GALLIERA, Arnaldo
Aldo Bartocci
Nacque a Milano il 4 ott. 1871 da Cesare e Antonietta Grazioli.
Frequentò il conservatorio di Milano nelle classi d'organo, divenendo allievo di P. Fumagalli, e di composizione [...] sotto la guida di A. Catalani. Grazie al profitto e all'esito brillante degli esami conclusivi, si licenziò in composizione col diploma di primo grado e medaglia d'argento presentando come lavoro finale ...
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Musicista italiano (Milano 1910 - Brescia 1996). Studiò al conservatorio di Milano, dove insegnò organo dal 1932. Oltre che organista, fu direttore d'orchestra noto in Italia e all'estero. Tra le sue composizioni, si ricorda il balletto Le vergini savie e le vergini folli (1942) ...
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Scultore italiano (Galliera, Bologna, 1908 - Parma 1969). Studiò a Padova e poi, con A. Martini, a Roma, dove visse e insegnò nel liceo artistico. Con Scipione e M. Mafai si oppose al movimento Novecento [...] orientandosi in senso espressionista, con marcati accenti ironici e grotteschi. Dopo una esperienza cubista e astrattista, si volse a motivi misuratamente realistici. Sue opere sono conservate nelle maggiori ...
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Pittore (Galliera Veneta 1759 - Roma 1840). Allievo di A. Longhi e L. Gallina a Venezia, protetto da A. Canova, si perfezionò a Roma con D. Corvi. Autore di opere di soggetto sacro e mitologico, fu soprattutto [...] buon ritrattista (F. Bartolozzi, 1794, Venezia, gall. dell'Accademia; M.me Junot, 1805, Bordeaux, Musée des beaux-arts). Attivo in varie città europee (Lisbona, Parigi), soggiornò a lungo in Inghilterra ...
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Moglie (Genova 1811 - Parigi 1888) di Raffaele Luigi De Ferrari, duca di Galliera e principe di Lucedio. Donò alla città di Genova, nel 1874, il Palazzo Rosso con la ricca collezione di pitture, creata [...] un nucleo di opere d'arte, perché vi si formasse una pinacoteca che, ordinata infatti nel 1892, fu destinata a raccogliere opere di scuola genovese. Il palazzo Brignole-Galliera di Parigi fu da lei legato alla città di Parigi, ed è l'attuale Museo ...
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Uomo d'affari (Genova 1803 - ivi 1876). Fu tra i primi, nel Regno di Sardegna, a promuovere la costruzione di ferrovie e l'istituzione di linee di navigazione. Intorno al 1830 si trasferì a Parigi, dove [...] Rosso con i suoi tesori d'arte e nel 1875 si fece promotore, con un'ingente donazione, dell'adeguamento del porto alle nuove esigenze. Ebbe il collare dell'Annunziata e il titolo di duca di Galliera e di principe di Lucedio. Fu senatore dal 1858. ...
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Musicista (n. Bologna 1635 circa - m. dopo il 1675). Organista della Madonna di Galliera e maestro di S. Giovanni in Monte, fu accademico e principe dei Filarmonici. Lasciò alcune Messe e altre pagine [...] sacre a cappella e concertate ...
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Architetto (n. Bologna - m. ivi 1672). Costruì il palazzo Davia-Bargellini a Bologna (1638-58), di salda e sobria architettura, e la porta Galliera (1661), in cui sono palesi i ricordi cinquecenteschi. ...
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Architetto (Bologna 1655 - ivi 1713), allievo e aiuto del padre, Giovanni Battista, con il quale costruì il cortile del Collegio Ungarico (1700). Si occupò dell'ampliamento della Madonna di Galliera (1684), [...] del progetto del palazzo Isolani e a Modena della chiesa di S. Domenico ...
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Ingegnere militare (Siena 1386 - Bologna 1438 o 1440); ricostruì Castelbolognese con l'aiuto di Lorenzo da Bagnomarino; lavorò alla rocca di Cento, a quella di Solarolo e a quella di Porta Galliera a Bologna. [...] Più tardi lavorò alla rocca di Finale Emilia, cominciata da Bartolino da Novara. Fu esperto ingegnere idraulico ed eseguì opere agli argini del Po ...
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