STRAUBING (antica Serviodurum o Sorviodurum)
Red.
Località della Germania, nella provincia della Rezia, di fondazione celtica. Rimangono oggi resti di un castello del tempo di Vespasiano, costruito sulle [...] . e attribuibili a ura officina locale. Si hanno inoltre copricapi per cavalli, schinieri decorati con figure di dèi (Marte, Minerva, Ganimede, i Dioscuri) e di giganti anguipedi, e tre statuette di Lan.
Bibl.: Keune, in Pauly-Wissowa, III A, 1929, c ...
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ZEUS (Ζεύς; Δεύς, Δαίς, Δίς, Δάν, Δήν; Ζδεύς, Σδεύς, Ζάν, Ζεῖς, Ζήσ, Τάν)
E. Paribeni
Con una certa estensione di termini Z. è detto da Omero "padre degli uomini e degli dèi", il più potente, il più [...] uno Z. che assiste al combattimento di Achille e Memnone tra le madri imploranti, opera di Lykios o quella di un gruppo con Ganimede opera di Aristokles, figlio e scolaro di Kleoitas (v, 24, 5). Per analogia con quest'ultimo mito la presenza di Z. in ...
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ŠEMPETER pri Celju
J. Kastelic
Villaggio situato sulla strada Emona-Celeia-Poetovio a 12 km ad O di Celje, antica Celeia, nella provincia del Norico (v. noricum e cartine vol. v, fig. 712). Negli anni [...] , in Archaeologia Iugoslavica, 2, Belgrado 1956, pp. 57-66; id., Ganimedov relief iz Šempetra v Savinjski dolini (Rilievo di Ganimede di Šempeter nella valle di Savinja), in Arheološki vestnik, 7, 1956, pp. 220-226; id., Reliefi Dioskurev in letnih ...
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IDA (o IDE) (῎Ιδα o ῎Ιδη)
B. Conticello
Ninfa eponima della catena di montagne dell'isola di Creta, figlia di Melissos e sorella di Adrasteia. Fu nutrice di Zeus fanciullo e, talvolta, assimilata a [...] una pigna e la leggenda ΣΚΑ.
Un sarcofago strigilato del Vaticano (Cortile Belvedere) presenta nella zona centrale la raffigurazione di Ganimede e l'aquila e, assisa presso un pilastrino cui si appoggia il giovinetto, la ninfa Ida.
Bibl.: Ch. Picard ...
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TALIA (Θαλία, Talia)
Red.
6°. - Ninfa amata da Zeus: dalla loro unione sarebbero nati i Palici. È un mito localizzato in Sicilia, già noto in Eschilo, Αἰτναῖαι Due sono gli episodî culminanti di questo [...] di Berlino, entrambe di produzione àpula); l'aquila cinge alla vita T., secondo lo schema noto nel motivo del ratto di Ganimede, e il volo della fanciulla è dato dall'impostazione obliqua del corpo e dalle braccia aperte. È quest'ultimo schema che ...
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APOTEOSI (ἀποϑέωσις, apotheōsis)
H. P. L'Orange
Deificazione, elevazione di un mortale allo stato divino (confronta anche consecratio, termine usato dai Romani con significato analogo). In Egitto, vero [...] dell'aquila come portatrice di dèi e di anime (ϑεο- e ψυχοϕόρος) è antichissima. Troviamo lo stesso motivo nel mito greco di Ganimede che viene rapito in cielo dall'aquila di Zeus. In un cippo a S. Severino Marche (Palazzo Comunale) di età antonina ...
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LEOCHARES (Λεωχάρησ, Leochares)
P. E. Arias
1°. - Scultore greco, di patronimico ed etnico ignoti, probabilmente ateniese, attivo in Attica, Peloponneso e Asia Minore nel IV sec. a. C.
Plinio (Nat. hist., [...] (Plin., Nat. hist., xxxiv, 79); di Lyciscus mango definito da Plinio (be. cit.) come puerum subdolae ac fucatae vernilitatis e il Ganimede rapito dall'aquila (Plin., loc. cit.; Tatian., Ad Gr., 56, p. 121, ed. Worth) che Plinio così descrive: aquilam ...
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ANTINOO (᾿Αντίνοος, Antinñus)
G. Carettoni
Bellissimo giovinetto asiatico, nativo di Bithynium (Claudiopoli, in Bitinia).
Ignoti sono l'anno di nascita ed il modo in cui egli divenne il favorito dell'imperatore [...] stante, talvolta assimilato a divinità locali (Dioniso, nella maggior parte di busti e statue, Osiride, Adone, Vertumno, Silvano, Ganimede). Le sculture (oltre metà delle quali sono busti) pongono in risalto la opulenza di forme del corpo, la torbida ...
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Vedi MOSAICO dell'anno: 1963 - 1973 - 1995
MOSAICO
D. Levi
1. Terminologia. 2. Origini e sviluppi. 3. Mosaici parietali. 4. Mosaici pavimentali. a) Tecnica e artisti. b) Svolgimento e datazione. c) [...] giro e suonatori e danzatori nel centro. Nel m. del "Buffet Supper" di Antiochia, attorno a un medaglione in cui è Ganimede, il coppiere degli dèi, vediamo una tavola a ferro di cavallo imbandita di tutti i piatti formanti una completa e ricca cena ...
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AMYKOS (῎Αμυκπος)
G. A. Mansuelli
Nella leggenda greca, di origine orientale, A. risultava figlio di Apollo e di una ninfa della Bitinia variamente identificata; re dei Bebrici, A. non permetteva ad [...] e organicità, deve riflettere direttamente l'archetipo pittorico (v. Novius Plautios). J. D. Beazley ha attribuito al Pittore del Ganimede di Oxford lo stàmnos di Boston con il gruppo di Polydeukes, che lega A.; lo schema è identico al gruppo ...
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ganimede
ganimède s. m. [per antonomasia, dal nome di Ganimede (gr. Γανυμήδης, lat. Ganymedes), il bellissimo giovane rapito in cielo dall’aquila di Zeus, o da Zeus stesso in forma di aquila, per fungervi poi da coppiere alla mensa degli dèi;...
pincerna
pincèrna s. m. [dal lat. tardo pincerna, ritenuto (ma con qualche dubbio) un prestito del gr. πιγκέρνης (documentato in papiri), comp. dei temi di πίνω «bere» e κεράω «mescolare, mescere»] (pl. -i). – Coppiere; è voce dell’uso letter....