Iberica, Penisola
La più occidentale delle tre penisole dell’Europa meridionale. Il nome (a volte semplificato in Iberia) deriva da quello della sua popolazione originaria prelatina, gli iberi. Anche [...] essi i tartessi, abitanti nella parte merid.), più tardi esteso a tutta la penisola. Nel sec. 6° a.C. penetrarono dalla Gallia i celti, che s’insediarono nell’interno del territorio e anche a O, dalla Galizia all’Algarve; nelle parti orientali della ...
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Nome di origine germanica con cui furono designati complessivamente vari popoli germanici già conosciuti dai Romani (Catti, Brutteri, Tencteri ecc.), penetrati nell’Impero romano nel 3° sec., quando combatterono [...] alla lingua germanica parlata dai F. nelle loro sedi germaniche e quindi, dal 5° sec., nelle nuove sedi della Gallia occidentale; si estinse, sopraffatta dal francese, con la crisi dell’impero carolingio (9° sec.).
Al tempo delle Crociate, furono ...
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Imperatore romano dal 306 al 337. Nacque probabilmente nel 280, da Costanzo Cloro e da Elena, a Naisso (Mesia); visse prima alla corte di Diocleziano, seguì poi il padre in Britannia e alla sua morte fu [...] (311) portò allo sfacelo del sistema tetrarchico e all'alleanza tra Massimino e Massenzio contro C. e Licinio. C. dalla Gallia valicò le Alpi, vinse a Torino, conquistò Milano, Verona, e nella battaglia del ponte Milvio (28 ott. 312) vinse Massenzio ...
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Comune della prov. di Pesaro e Urbino (121,3 km2 con 62.199 ab. nel 2008), sulla costa adriatica a NO della foce del Metauro. Grande mercato agricolo (soprattutto di ortaggi) e zootecnico, è sede di numerose [...] ; crebbe presto d’importanza per la sua felice posizione stradale sulla via che univa la valle del Tevere alla Gallia Cisalpina. Augusto vi dedusse una colonia di veterani (colonia Iulia Fanestris): i monumenti più insigni di questo periodo sono ...
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regicidio
Uccisione del monarca. Nel Medioevo, il r. era considerato assolutamente illegittimo, in base all’assunto che la monarchia fosse fondata sul diritto divino (cioè un diritto che emana direttamente [...] vita religiosa; ne è espressione il pamphlet Vindiciae contra tyrannos (1579). I principali esponenti furono i francesi F. Hotman (Franco-Gallia, 1573), N. Barnaud (1538-1604), P. de Mornay (1549-1623) e lo scozzese G. Buchanan (De iure regni apud ...
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Imperatore romano (Cauca, Spagna, forse 347 - Milano 395). Magister militum di Graziano, Augusto d'Oriente (379) dopo la vittoria contro i Sarmati in Pannonia (378), combatté i Goti e poi i Visigoti di [...] la sconfitta di Massimo e la sua cattura ad Aquileia. Rapidamente, valendosi dell'aiuto del generale barbaro Arbogaste, T. sottomise la Gallia, in mano del figlio di Massimo, e vi inviò Valentiniano II sotto la tutela di Arbogaste. Così l'Impero era ...
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L'ETA ANTICA
Manlio Simonetti
L'ETÀ ANTICA
Le fonti
Al fine di conoscere la storia del papato dal I al VI secolo, mediamente le fonti sono scarse e soprattutto, com'è naturale attendersi, non [...] convocazione di un concilio di vescovi occidentali. Se ne ebbero addirittura due nel giro di tre anni, nel 353 ad Arles in Gallia e nel 355 a Milano, e in ambedue l'imperatore, valendosi dell'apporto di un'agguerrita minoranza di vescovi ligi ai suoi ...
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MILZIADE, santo
Angelo Di Berardino
M. (variante Melchiade): le fonti latine usano normalmente Miltiades (Catalogo Liberiano del 336, Depositio episcoporum, il Liber pontificalis [con varianti], Ottato [...] e in contrasto con la richiesta del partito di Maiorino (poi divenuto di Donato), che voleva come giudici i vescovi della Gallia, dove non c'era stata persecuzione cruenta da parte di Costanzo e pertanto non c'erano stati lapsi: "noi ti chiediamo ...
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Le invasioni barbariche
Paolo Delogu
Con la nozione di invasioni barbariche si designa l’ingresso di popoli provenienti dalla Germania e dall’Europa centro-orientale all’interno dei territori dell’impero [...] sotto il nome di Visigoti, nei decenni successivi si spostarono verso Occidente, raggiungendo l’Italia e successivamente la Gallia meridionale. Una seconda ondata di invasioni avvenne a partire dall’inverno del 406, quando gruppi di svevi, burgundi ...
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Imperatore romano (Costantinopoli 331 d. C. - Maranga, presso Ctesifonte, Persia, 363), figlio di Giulio Costanzo e di Basilina. Scampato insieme al fratellastro Costanzo Gallo alle stragi di Costantinopoli [...] parte dei parenti, G. fu educato a Nicomedia sotto la guida del vescovo Eusebio, e poi, insieme al fratellastro Gallo, nella villa imperiale di Macellum in Cappadocia, dove passò sei anni sotto una severissima vigilanza: studiò filosofia e retorica ...
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gallare2
gallare2 v. intr. [der. di galla1] (aus. avere), ant. – 1. Galleggiare, stare a galla: i cuoci a’ lor vassalli Fanno attuffare in mezzo la caldaia La carne con li uncin, perché non galli (Dante). 2. fig. Insuperbire: Di che l’animo...