CHECCHI, Eugenio
Paolo Petroni
Di famiglia toscana, nacque a Livorno il 4 ott. 1838 da Leopoldo Francesco, funzionario di polizia, e da Carlotta Romula Botti.
Come ha scritto egli stesso, a sedici anni [...] però la sua fama e un posto, anche se fra i minori dell'Ottocento, nelle storie letterarie, è Le memorie di un garibaldino, uscite per la prima volta a puntate sulla Gazzetta del popolo e poi anonime in volume (1866) col titolo Memorie alla casalinga ...
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COMANDINI, Alfredo (Antonio)
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Faenza il 4 dic. 1853 da Federico e da Clementina Bonini, istitutrice privata. Battezzato come Antonio, avrebbe più tardi preso il nome Alfredo.
Dei [...] la formazione politica del C. si compì nel contatto con A. Saffi e, soprattutto, con E. Valzania, il garibaldino che con le sue aperture verso l'internazionalismo interpretava sia pure confusamente il desiderio di cambiamento delle nuove generazioni ...
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PESCI, Ugo
Costanza D'Elia
PESCI, Ugo. – Nacque a Firenze il 22 ottobre 1846 da Vittorio e Carlotta Bartoletti.
La famiglia, di estrazione piccolo-borghese, dopo la rivoluzione del 1848 si avvicinò [...] scolastici, le visite familiari dalla nonna in via S. Sebastiano (poi intitolata a Gino Capponi) o a casa del maggiore garibaldino Stefano Siccoli, il Lachera venditore di ciambelle, Miciolle «ciabattino sul canto fra via de’ Pucci e via de’ Servi ...
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BRACCIALARGHE, Comunardo
Gino Cerrito
Nato a Macerata il 17 ott. 1875 da Vito, operaio lattoniere e aderente al movimento anarchico, e da Angela Romitelli, frequentò quivi le prime classi delle elementari [...] . Più che da un coerente indirizzo socialista-anarchico, a cui formalmente aveva aderito, egli era guidato dall'indomito spirito garibaldino, che aveva in Amilcare Cipriani il più noto e stimato esponente, e i cui pilastri erano l'internazionalismo ...
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BIZZONI, Achille
Raffaele Colapietra
Nato a Pavia il 5 maggio 1841, si avviò nella locale università agli studi di giurisprudenza, poi interrotti nel 1859 per arruolarsi nell'esercito sardo; nel 1861, [...] nuova Italia, VI, Bari 1957, pp. 167-8; N. Quilici, Banca romana, Milano 1935, pp. 380, 447 e n., 589; Scrittori garibaldini, a cura di G. Stuparich, Milano 1946; L. Russo, I narratori, Milano 1951, p. 78; G. Carducci, Epistolario (ediz. naz.), XV ...
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ANGIOLILLO, Renato
Giuseppe Sircana
Nacque a Ruoti, in provincia di Potenza, il 4 ag. 1901 da Giuseppe, avvocato, e da Gaetana Martorano. Laureatosi in giurisprudenza, esordì giovanissimo nel giornalismo [...] talvolta soggettista e sceneggiatore, di varie opere cinematografiche realizzate intorno agli anni Quaranta; produsse, tra gli altri, il film Un garibaldino al convento con la regia di V. De Sica e Caravaggio di G. Alessandrini.
Nel 1943 l'A. tornò ...
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PADOVANI, Giulio
Marco Severini
PADOVANI, Giulio. – Nacque a Senigallia, il 19 marzo 1850, da Giuseppe e da Regina Vivanti.
Primo di tre figli (ebbe un fratello, Alfredo, e una sorella, Marcellina), [...] Stella d’Italia, organo del deputato progressista Cesare Lugli, fondato proprio in quell’anno dal romanziere ed ex garibaldino Franco Mistrali. Giunto in contatto con i tre avvocati – Cesare Chiusoli, Alberto Carboni e Francesco Tonolla – che, vista ...
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GUASTAVINO, Pietro
Fabio Zavalloni
Nacque a Loano, presso Savona, nel novembre 1858 da Giovanni Francesco e Luigia Romella. Rimasto orfano del padre, ufficiale della Marina sarda, si trasferì con la [...] la collaborazione, destinata a segnare il resto della sua vita, al quotidiano Il Caffaro, fondato nel 1875 a Genova dall'ex garibaldino A.G. Barrili. Il Caffaro, autentica fucina di giornalisti, svolse un ruolo di primo piano negli anni del decollo ...
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DEL DUCA, Cino (Pacifico)
Alessandra Cimmino
Nacque a Montedinove (Ascoli Piceno) il 25 luglio 1899 da Giosuè - piccolo imprenditore, combattente in Francia nel '70 con la Legione garibaldina - e Celsa [...] "rosa" e sua collaboratrice per tutta la vita; alla Peverelli si deve il primo successo editoriale, il romanzo Cuore garibaldino (Milano).
Con i capitali raccolti il D. impiantò nel 1931 una tipografia che, nel 1934, contava già quaranta operai ...
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BORELLA, Alessandro
Valerio Castronovo
Nacque a Castellamonte (Torino) nel 1813. Laureatosi in medicina all'università di Torino, abbandonò presto la professione sia per le condizioni assai cagionevoli [...] della questione romana prima la necessità di un intervento regio (quale vagheggiato dal Rattazzi), poi sperando nello sfortunato tentativo garibaldino del 1867. Morì a Torino il 2 niaggio 1868. Lasciò alcune opere "morali", a metà fra le tradizioni ...
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garibaldino
agg. e s. m. – 1. agg. a. Relativo a Giuseppe Garibaldi (1807-1882) e alle sue imprese: i volontarî g.; l’epopea garibaldina. b. In senso fig., detto d’imprese eroiche o fatte con impeto, con entusiasmo giovanile, anche se con...
rosso
rósso agg. e s. m. [lat. rŭssus]. – 1. Uno dei colori dello spettro della luce visibile, precisamente quello corrispondente alla regione di lunghezze d’onda maggiori, approssimativamente comprese tra 800 e 640 nm; è anche uno dei tre...