OCCHIO
Lamberto Maffei
(XXV, p. 116; App. II, II, p. 432; III, II, p. 292; IV, II, p. 637)
Fisiologia. - L'ottica dell'o. umano non è di grande qualità, e già H. von Helmholtz nell'Ottocento aveva affermato: [...] cervello, è una caratteristica di tutti gli animali. Il gatto o il topo, che hanno una visione molto più limitata l'informazione che il loro cervello può analizzare. L'acuità visiva del gatto è circa 8÷10 volte inferiore a quella umana, mentre quella ...
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coscienza
Armando Massarenti
Che cosa si prova a essere qualcuno
La coscienza, o coscienza di sé, è un fenomeno di cui tutti abbiamo esperienza, e non solo da svegli. Sensazioni, emozioni, sogni, pensieri, [...] può fare sedere un uomo su una macchina particolare e chiedergli di chiudere gli occhi e di immaginarsi il proprio gatto mentre miagola o si lava, e simultaneamente registrare la sua attività cerebrale. Poi si può confrontare questa immagine con una ...
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ZOONOSI
Adriano Mantovani
Antropozoonosi. - L'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) definisce z. quelle "malattie che possono essere trasmesse naturalmente dagli animali vertebrati all'uomo e viceversa". [...] può pertanto infettarsi ingerendo accidentalmente materiale fecale di gatto parassitario, oppure carni crude o poco cotte che persone a rischio. Consistono in norme igieniche nei confronti dei gatti, e nell'evitare di mangiare carni crude o poco ...
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Fisiologo (Frauenfeld 1881 - Muralto, Canton Ticino, 1973). Premio Nobel per la medicina o fisiologia nel 1949, fu autore di importanti ricerche sulle relazioni tra ipotalamo e sistema nervoso autonomo [...] che esse si svolgono secondo modelli di attività altamente coordinati: per es., la reazione di addormentamento del gatto per stimolazione dell'ipotalamo riproduce tutto il comportamento usuale, perché l'animale si adagia sul fianco, si aggomitola ...
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WIESEL, Torsten Nils
Claudio Massenti
Neurobiologo svedese, nato a Uppsala il 3 giugno 1924. Conseguito il dottorato in medicina presso il Karolinska Institutet di Stoccolma nel 1954, si trasferì negli [...] che sono alla base della ricostruzione delle immagini visive a livello cerebrale. A tale scopo, sperimentando sul gatto e sulla scimmia, hanno scandagliato il flusso degli stimoli visivi dalla loro origine, a livello delle cellule gangliari ...
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(o osso s.) Osso impari mediano simmetrico che fa parte allo stesso tempo della colonna vertebrale e del bacino.
Anatomia comparata
Negli Anfibi il s. è rappresentato dalla nona vertebra (vertebra sacrale). [...] pelvico, consta di varie vertebre tra loro anchilosate: 5 nel cavallo, 4 nel maiale, 3 nel cane e nel gatto, 5 nell’uomo; ma occasionalmente si riscontra una certa variabilità con elementi in soprannumero, qualche vertebra della regione presacrale o ...
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La prima età dell’uomo, compresa, in senso stretto, fra la nascita e l’uso completo della parola, ma di solito estesa sino a comprendere la fanciullezza. È suddivisa nei seguenti periodi: neonato (fino [...] a I. Calvino, G. Arpino, E. Morante. Fra i poeti, possono essere ricordati G. Gozzano, M. Moretti, A.S. Novaro, D. Valeri, A. Gatto, T. Scialoja. Un posto a parte occupa G. Rodari che, a partire da Il libro delle filastrocche (1950) fino a C’era due ...
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atopia
Andrea Matucci
Termine coniato nel 1923 da Arthur F. Coca e Robert Cooke per designare un gruppo di affezioni caratterizzate da sensibilizzazione nei confronti di sostanze (allergeni) comunemente [...] l’esposizione microbica e agli allergeni ambientali indoor (acari della polvere domestica, derivati epidermici di cane e gatto) durante l’infanzia. Per quanto concerne l’esposizione microbica dei bambini, è opportuno ricordare che essa rappresenta ...
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Shock e stress
Henri Laborit
SOMMARIO: 1. Definizioni: a) stress e aggressione; b) sindrome lesionale e sindrome da reazione; c) i concetti di omeostasi e di mezzo di difesa; d) il concetto di adattamento; [...] .
Ma si è potuto mostrare che la sola iniezione intraperitoneale di A alla dose di 1 mg/kg aumenta, nel gatto, il tasso delle fosfatasi acide plasmatiche. L'aumento dell'attività ossidativa porta a un aumento della formazione endocellulare di H2O2 ...
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Malattie emergenti
GGiancarlo Lancini e Luigi Chieco-Bianchi
Sommario: 1. Introduzione. 2. Malattie emergenti da microrganismi cellulari. a) Nuovi patogeni. b) Nuovi biotipi di microrganismi noti che [...] e altri, 1992). Nei casi dovuti a B. henselae è stata accertata una correlazione con la malattia del graffio del gatto, per cui si ritiene che l'angiomatosi costituisca uno sviluppo di questa malattia in pazienti immunocompromessi (v. Tappero e altri ...
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gatto
s. m. [lat. tardo cattus, forse voce celtica]. – 1. (f. -a) a. Mammifero domestico tra i più noti e diffusi, appartenente al genere Felis della famiglia felidi, detto anche g. domestico per distinguerlo da altre specie affini; dotato...
gattita
gattità s. f. L'essenza del gatto, nelle qualità che gli vengono attribuite da sempre, come indipendenza, eleganza, misteriosità. ◆ [...] ma da solo la notte lotta nelle tenebre, / rischia con i suoi dèmoni e si slancia / fuori al...