Figlio (m. 943) del conte di Capua e principe di Benevento Atenolfo I, successe al padre nello stato beneventano (910), mentre Capua andava al fratello Atenolfo II. Tra gli artefici della sconfitta dei [...] Saraceni del Garigliano (915), fu poi a lungo in lotta contro i Bizantini, ritornando alla fine loro alleato, forse per il pericolo islamico. ...
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Gastaldo di Calvi (m. 910), con l'appoggio del duca di Napoli Atanasio, s'impadronì (887) di Capua divenendone conte. Successivamente (900), assunse il titolo di principe di Capua e di Benevento. Nel 903 [...] attaccò senza successo i Saraceni del Garigliano. ...
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Figlio (m. 706) del duca Romualdo, successe nel 683 al fratello Grimoaldo sotto la reggenza della madre. Uscito di minorità, volle ingrandire il suo stato a spese del ducato romano. Delle sue conquiste [...] poté conservare le cittadine di Sora, Arpino, Arce, Aquino, raggiungendo così il confine del Garigliano. ...
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Figlio (sec. 9º-10º) del duca Docibile I, resse il ducato (877-933) prima con il padre, poi associandosi il figlio Docibile II. Già prima dell'879 era alleato coi Saraceni, e tale rimase finché entrò nella [...] lega di tutte le forze del Mezzogiorno, che (915) distrusse la colonia saracena sul Garigliano. ...
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(lat. Terra Sancti Benedicti) Nel Medioevo, la parte più importante dei possessi fondiari della badia di Montecassino. Formatasi alla metà dell’8° sec. con le terre fiscali donate ai monaci da Gisulfo [...] II duca longobardo di Benevento, giunse a comprendere una superficie di circa 800 km2, dalle sorgenti del Rapido alla foce del Garigliano. ...
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Generale spagnolo (Montilla 1453 - Granata 1515). Entrato nelle grazie di Isabella di Castiglia, ebbe parte decisiva nella politica italiana di Ferdinando d'Aragona. Comandante delle truppe spagnole durante [...] brillanti vittorie di Cerignola e di Seminara (1503) gli aprirono la via e le porte di Napoli; con la vittoria del Garigliano (28 dic. 1503), egli si assicurò anche la parte settentrionale del Regno con Gaeta. Ma, venuto in sospetto a Ferdinando il ...
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Capitano di ventura (n. 1455 circa - m. Aversa 1520); prima al servizio di Carlo VIII, cui facilitò l'invasione del Napoletano, passò poi agli Aragonesi di Napoli (che gli concessero in feudo Tagliacozzo), [...] : e con questo scelse i tredici campioni italiani per la disfida di Barletta (1503). Combatté con bravura a Cerignola e al Garigliano (1503), e vinse i Francesi a Pontecorvo (1504); nella guerra della Lega di Cambrai tolse ai Veneziani le città sul ...
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Figlio (m. sul Taro 894) di Guido I e di Adelaide, figlia di Pipino re d'Italia. Valoroso e abile come il padre, dopo aver riunito (883) i ducati di Spoleto e Camerino, assunse un atteggiamento di decisa [...] di fronte a Carlo il Grosso, come di fronte al pontefice Stefano V, che però difese con successo dai Saraceni del Garigliano. Dopo un breve dominio a Capua e a Benevento, spinto anche dall'ambiziosa moglie Ageltrude, profittando della deposizione di ...
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GIOVANNI
Luigi Andrea Berto
Figlio di Matrona e di Docibile (I), ipato di Gaeta, che si era probabilmente impadronito del potere con la forza nell'866-867. La scarsità di documenti non permette di determinare [...] s.; C.G. Mor, L'età feudale, Milano 1952, I, pp. 163, 289 n. 34; G. Arnaldi, La fase preparatoria della battaglia del Garigliano del 915, in Annali della Facoltà di lettere e filosofia dell'Università di Napoli, IV (1954), pp. 125, 129-132, 139 s.; G ...
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Signore di Camerino e di Spoleto, di origine franca (m. dopo il 917); ebbe da Guido III di Spoleto l'investitura della marca di Camerino (circa 889); dopo la morte di Guido IV (897) occupò le terre di [...] ) alla loro figlia Marozia. Col loro appoggio dispose nel 914 del papato, facendo eleggere Giovanni X. Battuti i Saraceni presso il Garigliano (agosto 915), ritornò a Roma come un trionfatore. Non si hanno notizie per il resto della sua vita. ...
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meridionale
agg. [dal lat. tardo meridionalis, der. di meridies (v. meriggio), sul modello di septentrionalis]. – 1. a. Che si trova a mezzogiorno, cioè a sud, sia assolutamente (cioè a sud dell’equatore, ma in questo senso si dice più spesso...