(o Pittavi; lat. Pictŏnes o Pictavi) Popolazione gallica stanziata nei territori dell’odierno Poitou-Charentes. Loro capitale era Limonum (od. Poitiers). Sottomessi da Cesare, i P. rimasero fedeli a Roma; [...] durante l’Impero furono compresi nella provincia di Aquitania e aderirono al cristianesimo ...
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(lat. Tifernum Metaurense) Antica città delle Marche (Marca Gallica), identificata con l’odierno Sant’Angelo in Vado, sulla destra del Metauro; fu municipio romano. ...
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(lat. Orobii) Popolazione preromana di origine ligure o gallica, stanziata sulle pendici delle Alpi, cui è attribuita la fondazione di Como e Bergamo.
Alpi Orobie Sezione delle Alpi Centrali, ubicata [...] tra il Lago di Como e il fiume Oglio, a S della Valtellina. Sono formate da una catena, parallela all’andamento generale del sistema alpino, culminante nel Pizzo di Coca (3050 m) ...
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Popolazione dell’Italia antica, di origine forse ligure-gallica, che occupava la pianura ora detta Canavese e la valle montana della Dora Baltea. Vinti dai Romani nel 143 a.C., accolsero (100 a.C.) la [...] colonia di Eporedia (Ivrea). Furono definitivamente sottomessi nel 25 a.C. e nel loro territorio venne stabilita la colonia di Augusta Praetoria (Aosta) ...
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Il più antico annalista romano. Prese parte alla guerra gallica (225 a. C.); dopo la battaglia di Canne, già senatore, fece parte dell'ambasceria mandata a Delfi a interrogare l'oracolo (216). La sua opera [...] comprendeva tutta la storia di Roma dalle origini ai suoi tempi (fino almeno al 217): delle origini, interessante è la versione della leggenda troiana che rimase poi tradizionale; per le guerre sannitiche ...
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Comune del Piemonte (103 km2 con 103.287 ab. nel 2020), capoluogo della provincia omonima. Sorta in posizione sopraelevata rispetto alla Pianura Padana (162 m s.l.m.), presso il torrente Agogna, si è prima [...] degli studi del Piemonte Orientale, di cui N. costituisce, insieme ad Alessandria e Vercelli, una delle sedi.
Di origine gallica o ligure, l’antica Novaria fu costituita in municipio da Cesare e divenne centro commerciale fiorente, sulla via da ...
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Governatore romano (n. 25 d. C. - m. 68), di nobile famiglia gallica romanizzata; propretore in Gallia (67), si ribellò (68) a Nerone, e salutò imperatore Galba. Mosse contro di lui Virginio Rufo e, mentre [...] i soldati di questo facevano strage degli avversarî gallici, V. si uccise. ...
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Figlio del triunviro; amico di Cicerone; legato di Cesare nella guerra gallica, fu a capo di importanti missioni (58-56 a. C.). Nel 53 nella battaglia di Carre fu ucciso dai Parti e il suo capo mozzo, [...] infisso su un'asta, fu mostrato dal nemico al padre ...
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Uomo politico romano (m. 43 a. C.); legato di Cesare nella guerra gallica e nelle guerre civili (distintosi particolarmente presso Durazzo); amico di Cicerone; prese parte alla congiura contro Cesare. [...] Passò poi ad Antonio; finì ucciso dai suoi schiavi ...
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Imperatore romano d'Occidente negli anni 455-456. Nato da nobile famiglia gallica, accompagnò Ezio nelle sue campagne e fu prefetto del pretorio in Gallia. Dall'usurpatore Petronio Massimo fu creato magister [...] militum: alla morte di questo, mentre Roma era occupata dai Vandali, fu proclamato imperatore ad Arles. Ricondotta la Pannonia sotto il dominio romano, venne a Roma dove fu riconosciuto collega di Marciano. ...
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gallicano
agg. [dal lat. Gallicanus, propr. «della Gallia», der. di Gallĭcus «gallico1»]. – Relativo alla Chiesa cattolica di Francia, soprattutto con riferimento alle sue affermazioni di indipendenza, durante il periodo dell’assolutismo monarchico,...
gallicismo
s. m. [der. di gallico1, nel senso di «francese»]. – Voce, locuzione o costruzione sintattica francese, e anche dell’antico provenzale, introdotta in un’altra lingua; è in genere sinon. di francesismo, ma con senso più ampio.