PARIDE (Πάρις; chiamato anche ᾿Αλέξανδρος)
E. Paribeni
Principe troiano, più noto nei poemi epici come Alexandros, figlio di Priamo e di Ecuba e poi rapitore e sposo adultero di Elena. Come per diritto [...] famosi per straordinaria bellezza che ha portato loro come destino l'amore e anche la persecuzione degli dèi. Così Ganimede, Anchise amato da Afrodite, Tithonos perseguito da Eos e più alla lontana Pelope amato da Posidone. Questa impronta primaria ...
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(gr. Τάνταλος) Protagonista di uno dei miti greci più diffusi, rappresentato spesso nell’arte classica con molte varianti e spiegazioni. Nella versione più comune del mito, T., figlio di Zeus e di Plutide [...] Niobe. Uccise Pelope per imbandirlo al banchetto degli dei, chiese vita uguale agli dei, rubò l’ambrosia e il nettare, rapì Ganimede e si macchiò di altre colpe. Anche le pene attribuitegli sono varie: secondo la nèkyia omerica, T. nell’oltretomba è ...
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KOZLOVSKIJ, Michail Ivanovič
Miron MALKIEL-JIRMOUNSKI
Scultore russo, nato nel 1753, morto nel 1802 a Pietroburgo. Nel 1764-73 studiò all'Accademia di belle arti di Pietroburgo. Diplomatosi nel 1772 [...] nel 1773 con una borsa di studio statale; visitò Roma e Parigi, modellandovi alcune statue: L'Anatomia, l'Accademia, Zeus e Ganimede. Ritornato in Russia nel 1783, eseguì la statua di Caterina II (Museo russo di Leningrado); nel 1788 era nuovamente a ...
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. Figlia di Tolomeo XIII Dionysos, soprannominato Aulete. Dei quattro figli che, uccisa Berenice IV, rimasero ad Aulete ricollocato sul trono dai soldati di Gabinio, A. aveva, nel 55 a. C., tra i dieci [...] , vi assunse la rappresentanza della casa reale, e fu riconosciuta come regina dagli Alessandrini. Essendo sorte gelosie tra Achillas e Ganimede, il primo fu messo a morte per ordine di Arsinoe. La guerra alessandrina, dopo varie vicende, finì con la ...
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Unico satellite naturale della Terra, di cui costituisce anche l’oggetto celeste più vicino, è un corpo opaco che risplende per luce riflessa del Sole.
Caratteristiche generali
La L. è, dopo il Sole, [...] , essa si colloca al quinto posto fra i satelliti del Sistema solare: sono più grandi della L. soltanto 3 satelliti di Giove (Ganimede, Callisto e Io) e un satellite di Saturno (Titano). Il suo diametro medio misura 3476 km, cioè ∼27/100 di quello ...
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SPERLONGA
Bernard Andreae
(App. III, II, p. 791)
Nuovi studi e indagini hanno consentito di chiarire i caratteri dell'impianto costruttivo e dell'apparato decorativo della villa marittima di età tardorepubblicana [...] prima ragione della guerra di Troia, che avrebbe comportato la fuga di Enea e la fondazione di Roma. Il gruppo di Ganimede rapito dall'aquila di Giove era collocato su un basamento cubico, tagliato nella roccia in cima alla grotta. Un solco obliquo ...
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Figlia di Laomedonte, signore di Troia. Questi, dopo che Posidone ed Apollo gli ebbero edificate le mura, rifiutò di pagar loro la pattuita mercede. Posidone spedì allora contro il paese un mostro marino [...] chi sarà capace di salvargli la figlia, i cavalli che Troe ha ricevuto da Zeus in compenso del rapito Ganimede. Eracle libera la fanciulla, ma, ingannato nel promesso compenso (poiché Laomedonte consegna ad Eracle cavalli comuni) col fedele Telamone ...
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Giovane (110-130 d. C.) favorito dell'imperatore Adriano che lo tenne sempre con sé. Fece parte del corteo imperiale che nel 130 accompagnò l'imperatore in Egitto e durante questo viaggio morì in circostanze [...] , Villa Adriana, donde provengono molte statue, busti, rilievi, in cui è anche assimilato a Dioniso, Adone, Vertumno, Silvano, Osiride, Ganimede. Tra le sculture più significative: l'A. Braschi al Vaticano, il Farnese a Napoli e l'A. di Eleusi (in ...
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Vedi MOSAICO dell'anno: 1963 - 1973 - 1995
MOSAICO (v. vol. v, pp, 209-240)
M. L. Morricone
1) il mosaico ornamentale nell'ultimo secolo della repubblica. - Le origini del m. ornamentale e del tessallato [...] il m. dell'Insula delle Pareti Gialle al quale si può avvicinare per lo schema un m. dell'Insula di Giove e Ganimede con disegni meandriformi a doppio T che occupano lo spazio dei rettangoli laterali. Un m. dell'Insula delle Muse presenta la variante ...
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abbandonare
Freya Anceschi
Gallicismo, assai documentato nella lingua del Due e Trecento; ricorre in tutte le opere di D. e nel Fiore, nelle medesime accezioni dell'uso odierno. Regge molte volte un [...] di proposito " persone, luoghi, attività, sia in senso proprio (Pg IX 23 esser mi parea là dove fuoro / abbandonati i suoi da Ganimede; Cv IV V 19 li Romani volsero abbandonare la terra); sia in senso figurato (Cv III X 2 l'anima, più passionata, più ...
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ganimede
ganimède s. m. [per antonomasia, dal nome di Ganimede (gr. Γανυμήδης, lat. Ganymedes), il bellissimo giovane rapito in cielo dall’aquila di Zeus, o da Zeus stesso in forma di aquila, per fungervi poi da coppiere alla mensa degli dèi;...
pincerna
pincèrna s. m. [dal lat. tardo pincerna, ritenuto (ma con qualche dubbio) un prestito del gr. πιγκέρνης (documentato in papiri), comp. dei temi di πίνω «bere» e κεράω «mescolare, mescere»] (pl. -i). – Coppiere; è voce dell’uso letter....