VALENTINIANO I imperatore
Alberto GITTI
Imperatore romano d'Occidente dal 364 al 375. Flavio Valentiniano era nato in Pannonia da un certo Graziano, di oscura famiglia, nel 321. Come il padre, entrò [...] e 370 contro i membri della migliore nobiltà. Quando poi da Roma fu mandato alla prefettura del pretorio gallica, quivi pure commise le stesse crudeltà. Il praefectus praetorio per Illyricum, Sesto Petronio Probo, poté straordinariamente arricchirsi ...
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Le iconografie monetali
Filippo Carlà
I romani coniarono moneta fin dal III secolo a.C. e fin da subito mostrarono, rispetto ad esempio ai greci, di prediligere produzioni monetali le cui iconografie [...] . Bisogna al contrario ritenere che proprio i forti aspetti epicori portino l’autore del panegirico, a sua volta di area gallica, a spostare l’accento sulle caratteristiche locali del culto apollineo. E le monete sono su questo punto dirimenti. Esse ...
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La riorganizzazione amministrativa dell’Italia
Costantino, Roma, il Senato e gli equilibri dell’Italia romana
Pierfrancesco Porena
Il rapporto tra Costantino e l’Italia deve essere letto nella prospettiva [...] e dai corrieri dalle Gallie per l’Illirico e viceversa; verso Roma, megalopoli popolosa, abitata da una plebe affamata. L’imperatore ‘gallico’, che alla fine del 312 d.C. sapeva di dover lasciare Roma per le Gallie, aveva ben chiara in mente la ...
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L'Europa tardoantica e medievale. I popoli delle migrazioni nelle regioni occidentali: I Franchi
Marco Ricci
I franchi
Il nome Franchi (dal germanico antico frekkr, fri, “coraggioso”, “ardito”) compare [...] forma più caratteristica è una coppa con piede e larga apertura già presente nel La Tène finale, prodotta anche in ceramica gallica. I riti funerari prevedono che i resti della pira siano radunati insieme al corredo in una fossa piuttosto che in un ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] i Volsci e gli Etruschi meridionali, nel 5° sec. a.C.; la distruzione di Veio (396); la ripresa dopo la catastrofe gallica che portò a un’estensione dal Cimino a Terracina (390); la prima guerra sannitica (343-341); la guerra latina e lo scioglimento ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Scipione Maffei
Maria Teresa Fattori
Riformatore, polemista e trattatista, eclettico e collezionista, Scipione Maffei s’impegnò nell’opera di rinnovamento della cultura italiana con lo studio dell’antichità [...] a formulare l’ipotesi che tutte le scritture medievali latine – romana, gotica, longobarda, sassone, franco-gallica – non fossero indipendenti, come aveva ipotizzato Jean Mabillon, ma avessero origine dalla scrittura romana maiuscola, minuscola ...
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Alto Medioevo
V.H. Elbern
Si definisce A. il periodo compreso tra la fine della Tarda Antichità romana e la formazione di un insieme di organismi statali a base etnica nei territori dell'Europa centrale [...] del resto che "i nomi più importanti di questi tempi sono nomi di monaci" (Dawson, 1932). Alla componente franco-gallica si unì il movimento missionario irlandese e anglosassone, che culminò nell'operato di Willibrord (m. 739) e Bonifacio (m ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Storiografia giuridica
Francesco Di Donato
Medioevo italiano: padre della storia e padrone della storiografia
Due fondamenti essenziali caratterizzano la storiografia giuridica italiana dalla sua fondazione [...] visione.
In Italia, invece, l’apologia del Volksgeist si fuse con la difesa della mediazione patriarcale. La linea ‘gallica’ e occidentale fu progressivamente costretta ad arretrare. Una delle sue ultime e più penetranti formulazioni era venuta dal ...
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Alamanni
V. Bierbrauer
K. Bierbrauer
INQUADRAMENTO GENERALE
di V. Bierbrauer
Popolazione germanica, menzionata per la prima volta come gens populosa nell'anno 213 d.C. dalle fonti romane riguardo al [...] franca e particolarmente proprio fra gli A.; se questo si può spiegare per i Franchi occidentali tramite la Romània gallica, per quanto riguarda gli A. dipende ancora una volta dalla loro disposizione, già più volte constatata, a recepire forme ...
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PIEMONTE
Carla Lanza Dematteis
Liliana Mercando
Giovanni Romano
Vera Comoli Mandracci
(XXVII, p. 171; App. II, II, p. 546; III, II, p. 420; IV, II, p. 796)
Con una superficie di 25.399 km2 il P. [...] Foro, presso Alessandria, con la presenza di materiali affini al bucchero, e quello della Burcina, a Biella.
Per l'età gallica i ritrovamenti, non molto numerosi, sono per lo più dislocati nella Val d'Ossola: in particolare si ricorda la necropoli di ...
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gallicano
agg. [dal lat. Gallicanus, propr. «della Gallia», der. di Gallĭcus «gallico1»]. – Relativo alla Chiesa cattolica di Francia, soprattutto con riferimento alle sue affermazioni di indipendenza, durante il periodo dell’assolutismo monarchico,...
gallicismo
s. m. [der. di gallico1, nel senso di «francese»]. – Voce, locuzione o costruzione sintattica francese, e anche dell’antico provenzale, introdotta in un’altra lingua; è in genere sinon. di francesismo, ma con senso più ampio.