Ataulfo
Re dei visigoti (m. Barcellona 415). Cognato di Alarico, gli succedette nel 410; in appoggio all’imperatore Onorio sconfisse in Gallia l’usurpatore Giovino ed ebbe in moglie la sorella di Onorio, [...] Galla Placidia (414). Non avendo ottenuto il riconoscimento imperiale, si ribellò poi a Onorio, conquistò Tolosa e passò in Spagna, dove fu assassinato da avversari della sua politica di romanizzazione. ...
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Generale romano (m. 45 a. C.). Tribuno della plebe nel 63 a. C. e partigiano di Cesare, accusò Gaio Rabirio come responsabile dell'uccisione di Saturnino; legato di Cesare in Gallia, si segnalò nella lotta [...] ), e particolarmente nel corso della rivolta scoppiata nella regione di Lutezia (52). Nel 50 ebbe da Cesare il governo della Gallia Cisalpina, ma passò in seguito dalla parte di Pompeo e fu uno dei più accaniti avversarî di Cesare. Dopo la battaglia ...
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Partigiano di Silla, nell'81 a. C. circa fu legato nella Spagna Ulteriore, nel 75 pretore e nel 74-72 governò la Gallia Narbonese; accusato di concussione dal gallo Induziomaro, fu difeso da Cicerone (con [...] l'orazione Pro M. Fonteio del 69 a. C., conservata in parte) ...
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Generale romano (m. Lione 388) di origine franca. Generale di Valentiniano I, nel 374 domò la rivolta dei Quadi; molto potente in Gallia al tempo di Valentiniano II, fu console nel 377 e nel 383; rimasto [...] fedele a Graziano, fu indotto al suicidio da Massimo ...
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Fratello minore dell'oratore (104 circa - 43 a. C.), governò come questore l'Asia dal 61 al 59. Legato con Cesare in Gallia, dimostrò coraggio e perizia, dedicando alla poesia gli ozî del campo. Fu ucciso [...] dai sicarî di Antonio pochi giorni dopo la morte del fratello. Restano di lui il Commentariolum petitionis, scritto per la candidatura di M. Tullio al consolato, e 20 versi sullo zodiaco (De signis). Cicerone ...
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Figlio (521-567) di Clotario I, re dei Franchi; alla morte del padre (561) gli toccò un territorio che comprendeva probabilmente tutta la Gallia occidentale, da Amiens e Rouen ai Pirenei, con Parigi. Accusato [...] da Gregorio di Tours d'irriverenza contro il clero e di lussuria, fu invece adulato, come profondo conoscitore della lingua latina, dal poeta Fortunato ...
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Successore (m. 428) del re Godigiselo, riuscì a spezzare la resistenza franca alla marcia dei Vandali (406), varcando il Reno, saccheggiando tutta la Gallia e passando poi in Spagna (409), ove i Vandali [...] si stanziarono come foederati in seguito a un accordo con Costantino III (411). G. iniziò allora una sistematica conquista del paese, assoggettando gli altri popoli barbari che lo avevano preceduto e le ...
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Generale (3º sec. d. C.) di Aureolo, vincitore dei due Macriani (261 d. C.); all'inizio del regno di Aureliano usurpò il potere nella Gallia (271). Finì ucciso dopo un breve periodo. ...
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Legato di Pompeo in Armenia nel 66 a. C., respinse valorosamente un attacco degli Albani. Partecipò alla guerra contro Catilina, impedendo che da Fiesole passasse in Gallia, e quindi costringendolo allo [...] scontro con il console Gaio Antonio presso Pistoia (62). Dopo essere stato pronconsole nella Gallia Cisalpina, fu console nel 60; come tale riuscì a far fallire una legge agraria proposta nell'interesse di Pompeo dal tribuno Lucio Flavio e lottò a ...
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Imperatore romano (Naisso 370 circa - Ravenna 421); di famiglia ignota, iniziò la carriera militare con Teodosio; sotto Onorio, divenuto magister utriusque militiae, abbatté in Gallia gli usurpatori Costantino [...] III e Giovino, e in Spagna Massimo; fece prigioniero Attalo Prisco. Sposò (417) Galla Placidia. Nel 419 concluse coi Goti un trattato per cui fu loro assegnata la residenza nell'Aquitania. Nominato l'8 febbr. del 421, da Onorio, Augusto e collega ...
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gallare2
gallare2 v. intr. [der. di galla1] (aus. avere), ant. – 1. Galleggiare, stare a galla: i cuoci a’ lor vassalli Fanno attuffare in mezzo la caldaia La carne con li uncin, perché non galli (Dante). 2. fig. Insuperbire: Di che l’animo...