BACILE
M. Di Berardo
Recipiente di forma concava e dimensioni variabili destinato alla raccolta di liquidi, il cui uso prevalente risulta legato - nella liturgia come in ambito profano - all'abluzione [...] una prima fase volta a qualificarli come prodotti di arte celtica lavorati in officine operanti in aree non ancora occupate dai grandi b. d'ottone (Londra, British Mus.; Napoli, Mus. e Gall. Naz. di Capodimonte) con intarsi di fili e lamine d'oro e ...
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BERGAMO
A. Bianchi
(lat. Bergomum)
Città della Lombardia, capoluogo di provincia. Posta al limite meridionale dei primi colli delle Prealpi bergamasche, allo sbocco delle valli Seriana e Brembana, nel [...] Bibl. Civ. A. Mai di Bergamo.Occupata da popolazioni di stirpe celtica all'inizio del sec. 4° a.C., al limite delle aree del sec. 2°, nel momento dell'acquisizione della Gallia Cisalpina; si conformò urbanisticamente piuttosto tardi, forse all ...
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AQUITANIA
P.F. Pistilli
(franc. Aquitaine)
Vasta regione storica della Francia atlantica sudoccidentale, i cui confini naturali sono individuati a O dal golfo di Guascogna, a S-O dalla catena dei Pirenei, [...] il toponimo fu esteso anche alle quattordici tribù di stirpe celtica stanziate tra i corsi della Garonna e della Loira. Novempopulania (l'antica A. precedente al riordinamento della Gallia voluto da Augusto), Aquitania prima, con capitale Avaricum ...
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FRANCIA
F. Dumas
(franc. France)
Ridotta a espressione geografica, la F., per la sua forma, è l'Hexagone, come l'Italia è lo Stivale. A dare un nome proprio a questa figura geometrica provvidero i Romani. [...] questa provincia dalla nuova, creata nel 120 a.C. al di là delle Alpi occidentali, sempre in territorio celtico: la Gallia Transalpina, che si estendeva verso N fino alla confluenza della Saona nel Rodano, dove sarebbe sorta Lione, e comprendeva ...
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BELGIO e PAESI BASSI
G. Arnaldi
Lo stato belga è sorto nel 1830 in seguito alla rivolta delle province meridionali, in prevalenza cattoliche, dell'effimero regno unitario dei Paesi Bassi, scoppiata [...] la cui corona fu offerta a Leopoldo di Sassonia-Coburgo, deriva da quello di una composita popolazione di origine celtica, che era venuta in Gallia muovendo dall'altra sponda del Reno e che, al tempo di Cesare, occupava l'intero territorio a N della ...
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CAHORS
M. Durliat
(lat. Divona Cadurcorum)
Centro della Francia meridionale, capoluogo del dip. Lot, situato nella regione dell'Agenais-Périgord-Quercy.La città di C. sorge su una grande ansa del fiume [...] il nome di Divona Cadurcorum, la città dei Cadurci, un'antica tribù celtica, occupava gran parte dell'ansa. Le terme, il cui sito è che, abituato alle costruzioni a piccoli conci tipiche della Gallia, paragonò l'opera alle cinte murarie a blocchi ...
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Vedi ROMANA, Arte dell'anno: 1965 - 1997
ROMANA, Arte
R. Bianchi Bandinelli
Red.
H. J. Eggers
F. Coarelli
I. I problemi dell'arte romana. La sua importanza storica. - II. Dalle origini a circa il [...] , siano esse dell'Egitto copto, o dell'ambiente italico-etrusco di settecento anni prima, o dell'ambito provinciale celtico in Gallia e in Britannia.
Si può forse trarre una conclusione generale: che l'incontro tra l'arte ellenistica, eminentemente ...
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Vedi TERRA SIGILLATA dell'anno: 1966 - 1973
TERRA SIGILLATA (v. vol. vii, p. 726-729)
H. Comfort
Sommario: I. T. S. ellenistica: A) "pergamena", B) "samia", C) "megarese maggiore", D) Coppe a rilievo [...] , piuttosto che fondarne una nuova. Atepomarus stesso "non deve nulla ai vasai gallo-meridionali", ma può essere stato influenzato, sia pur remotamente, così dalla tradizione celtica come dallo stile augusteo dell'Ara Pacia in un modo e ad un grado ...
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Vedi TOREUTICA dell'anno: 1966 - 1997
TOREUTICA
E. Simon
Sommario: - A) Premesse: 1. Definizione. - 2. Il materiale. - 3. Testimonianze indirette. - 4. I tipi. - 5. Difficoltà metodologiche. - B) Svolgimento [...] . Questo è più o meno il caso della produzione toreutica celtica ad alto livello artistico del periodo di La Tène (v.). eseguita in provincia. Nelle province romane, soprattutto in Gallia, dovevano esistere in questa epoca molte botteghe di toreuti ...
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Vedi COLONNA dell'anno: 1959 - 1994
COLONNA
S. Donadoni
Red.
G. Matthiae
G. Matthiae
G. Matthiae
S. Donadoni
G. Matthiae
G. Becatti
L. Rocchetti*
G. Becatti
G. Becatti
G. Becatti
S. Ferri
È [...] del fenomeno: il coefficiente etnografico celtico (dio tendenzialmente celtico; gigante che simboleggia un eroe per ovvie ragioni strategiche le linee di movimento trasversale dalla Gallia all'Asia, all'infuori della penisola italiana, sicché i ...
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gallo1
gallo1 agg. e s. m. [dal lat. Gallus]. – Della Gallia, denominazione data dai Romani alla regione corrispondente all’incirca all’odierna Francia; relativo o appartenente ai Galli, popolazione di origine celtica che abitava la Gallia....
celtico
cèltico agg. [dal lat. Celtĭcus, gr. Κελτικός] (pl. m. -ci). – Dei Celti, che appartiene o si riferisce ai Celti, antiche popolazioni stanziate nell’Europa occid., soprattutto in Gallia, in Spagna, nelle Isole Britanniche e in Germania:...