DellaVolpe, Galvano
Edoardo Bruno
Filosofo, nato a Imola il 24 settembre 1895 e morto a Roma il 13 luglio 1968. Il suo apporto a una riflessione teorico-critica sul cinema si rintraccia tanto nel suo [...] così la conquista dell'autonomia e della positività dell'arte.
Bibliografia
B. Accarino, GalvanoDellaVolpe, Bari 1977.
M. Modica, L'estetica di GalvanoDellaVolpe, Roma 1978.
L. De Castris, Croce, Lukács, DellaVolpe. Estetica ed egemonia ...
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Teorie del cinema
Francesco Casetti
Fin dalla sua prima apparizione, tra il marzo e il dicembre del 1895, il cinematografo sollecitò numerosi interventi. Vi furono presentazioni della nuova invenzione, [...] ); ora nella sua capacità di fare i conti con l'immaginario (Edgar Morin); ora nella sua natura di linguaggio (GalvanoDellaVolpe, Jean Mitry): non per formulare prescrizioni o per emettere sentenze, come sarebbe potuto succedere nei primi anni ...
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Estetica del cinema
Emilio Garroni
L'espressione estetica del cinema (come ogni altra espressione che leghi la parola estetica a un'arte particolare: estetica della pittura, della musica, e così via) [...] , come in realtà le possiede, deve essere per tutt'altre ragioni. Sta il fatto che un filosofo come GalvanoDellaVolpe potrà poi schierarsi decisamente contro quella riduzione del filmico al figurativo sia nella sua Critica del gusto (1960, 1964 ...
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Realismo
Sandro Bernardi
La nozione di realismo occupa un posto centrale non solo nella storia del cinema, ma anche nella storia dell'arte moderna, dalla prospettiva rinascimentale e dalla camera oscura [...] invece caratterizza il cinema moderno (v. modernità).
Il concetto di verosimile era stato già riproposto da GalvanoDellaVolpe (1952) che, riprendendo Aristotele, lo collegava alla coerenza interna di un'opera e non al contenuto rappresentato ...
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Critica cinematografica
Bruno Roberti
Quadro generale e sviluppo storico
di Daniele Dottorini
La storia della c. c. si è sviluppata parallelamente alla storia del cinema, spesso accompagnandone (o [...] il 25 luglio 1943 si trasferì a Venezia sotto l'egida della Repubblica Sociale, chiuse nell'aprile 1945 e riapparve l'anno successivo teorico marxista Umberto Barbaro, dal filosofo GalvanodellaVolpe, e dal maestro del Neorealismo Roberto ...
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Ambiguità
Alessandro Cappabianca
Nel suo studio sull'a. nel linguaggio poetico (Seven types of ambiguity), la cui prima edizione risale al 1930, W. Empson riconosceva che l'operare dell'a. è alla radice [...] porsi a monte di tutte le possibili interpretazioni come apertura/condizione del loro prodursi, sulla scia del "polisenso" di GalvanoDellaVolpe o del "senso in più" di Edoardo Bruno. Quest'apertura originaria, che fonda il testo, è quella che, come ...
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Modernità
Giorgio De Vincenti
La modernità nel cinema
Il concetto di m. applicato al cinema è stato a lungo sinonimo di modernizzazione: il cinema è l'arte moderna per eccellenza in quanto si basa su [...] ed Emilio Garroni e alla quale non è insensibile il GalvanoDellaVolpedella Critica del gusto (1960). Inoltre nel 1953 apparve le cose, il suo essere nel mondo. Cinema che vive dell'esibizione che fa del problema stesso del vedere, del 'formare', ...
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Cinema
Marco Pistoia
Rivista cinematografica italiana quindicinale, fondata a Roma il 10 luglio 1936, edita da Ulrico Hoepli (Milano), con un comitato direttivo composto da Luciano De Feo, direttore [...] Lizzani, uno storico e teorico del cinema come Umberto Barbaro, Bruno Barilli, Roberto Paolella, un filosofo come GalvanoDellaVolpe, che in futuro più volte sarebbe tornato sull'estetica del film. Giovani critici ‒ Ugo Casiraghi, Aldo Scagnetti ...
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Filmcritica
Bruno Roberti
Rivista italiana di critica cinematografica, con periodicità mensile, fondata a Roma nel dicembre del 1950. Si è contraddistinta per una posizione anticonformista, tesa a praticare [...] fecero parte, oltre a Bruno, una figura centrale per la cultura cinematografica come Umberto Barbaro, un filosofo come GalvanoDellaVolpe, un regista come Roberto Rossellini e uno dei critici italiani più originali e colti, Giuseppe Turroni. Già ...
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Bruno, Edoardo
Bruno Roberti
Critico e studioso del cinema, nato a Roma l'11 settembre 1928. La sua riflessione sulla centralità dell'esperienza cinematografica, si è articolata tanto attraverso saggi [...] con il poeta G. Ungaretti. Gli incontri fondamentali per la sua formazione furono tuttavia quelli con il filosofo GalvanoDellaVolpe, con lo studioso di cinema Umberto Barbaro e con il regista Roberto Rossellini. Lo scambio intellettuale con tali ...
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