(lat. Tarănis) Divinità celtica attestata per la Gallia in questa forma specifica da Lucano (accanto a Esus e Teutates) e, con varianti formali, da poche iscrizioni che riguardano pressoché tutto il mondo [...] indoeuropeo come lo è il Giove romano con il quale fu identificato, concorrendo al formarsi della figura sincretica dello Iuppiter gallo-romano. A T. venivano sacrificati esseri umani facendoli bruciare dentro alberi cavi; di fatto sembrerebbe che i ...
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VALERIANO di Gemelium
Vescovo di Gemelium (o Cemele) città della Gallia del sud, presso Nizza, distrutta dalle invasioni barbariche. Fiorì alla metà del sec. V, e fu contemporaneo di San Leone Magno [...] et ordine doctrinae apostolicae. Non sfuggì all'accusa di semipelagianismo in cui caddero altri scrittori ecclesiastici della Gallia meridionale nella stessa epoca, quali Cassiano Vincenzo Lirinense, Fausto di Riez. Le opere sono raccolte in Migne ...
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Secondo la leggenda, priva di ogni fondamento storico, M. avrebbe evangelizzato la Gallia con Lazzaro, Maria e Maddalena, e sarebbe stato primo vescovo di Aix-en-Provence. Festa, nel Martirologio romano, [...] 8 giugno ...
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Poeta cristiano latino (n. forse a Pella di Macedonia 376 - m. 460 circa), vissuto nella Gallia meridionale. Scrisse a 84 anni un poemetto autobiografico, in esametri, di ringraziamento a Dio, intitolato [...] Eucharisticos ...
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Preposto dal 412 alla morte (426) alla sede episcopale di Arles, si batté accanitamente per affermarne il primato sulle altre sedi della Gallia meridionale; in ciò fu assecondato dal papa Zosimo che nel [...] 417 attribuì ad Arles una particolare autorità nella Gallia Viennensis e Narbonensis I e II, mentre il papa Bonifacio I limitò in vario modo i poteri di Patroclo. Promosse il culto di san Trofimo; combatté i pelagiani di Gallia. Morì assassinato. ...
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priscillianesimo
Dottrina di tipo agnostico-manicheo, antitrinitaria, che fa capo a Priscilliano. Nato in Spagna il p. si estese anche in Gallia, ma qui l’episcopato reagì violentemente; quindi i priscillianisti, [...] far ritorno alle loro sedi per l’appoggio del potere civile. Dopo il colpo di Stato che diede il potere delle Gallie a Massimo, questi ordinò che i priscillianisti fossero sottoposti al giudizio di un concilio, che si svolse a Bordeaux. Priscilliano ...
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Vescovo di Treviri (m. 386). Prese parte al concilio di Valenza (374) e al concilio romano del 382, come primate di tutta la Gallia. Accolse Itacio perseguitato dai priscillianisti che denunziò a Graziano [...] e a Massimo (382). Festa, 5 maggio ...
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Vescovo di Limoges; secondo una tradizione agiografica che risale a Gregorio di Tours, fu uno dei vescovi mandati da Roma per evangelizzare la Gallia (sec. 3º); secondo una leggenda del sec. 11º, M. sarebbe [...] stato addirittura discepolo di s. Paolo. Festa, 30 giugno ...
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Nome di due santi: 1. Uno dei primi compagni di s. Benedetto da Norcia; secondo la leggendaria Vita, sarebbe stato inviato (543) in Gallia, dove avrebbe fondato l'abbazia di Glanfeuil, e vi sarebbe morto [...] nel 584; ma il M. abate di Glanfeuil non può essere identificato col discepolo di s. Benedetto. Al suo nome fu intitolata la congregazione dei maurini. Festa, 15 genn. 2. V. Mauro e Papia, santi ...
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Apostolo dell'Irlanda (m. 492 circa). Nato in Britannia (forse presso Dumbarton) dal diacono Calpurnio, fu per anni schiavo in Irlanda. Successivamente in Gallia, vi ricevette la preparazione ecclesiastica [...] e vi fu consacrato vescovo. Inviato in Irlanda (432), svolse nell'isola larghissima opera apostolica e fondò (445) la sede primaziale di Armagh. Si hanno di lui due scritti latini, la Confessio e la Epistola ...
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gallare2
gallare2 v. intr. [der. di galla1] (aus. avere), ant. – 1. Galleggiare, stare a galla: i cuoci a’ lor vassalli Fanno attuffare in mezzo la caldaia La carne con li uncin, perché non galli (Dante). 2. fig. Insuperbire: Di che l’animo...