PIANESI, Luigi
Riccardo Piccioni
– Nacque a Macerata il 24 gennaio 1809, primogenito di Domenico e Maria Rosa Ciccarelli.
Le fortune economiche della famiglia Pianesi iniziarono negli anni del regime [...] quei mesi. Prima di trasferirsi a Roma, attese l’esito delle votazioni a Macerata, dove s’intrattenne spesso con Giuseppe Garibaldi e i suoi legionari. Nella sessione dell’8 febbraio 1849 votò a favore della repubblica.
Ricoprì vari incarichi nelle ...
Leggi Tutto
CORTESE, Paolo
Lauro Rossi
Di famiglia originaria della Basilicata, nacque a Napoli il 15 dic. 1827 da Luca e Rosa Papa. Avviato agli studi giuridici, unì nei suoi anni giovanili la passione per queste [...] invano tentò di promuovere, sotto gli auspici del Cavour, l'insurrezione della città prima della venuta di Garibaldi.
"Unitario sinceramente monarchico costituzionale", come amava definirsi, venne eletto, dopo l'Unità, deputato del popolare collegio ...
Leggi Tutto
DRAMIS, Attanasio
Francesco M. Biscione
Nacque a San Giorgio Albanese in Calabria Citeriore (oggi provincia di Cosenza) il 1° maggio 1829 da Giuseppe, cospiratore liberale, e da Teresa De Simone, primo [...] un'utile fonte storica e autobiografica (in Cassiano, pp. 135-152).
Raggiunta Palermo e messosi a disposizione di Garibaldi, questi gli affidò l'incarico di costituire una legione di volontari che cooperasse con le camice rosse nella risalita della ...
Leggi Tutto
FEDELI, Vito
Roberta D'Annibale
Nacque a Foligno (prov. Perugia) il 19 giugno 1866 da Domenico, costruttore d'organi e da Carolina Ceccaroni. Ricevute le prime nozioni musicali dal padre, continuò da [...] La Vergine della montagna, opera seria in due atti, su libretto di F. S. Moretti, eseguita per la prima volta al teatro Garibaldi di Reggio Calabria il 6 sett. 1897; infine Varsavia, opera seria in un atto unico su libretto di V. Carrera e V. Fleres ...
Leggi Tutto
CELLAI, Raffaello
Sandra Pinto
Figlio di Giuseppe e di Assunta Monticini, nacque a Firenze il 2 ott. 1840. Studiò nella città natale e fu scultore e intagliatore, allievo prima di E. Pazzi (che aiutò [...] suo lavoro non si distacca, se non in casi sporadici e marginali (il monumento al Pedrocchi a Padova, quello a Garibaldi a Città di Castello), da una pratica artigianale esecutiva, di cui a Firenze si verifica frequente richiesta nella seconda metà ...
Leggi Tutto
CERRUTI, Marcello
Vincenzo Clemente
Giuseppe Pirjevec
Nato a Genova il 16 luglio 1808 da Michele e da Martina Gozo, passò la sua prima giovinezza in quella città dove ebbe compagno di studi G. Mazzini. [...] città a capitale dell'Argentina. Scoppiata in Italia la seconda guerra d'indipendenza, appoggiò la raccolta di fondi chiesta da Garibaldi agli emigrati per l'acquisto di fucili per l'armamento dei corpi volontari.
Richiamato in patria nel 1860, il C ...
Leggi Tutto
FRANCESCO II di Borbone, re delle Due Sicilie
Alfonso Scirocco
Nato a Napoli il 16 genn. 1836 da Ferdinando II e da Maria Cristina di Savoia, che morì pochi giorni dopo il parto, crebbe in buona armonia [...] e furono sul punto di sfondare le linee nemiche ma, fosse per l'irrisolutezza del Ritucci, fosse per il genio militare di Garibaldi e per il valore dei volontari, l'offensiva fallì.
Il 15 ottobre, con l'ingresso delle truppe sarde (passate attraverso ...
Leggi Tutto
CAVALLETTO, Alberto
Sergio Cella
Nacque a Padova il 20 dic. 1813, figlio dell'oste Antonio e di Maria Sandri. Rimasto orfano del padre a tre anni, fu allevato e avviato agli studi dal nonno Matteo Sandri, [...] , e di sollecitare dal Menabrea lavori straordinari di difesa e di navigazione fluviale e lacustre.
Nel convegno tra Garibaldi e rappresentanti dell'emigrazione veneta tenutosi il 15 maggio '62 a Trescore, il progetto d'insurrezione nel Bellunese ...
Leggi Tutto
GNOCCHI VIANI, Osvaldo
Giuseppe Sircana
Nacque a Ostiglia, nel Mantovano, il 26 ag. 1837 da Giuseppe Gnocchi e da Teresa Viani. Dopo aver frequentato il liceo a Mantova, si iscrisse alla facoltà di [...] contrariò i mazziniani ortodossi, partì volontario per la campagna dei Vosgi come ufficiale di ordinanza di G. Garibaldi. Divenivano intanto sempre più esplicite le sue simpatie per l'Associazione internazionale dei lavoratori, appena temperate dallo ...
Leggi Tutto
Fratello di Ludovico, nacque a Roma l'8 ott. 1905 da Giovanni, incisore di pietre preziose, e da Maria Borelli. Entrato nell'artiglieria pontificia, divenne cadetto effettivo il 4 marzo 1818; contemporaneamente [...] , pp. 242, 317; IV, pp. 214 ss.; L. Pianciani, La Rome des papes, III, Bále-London 1859, pp. 295-308; E. Loevinson, G. Garibaldi e la sua legione nello Stato Romano 1848-49, Roma-Milano 1902-07, ad Indicem; G. Santini, A. C. e la vita dei prigionieri ...
Leggi Tutto
garibaldino
agg. e s. m. – 1. agg. a. Relativo a Giuseppe Garibaldi (1807-1882) e alle sue imprese: i volontarî g.; l’epopea garibaldina. b. In senso fig., detto d’imprese eroiche o fatte con impeto, con entusiasmo giovanile, anche se con...
cacciatore
cacciatóre s. m. (f. -trice) [der. di cacciare]. – 1. a. Chi va a caccia di selvaggina o di uccelli, e anche chi ha esperienza e abilità nella caccia: un gruppo di cacciatori; essere un buon c., un bravo c.; c. di frodo, che caccia...