Magistrato e politico (Limoges 1668 - Parigi 1751); avvocato generale (1690), poi procuratore generale (1700) al Parlamento di Parigi, tenne con varie interruzioni la carica di cancelliere di Francia (1717-18; [...] 1720-22; 1727-50). Di educazione giansenistica, fu strenuo difensore in parlamento delle libertà gallicane: si dovettero a lui le gravi riserve con cui fu registrata, malgrado il volere di Luigi XIV, la bolla Unigenitus contro i giansenisti; più ...
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Ecclesiastico, storico e giurista (Parigi 1640 - ivi 1723). Avvocato al parlamento di Parigi (dal 1658), ordinato prete prima del 1672, fu nominato, grazie alla protezione di Bossuet, sottoprecettore dei [...] al 1517), ammirevole per larghezza d'informazioni e di documentazione e per lo sforzo d'imparzialità, pur nell'ambito delle tendenze gallicane difese dal F. in un Discours del 1690 (pubbl. postumo, 1724, con note di L. Débonnaire; all'Indice dal 1725 ...
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LADERCHI, Camillo
Giuseppina Lupi
Nacque il 20 apr. 1800 a Bologna dal conte Giacomo e da Caterina Missiroli. Compì i primi studi a Camerino e ad Ascoli, dove il padre tra il 1808 e il 1813 ricoprì [...] della Chiesa cattolica in Francia dal pericolo di una subordinazione alle libertà gallicane (Sulle relazioni della Chiesa con lo Stato e sulle così dette libertà gallicane: memorie, Modena 1845), accolse con favore nel luglio del 1846 la concessione ...
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Giurista e storico (Troyes 1539 - Nogent-sur-Seine 1596). Editore e pensatore politico, P. scrisse opere giuridiche e storiche e lasciò edizioni di autori antichi. Fu uomo dotto, umano e tollerante. Dopo [...] (1589), di cronache francesi del Medioevo. Fra le opere giuridiche, notevole il trattato su Les libertés de l'Église gallicane (1594). Di una sua Histoire des comtes héréditaires de Champagne fu pubblicato soltanto il primo libro (1579). Una raccolta ...
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BAUDISSON, Innocenzo Maurizio
Giuseppe Locorotondo
Nacque in Torino il 19 nov. 1737 dall'avvocato Bernardino e da Maria Bogino, sorella del ministro. Avviatosi al sacerdozio, conseguì il 14 ag. 1761 [...] seguendo le opinioni prevalenti nella facoltà teologica torinese, si mantiene in una posizione equidistante fra le tendenze gallicane e la tradizione ortodossa (un timido semi-conciliarismo e semi-antinfallibilismo, secondo P. Stella). L'autorità del ...
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INNOCENZO XI, papa
Antonio Menniti Ippolito
Benedetto Odescalchi nacque in Como il 19 maggio 1611 da Livio e da Livia Castelli di Gandino.
La sua antica famiglia, dedita proficuamente al commercio - [...] (da J.-B. Bossuet, anche se non è certo che la versione definitiva sia sua) i quattro articoli della fede gallicana che sancivano la piena autonomia del re dal potere ecclesiastico, negavano al papa la facoltà di deporre sovrani e gli riconoscevano ...
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LAMA, Bernardo Andrea
Andrea Merlotti
Nacque probabilmente a Napoli, intorno al 1685. Le notizie sulla famiglia e sui suoi primi anni sono pressoché nulle. C. Denina lo dice calabrese, ma il L. nelle [...] 2, n. 18). Le note a questo testo, di carattere strettamente storico-filologico, non mancavano di lasciar trasparire le simpatie gallicane del L., contro cui i gesuiti tentarono uno degli ultimi atti di forza prima che le riforme scolastiche del 1729 ...
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ultramontanismo
s. m. [dal fr. ultramontanisme, der. di ultramontain (v. ultramontano)]. – Nelle lotte tra papato e impero, l’orientamento di chi, fuori d’Italia (nei paesi tedeschi già alla fine del medioevo), si faceva sostenitore della...
gallicanesimo
gallicanéṡimo (o gallicanismo) s. m. [der. di gallicano]. – Insieme di tendenze dottrinali e di atteggiamenti politici, delineatisi in Francia dal sec. 14° e affermatisi soprattutto nei sec. 16° e 17°, che miravano a ottenere...