RIVAROLA, Domenico
Giampiero Brunelli
RIVAROLA, Domenico. – Nacque nel 1575 a Genova, secondogenito di Ottavio e Nicoletta Lomellini. Apparteneva a un lignaggio genovese che vantava origini dai Rossi [...] francesi da sottoporre all’attenzione dei censori romani: una copia del Traictez des droicts et libertez de l’Eglise gallicane (Paris, P. Chevalier, 1609), a opera del corrispondente di Paolo Sarpi Jacques Gillot; una parafrasi composta dall’avvocato ...
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CATALANI (Catalano), Giuseppe
Agostino Lauro
Nacque a Paola (Cosenza) da Francesco e da Anna Maria Baroni il 14 giugno 1698. Compiuti i primi studi nel collegio dei gesuiti a Cosenza, per completare [...] rituale della prima sulle seconde. I riferimenti alle polemiche giurisdizionali del sec. XVII ruotanti attorno alle teorie gallicane anche per quanto concerneva i riti sacri gli fornirono lo spunto per condividere le tesi dell'Altaserra contro ...
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FORLOSIA, Nicola
Dario Busolini
Nacque a Napoli tra gli anni Ottanta e Novanta del sec. XVII in una famiglia appartenente al ceto legale attivo in provincia. Dei fratelli del F. Carmine esercitò l'avvocatura, [...] Ludovico XII re di Francia…, saggio che trasformò un problema di erudizione in uno scontro tra cattolici da una parte e gallicani e protestanti dall'altra non appena comparve nelle due edizioni inglesi (Sylloge scriptorum sui temporis di J.A. De Thou ...
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BRAMANTE, Francesco
Roberto Zapperi
Oscuro esponente di quel mondo di protonotari che affollavano la Curia romana, il B. emerse dall'anonimato nell'autunno del 1570, allorché Pio V lo inviò come suo [...] e di deferire a Roma gli ecclesiastici sospetti di eresia. Erano posizioni che si accordavano assai male con l'antica tradizione gallicana fortissima nel clero francese, e il B. non esitò a ricordarlo al cardinale di Bourbon, che si dichiarò pronto a ...
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DANIA, Angelo Vincenzo (al secolo Andrea Maria)
Giovanni Assereto
Nacque il 13 sett. 1744, forse ad Ovada (Alessandria), come risulta dall'epitaffio della sua tomba, ma più probabilmente a Voltri (Genova).
Il [...] 1805, egli accentuò la propria condiscendenza verso il potere politico: fece stampare ed insegnare in seminario le quattro proposizioni gallicane; scrisse e recitò, il 30 giugno 1806, una pastorale ed un inno "in festo S. Napoleonis" pieni dei più ...
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PAOLINO II, patriarca di Aquileia
Paolo Chiesa
PAOLINO II, patriarca di Aquileia. – Intellettuale ed ecclesiastico, ebbe un ruolo di primo piano nella riforma culturale carolingia.
Un vir valde venerabilis [...] svolto azione normalizzatrice sulle consuetudini liturgiche, favorendo l’abbandono di quelle regionali (definite all’epoca ambrosiane o gallicane, e in parte risalenti a epoca pregregoriana) a vantaggio di quelle romane, in armonia con le direttive ...
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DEL MARE, Paolo Marcello
Carlo Fantappiè
Nacque a Genova nel dicembre 1734 da Angelo e da Maria, ambedue di origine e di religione israelitica, ricevendo il nome di Giuseppe. La famiglia, proveniente [...] congregazione dell'Indice con decreti del 9 dic. 1793 e del 5 marzo 1795), riflesso momentaneo delle teorie gallicane e giurisdizionaliste sposate dal gruppo ricciano.
Isolato dalla reazione, scoraggiato dal fallimento del de' Ricci e dolorosamente ...
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SPANZOTTI, Girolamo Giuseppe Vincenzo.
Glauco Schettini
– Nacque a Torino il 17 marzo 1741, primogenito di Giovanni Pietro e di Laura Maria Costamagna.
Suo fratello fu Carlo Antonio Nicola, nato il [...] de France, III, Paris 1801, p. 318), lo avrebbe ricordato ancora nell’Essai historique sur les libertés de l’Église gallicane (Paris 1818, p. 422).
Nel 1807 Spanzotti fu rimosso dalla carica di segretario dell’università a vantaggio dell’ex teatino ...
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BADOER (Badouère nella forma francesizzata), Giacomo
Boris Ulianich
Nacque a Parigi fra il 1570 e il 1580. Suo padre, un ricco commerciante di origine veneziana, passato in Francia, vi aveva abbracciato [...] iio, 158; P. Savio, Per l'epistolario di Paolo Sarpi, in Aevum, XI(1937), pp. 29, 33 s., 292, 309; P. Sarpi, Lettere ai Gallicani, a cura di B. Ulianich, Wiesbaden 1961, pp. XLIV, CX-CXIII, CXV s., 163, 179 s., 203, 204; Journal de l'Estoile pour le ...
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CASONI, Lorenzo
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Sarzana, in Lunigiana, il 17 ott. 1645 da Nicolò, conte di Villanova. Incerte sono le notizie sulla sua formazione. Secondo alcuni (Capece Galeota; Dubruel, [...] religiosa, ma rivendicava alla S. Sede il diritto di giurisdizione sugli ecclesiastici anche per i reati comuni. Contro il gallicanismo il C. sollecitò la collaborazione degli uomini di cultura francese residenti a Roma: all'appaméen A. Charlas fece ...
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ultramontanismo
s. m. [dal fr. ultramontanisme, der. di ultramontain (v. ultramontano)]. – Nelle lotte tra papato e impero, l’orientamento di chi, fuori d’Italia (nei paesi tedeschi già alla fine del medioevo), si faceva sostenitore della...
gallicanesimo
gallicanéṡimo (o gallicanismo) s. m. [der. di gallicano]. – Insieme di tendenze dottrinali e di atteggiamenti politici, delineatisi in Francia dal sec. 14° e affermatisi soprattutto nei sec. 16° e 17°, che miravano a ottenere...