MARTELLO, Tullio
Gabriella Gioli
– Nacque a Vicenza il 13 marzo 1841 da una famiglia della media borghesia. Il padre Carlo era impiegato di livello superiore dell’amministrazione finanziaria lombardo-veneta [...] Garibaldi avrebbe in seguito mantenuto rapporti di stima e amicizia, testimoniati da numerose lettere. Congedatosi dall’esercito garibaldino, si recò a Napoli, dove, «con bagaglio di audacia certo superiore a quello della scienza» (Bertolini, Vita ...
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ZIPPEL, Vittorio
Mariapia Bigaran
– Nacque a Trento il 4 marzo 1869 da Giovanni e da Teresa Tomasi.
Il padre possedeva un’industria tipografica fondata nel 1885. Il fratello maggiore, Giuseppe (Trento, [...] nella difesa dell’italianità del Trentino.
Nel 1890 Zippel si unì in matrimonio con Angelina Alberti, nipote del garibaldino Tito Tabacchi; la coppia ebbe due figli, Aldo (1891-1965) e Lidia. Partecipò attivamente all’associazionismo cittadino (fu ...
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CAMPERIO, Manfredo
Maria Carazzi
Nacque a Milano il 30 ott. 1826, decimo figlio dell'avvocato Carlo e di Francesca Ciani. Imparentandosi con i Ciani, facoltosi banchieri ticinesi, la famiglia Camperio [...] 'insurrezione. Dopo aver partecipato ai combattimenti delle Cinque giornate, poi alla guerra di indipendenza (prima nel corpo garibaldino del Medici poi soldato nel Savoia cavalleria), dopo la sconfitta di Novara prese la via dell'esilio, dirigendosi ...
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Mozzoni, Anna Maria
Militante femminista e patriota (Rescaldina, Milano, 1837 - Roma 1920). Nata in una famiglia agiata, di sentimenti patriottici e antiaustriaci, subì però il pregiudizio antifemminile [...] autonomia giuridica della donna, fondava con le sorelle Caracciolo un comitato femminile di orientamento mazziniano e garibaldino, insegnava filosofia morale nella Scuola superiore femminile Maria Gaetana Agnesi, collaborava a giornali e riviste ...
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MORDINI, Antonio
Mario Menghini
Uomo politico, nato a Barga il 1° giugno 1819, morto a Montecatini (Valdinievole) il 14 luglio 1902. Laureatosi il 26 giugno 1837 in giurisprudenza all'università di [...] ordini di G. Medici. Dopo Villafranca, eletto deputato all'assemblea toscana, egli che oramai aveva accettato il programma garibaldino: Italia e Vittorio Emanuele, ebbe missione di recarsi da Firenze a Torino per sollecitare l'unione della Toscana ...
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Nato a Cairo Montenotte (Genova) il 6 ottobre 1838; morto a Brescia il 6 novembre 1910. Fu uno dei Mille di Marsala. Sul finire del 1862, dopo "le colpevoli impazienze" di Aspromonte, l'A. si ridusse a [...] e scorci, riesce ad una immediata ed espressiva rappresentazione degli uomini e delle cose. Un libro, che, dedicato all'impresa garibaldina per eccellenza, non abbonda di grandi nomi. Un grande nome, Garibaldi: il Generale vi è ricordato qua e là, ma ...
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COMANDINI, Alfredo (Antonio)
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Faenza il 4 dic. 1853 da Federico e da Clementina Bonini, istitutrice privata. Battezzato come Antonio, avrebbe più tardi preso il nome Alfredo.
Dei [...] la formazione politica del C. si compì nel contatto con A. Saffi e, soprattutto, con E. Valzania, il garibaldino che con le sue aperture verso l'internazionalismo interpretava sia pure confusamente il desiderio di cambiamento delle nuove generazioni ...
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CARBONELLI, Salvatore
Ciro Cuciniello
Nacque a Napoli il 16 sett. 1820, da Giuseppe, barone di Letino e da Geltrude Tabaho Pérez. Conseguì a diciotto anni la laurea in giurisprudenza presso l'ateneo [...] governo costituzionale varato in extremis da Francesco II il 27 giugno di quell'anno sotto la spinta dello sbarco garibaldino in Sicilia. Nominato direttore ai Lavori pubblici, sostituì il ministro A. La Greca allorché questi venne inviato a Parigi ...
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BIROLLI, Renato
Corrado Maltese
Nato a Verona il 10 dic. 1905, vi frequentò l'Accademia Cignaroli, dipingendo nei modi ancora tradizionali, alla Segantini. Trasferitosi a Milano nel 1928, al giornale [...] interessi di quotidiano sentire: qualcuno travisando la complessa vastità del colore, operava sul quadro con lo stesso piglio garibaldino di chi agita una bandiera. Da ciò un caratterizzarsi fisiologico dell'opera a scapito di quel grande patrimonio ...
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OBERDAN, Guglielmo
Giuseppe Stefani
Nato a Trieste il 1° febbraio 1858, compì gli studî medî tecnici nella città natale. Nel 1877 si recò a Vienna per iniziarvi gli studî d'ingegneria. Richiamato alle [...] Fabris-Basilisco, già attivo collaboratore dei comitati irredentistici, e l'ungherese Francesco de Gyra, che era stato ufficiale garibaldino nelle guerre dell'Indipendenza. Il 16 settembre, in una locanda di Ronchi, O. veniva arrestato, mentre Ragosa ...
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garibaldino
agg. e s. m. – 1. agg. a. Relativo a Giuseppe Garibaldi (1807-1882) e alle sue imprese: i volontarî g.; l’epopea garibaldina. b. In senso fig., detto d’imprese eroiche o fatte con impeto, con entusiasmo giovanile, anche se con...
rosso
rósso agg. e s. m. [lat. rŭssus]. – 1. Uno dei colori dello spettro della luce visibile, precisamente quello corrispondente alla regione di lunghezze d’onda maggiori, approssimativamente comprese tra 800 e 640 nm; è anche uno dei tre...