Vedi CIVIDALE dell'anno: 1959 - 1973
CIVIDALE (Forum Iulii)
B. Forlati Tamaro
Città del Friuli, allo sbocco della valle del Natisone. Tracce di stazioni preistoriche, le più antiche delle quali risalgono [...] la civiltà veneta cui si innesta più tardi quella celtica, documentata ancor oggi, oltre che da indizî linguistici già nel 49 a. C., insieme con tutti gli altri della Gallia Cisalpina, o nel periodo che Augusto dedicò alla sistemazione di tutto il ...
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EPONA (Epòna)
M. Floriani Squarciapino
Divinità dei cavalli e delle bestie da soma. Non è, come pensarono taluni studiosi, una delle più antiche divinità latine, ma è di origine celtica, come attesta [...] il suo nome stesso che ricorda quello di altre divinità celtiche (Divona, Sirona, Ritona), la diffusione del suo culto in Gallia e Germania, il fatto che la maggior parte delle dediche trovate in Roma provengano dalla caserma degli equites singulares ...
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MATRES (Matronae, Matrae)
S. Ferri
Il concetto religioso è assai più ampio e complesso, anche topograficamente, della relativa consistenza monumentale. In altre parole, se un culto di divinità "madre" [...] grembo (Capua); nelle province occidentali dell'Impero romano - Gallia, Britannia, Germania renana - troviamo invece quasi esclusivamente la concetto di divinità "madre", rintracciabile in area celtica fin dall'epoca neolitica; laddove l'influenza ...
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GERGOVIA (γεργοουία, Gergovia)
L. Guerrini
Capitale dell'Arvernia, posta su un alto monte difficilmente raggiungibile da ogni lato (Caes., De bello Gall., vii, 36, 1; Sid. Apoll., Carm., vii, 151; Strabo, [...] piedi dell'oppidum, i due campi stabiliti da Cesare; sulla collina un buon tratto delle mura celtiche, e fu accertata la presenza di un importante abitato gallo-romano. Identificato con ogni certezza il luogo, si mutò il nome del colle, noto così dal ...
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GYÖR
M. Kanozsay
Museo J. Xanthus. - Il museo di G., città dell'Ungheria, anticamente Arrabona (v.), alla confluenza del fiume Rába, affluente del Danubio, con due corsi di acqua minori, venne fondato [...] artistica i monumenti trovati in uno stanziamento dell'epoca celtica presso Pápa è in un altro abitato, che presenta ; alla metà del II sec. predominano i prodotti delle officine della Gallia e della regione renana. Da notare la brocca in forma di " ...
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NOVIUS BLESAMUS
A. Bisi
Scultore, non altrimenti noto, ricordato nella sua iscrizione funeraria, in bei distici latini, incisa su un'ara marmorea che fu rinvenuta in Campo Marzio, in Roma, ai piedi [...] una patera, mentre reca sull'altro un urceus, cioè una forma di anfora peculiare della Gallia, che potrebbe suffragare l'ipotesi di un'origine celtica di Novius Blesamus.
Bibl.: J. Gruter, Inscriptiones antiquae totius Orbis Romani, I, 2, Amsterdam ...
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gallo1
gallo1 agg. e s. m. [dal lat. Gallus]. – Della Gallia, denominazione data dai Romani alla regione corrispondente all’incirca all’odierna Francia; relativo o appartenente ai Galli, popolazione di origine celtica che abitava la Gallia....
celtico
cèltico agg. [dal lat. Celtĭcus, gr. Κελτικός] (pl. m. -ci). – Dei Celti, che appartiene o si riferisce ai Celti, antiche popolazioni stanziate nell’Europa occid., soprattutto in Gallia, in Spagna, nelle Isole Britanniche e in Germania:...