Capo della tribù gallica degli Atrebati (57 a. C.), inviato da Cesare in Britannia, ove cadde prigioniero: liberato, ebbe da Cesare la signoria anche sui Morini. Si associò poi però agli altri Galli nella [...] sollevazione generale contro Cesare (52). Sconfitto, si pose in salvo nella Britannia ...
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Ufficiale romano di stirpe gallica (sec. 5º), assunse nel 464 in Soissons il governo del dominio autonomo costituito dal magister militum Egidio coi territorî tra la Mosa, la Schelda e la Senna. In lotta [...] con Sassoni e Visigoti, S. fu l'ultimo capo politico-militare della Gallia collegato alla tradizione imperiale romana. In guerra con Clodoveo, che aveva invaso la Gallia, fu battuto dai Franchi a Soissons ...
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Legato di Cesare nella guerra gallica, nel 54-53 a. C. si accampò con Q. Titurio Sabino nel territorio degli Eburoni, e cadde combattendo contro Ambiorige. ...
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Uno dei capi della sollevazione gallica nel 70 d. C., si spacciava per pronipote di Cesare; vinto, si tenne nascosto per nove anni. Fu scoperto e ucciso nel 79. ...
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Giovane romano; durante l'occupazione gallica di Roma (390 a. C.) raggiunse il presidio romano assediato nel Campidoglio per portare la notizia di prossimi rinforzi (o forse per far approvare la nomina [...] di Camillo a dittatore) ...
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Il più antico annalista romano. Prese parte alla guerra gallica (225 a. C.); dopo la battaglia di Canne, già senatore, fece parte dell'ambasceria mandata a Delfi a interrogare l'oracolo (216). La sua opera [...] comprendeva tutta la storia di Roma dalle origini ai suoi tempi (fino almeno al 217): delle origini, interessante è la versione della leggenda troiana che rimase poi tradizionale; per le guerre sannitiche ...
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Figlio del triunviro; amico di Cicerone; legato di Cesare nella guerra gallica, fu a capo di importanti missioni (58-56 a. C.). Nel 53 nella battaglia di Carre fu ucciso dai Parti e il suo capo mozzo, [...] infisso su un'asta, fu mostrato dal nemico al padre ...
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Governatore romano (n. 25 d. C. - m. 68), di nobile famiglia gallica romanizzata; propretore in Gallia (67), si ribellò (68) a Nerone, e salutò imperatore Galba. Mosse contro di lui Virginio Rufo e, mentre [...] i soldati di questo facevano strage degli avversarî gallici, V. si uccise. ...
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Uomo politico romano (m. 43 a. C.); legato di Cesare nella guerra gallica e nelle guerre civili (distintosi particolarmente presso Durazzo); amico di Cicerone; prese parte alla congiura contro Cesare. [...] Passò poi ad Antonio; finì ucciso dai suoi schiavi ...
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Imperatore romano d'Occidente negli anni 455-456. Nato da nobile famiglia gallica, accompagnò Ezio nelle sue campagne e fu prefetto del pretorio in Gallia. Dall'usurpatore Petronio Massimo fu creato magister [...] militum: alla morte di questo, mentre Roma era occupata dai Vandali, fu proclamato imperatore ad Arles. Ricondotta la Pannonia sotto il dominio romano, venne a Roma dove fu riconosciuto collega di Marciano. ...
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gallicano
agg. [dal lat. Gallicanus, propr. «della Gallia», der. di Gallĭcus «gallico1»]. – Relativo alla Chiesa cattolica di Francia, soprattutto con riferimento alle sue affermazioni di indipendenza, durante il periodo dell’assolutismo monarchico,...
gallicismo
s. m. [der. di gallico1, nel senso di «francese»]. – Voce, locuzione o costruzione sintattica francese, e anche dell’antico provenzale, introdotta in un’altra lingua; è in genere sinon. di francesismo, ma con senso più ampio.