LAMBERTAZZI, Giovanni Ludovico
Fiammetta Cirilli
Detto anche Corvo per via del soprannome attribuito alla famiglia (Corvi), il L. nacque da Pietro Paolo presumibilmente a Padova, intorno alla metà del [...] in diritto civile nel 1378 e in diritto canonico nel 1382. Fu da subito attivissimo: entrato nel Collegio dei giudici, ne fu gastaldo nel 1384, nel 1388 e nel 1390. Fu giudice nel 1373 presso l'ufficio del Grifo e, rispettivamente nel 1381, nel 1389 ...
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DA TEMPO, Antonio
Pasquale Stoppelli
Nacque, con molta probabilità, a Padova verso la fine del XIII secolo dal giudice Buzzacarino di Antonio Panevino, appartenente ad una antica famiglia padovana che [...] di un incarico pubblico egli aveva atteso che gli Scaligeri esercitassero direttamente il governo della città. Nel 1332 fu anche gastaldo del Collegio dei giudici e nel 1335 andò in missione a Trieste come vicario del podestà Domenico da Prata.
L ...
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GUIDO
Tommaso Di Carpegna Falconieri
Duca di Spoleto e marchese di Camerino, quarto di questo nome; figlio di Guido (III), nacque presumibilmente tra l'870 e l'875. Non successe immediatamente al padre, [...] per chiedergli aiuto nel portare ordine nelle sue terre. Durante una sosta ad Avellino fu catturato con l'inganno dal gastaldo Adelferio che lo fece abbacinare, forse precedendo un tranello che lo stesso Guaimario gli aveva teso. G. pose allora ...
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Legittimazione soggettiva ed oggettiva all'appello
Antonella Marandola
Con la l. n. 103/2017 e il d. lgs. n. 11/ 2018 vengono novellati i casi nei quali il pubblico ministero e l’imputato sono legittimati [...] del d.d.l. n. 2798 approvato dalla camera dei deputati, in www.penalecontemporaneo.it, 19.10.2015, 12, 1 ss.; Ceresa Gastaldo, M., La riforma dell’appello, tra malinteso garantismo e spinte deflative, in Dir. pen. cont. – Riv. trim., 2017, fasc. 3, 3 ...
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DOLFIN, Baldovino (Baldoin, Balduin, Bolduin)
Piero Scarpa
Figlio di Renier di Giacomo di Gregorio, nacque a Venezia intorno al 1275 nella parrocchia dei Ss. Apostoli dove risiedeva il suo ramo della [...] . Il primo settembre figura infatti tra i consiglieri che assistono il doge nell'elezione ed approvazione di Giuliano de Curlo a gastaldo di S. Marco. Ben presto dovette però di nuovo lasciare la città. Nella primavera del 1313 fu inviato a Zara, in ...
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RANIERI, marchese di Toscana
Simone Maria Collavini
RANIERI, marchese di Toscana. – Figlio del conte Guido e nato forse negli anni Settanta del X secolo, fu marchese di Tuscia tra il 1014 e il 1028 [...] Enrico II che Ranieri ottenne la marca di Tuscia, tra marzo e giugno del 1014, quando un suo rappresentante, il gastaldo Benedetto/ Fusco, presiedette un placito a Corneto (oggi Tarquinia; cfr. I placiti del Regnum Italiae, cit., n. 284).
Le fonti ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
L'eta longobarda in Italia
Giorgia Pollio
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
I Longobardi, divisi tra il regno in Italia settentrionale [...] Cividale del Friuli, ancora discretamente preservato. Secondo una plausibile ipotesi, l’oratorio faceva parte della residenza del gastaldo, rappresentante del sovrano, ed era quindi una fondazione regia, forse attribuibile al re Astolfo, già duca di ...
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PORCELLINI, Francesco
Francesco Bianchi
PORCELLINI, Francesco. – Nacque a Padova da Nicolò e da Sara Capodilista nei primi anni del XV secolo, in una famiglia che si era affermata in età carrarese, [...] studenti.
Meno noto, forse, è l’impegno di Porcellini presso i luoghi pii padovani. Nel 1448 e nel 1452 fu eletto gastaldo della confraternita di Santa Maria dei Battuti della Ca’ di Dio, a capo di un importante ospedale di Padova, che in quegli ...
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ADEODATO
Gino Franceschini
Eletto vescovo di Siena tra il 713 ed il 714 (poiché in una deposizione testimoniale dell'agosto del 715 un chierico dichiarava che la sede vescovile, tre anni prima, era [...] vescovado di A., durato fino al 730, si ricorda per la nascita della celebre abbazia benedettina di S. Eugenio, fondata da Varnefrido gastaldo del re.
Fonti e Bibl.: U. Pasqui, Documenti per la storia della città di Arezzo, I, Firenze 1899, pp. 4-5 ...
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Comune già appartenente alla provincia di Caserta ed ora a quella di Frosinone. La città antica, grandemente danneggiata al tempo dei Longobardi, fu sin d'allora abbandonata per le condizioni poco salubri [...] il launechilt, la thinx, ecc. Passato per poco alla dipendenza del conte di Capua, nel sec. IX-X, come capostipite dei gastaldi di Aquino s'incontra un Rodiperto, il quale s'imparentò col duca di Gaeta, sposandone la figlia Megalu. Il nipote Adenolfo ...
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castaldo
(o gastaldo) s. m. [dal longob. gastald; lat. mediev. castaldus, gastaldus, gastaldius, gastaldio]. – 1. a. Presso i Longobardi, l’amministratore delle rendite del re, posto sotto la sua immediata dipendenza, con attribuzioni civili,...
biscario
biscàrio (o biscarióne) s. m. [dal lat. mediev. oberscarius]. – Nei ducati longobardi, ufficiale subalterno del gastaldo, preposto alla sorveglianza dei beni rustici o scare.