 27 ag. 1891 a Soveria Mannelli (Catanzaro) da Giovanni, agrimensore, e Angelina Maruca. Nel 1902 si trasferì con la famiglia a Napoli [...] G. il "senso di una bellezza elementare" e la pittura "semplice e grandiosa", debitrice di Cézanne e P. Gauguin, ma anche di Valori plastici. Nello stesso 1940, incoraggiata probabilmente dal successo della mostra, echeggiato in numerose recensioni ...
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scena Parte del teatro dove gli attori recitano. Per metonimia, l’azione scenica, l’attività teatrale e la professione d’attore, e, per traslato, altre forme di attività.
Teatro
La s. è costituita da [...] politico di E. Piscator e B. Brecht. La nuova pittura si fece ideatrice fra poesia e scenografia: a Parigi P. Bonnard e Gauguin lavorarono con P. Fort al Théâtre des Arts; Toulouse-Lautrec e E. Vuillard con Lugné-Poe al Théâtre de l’Oeuvre, così ...
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Ruolo e significato delle esposizioni
Strumenti di conoscenza e di comunicazione, le e. rappresentano un momento imprescindibile nel rapporto tra opera d'arte, artista e pubblico, e costituiscono un chiaro [...] comune interpretazione del senso artistico, o sviluppato processi operativi e temi simili come nel caso di V. Van Gogh e P. Gauguin (Amsterdam, Chicago), che nel 2002 è stata la mostra più visitata al mondo con oltre un milione e mezzo di presenze ...
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VALLE D'AOSTA
Carla Lanza Dematteis
Egle Micheletto
Serenella Rolfi
Piero Spagnesi
(XXXIV, p. 929; App. II, II, p. 1084; III, II, p. 1064; IV, III, p. 781)
La situazione demografica della più piccola [...] soggiorno e turismo come si riscontra, per es. in esposizioni quali l'antologica di M. de Vlaminck (1989) o quella di P. Gauguin (1993). L'attività a carattere regionale per la V.d'A. non può essere valutata poi senza tener conto degli studi avviati ...
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nabi
‹nabì› s. m. e agg., fr. [dall’ebraico, propr. «profeta»]. – Nome (per lo più usato al plur., nabis) adottato da un gruppo di pittori (M. Denis, P. Bonnard, A. Maillol, F. Valloton, É. Vuillard, ecc.) riunitisi a Parigi nel 1888 intorno...
espressionismo
s. m. [der. di espressione]. – 1. Movimento artistico nato e affermatosi in Germania al principio del sec. 20°, con l’intento di contrapporsi sia all’impressionismo francese sia al naturalismo conformista dell’epoca guglielmina;...