LA TÈNE, Civiltà di
Pietro Baroccelli
La floridezza degli ultimi tempi della prima età del ferro, o di Hallstatt (v.), aveva permesso che la civiltà e la cultura di La Tène sorgesse e si sviluppasse [...] influssi delle grandi civiltà mediterranee e nella ormai antica civiltà celtica si modificarono le armi e gli oggetti d'ornamento personale. accennate. La futura Germania meridionale e la futura Gallia di nordest furono la prima e principale zona ...
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VINDELICI
Plinio Fraccaro
I Vindolâci, Vindalici, Vindelici sono una popolazione celtica, stanziata nell'antichità sul pianoro svevo e bavarese fra le Alpi Centrali e il Danubio. Il confine orientale [...] Strabone dice Illirici. Essi furono sottomessi nel 15 a. C. da Druso proveniente dalla valle dell'Adige e da Tiberio proveniente dalla Gallia, che sconfisse la flotta dei Vindelici Briganti sul Lago di Costanza. Orazio cantò in due odi del l. IV (4 e ...
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ROSMERTA
Nicola Turchi
. È una divinita celtica, con significato di ricchezza e di abbondanza, la cui area di diffusione, documentata da molte iscrizioni e da bassorilievi, si estende nella Gallia Belgica [...] dalle iscrizioni e dalle figurazioni come Mercurio, ma che in realtà corrisponde alla divinità maggiore dei Celti di Gallia, Teutate. Questo dio è per i Galli patrono delle arti e del commercio: si capisce quindi che la sua paredra sia una dea dell ...
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PROVINCIE ROMANE
S. Rinaldi Tufi
E. De Miro
C. Tronchetti,Ph. Pergola
P. Gros
M.-Th Raepsaet-Charlier - G. Raepsaet - J. Mertens
M. Renzetti
J.-P. Bost
E. KÜNZL
A. Balil
M. Bendala Galán
J. [...] tra Senna e Reno, nel III e nel II sec. a.C., dei Belgae, popolazione di cultura celtica originaria dal medio bacino renano. Cesare (Bell, gall., II, 4) distingue fra i Belgae numerose popolazioni e riserva il nome Belgium a una regione limitata tra ...
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Vedi ROMANA, Arte dell'anno: 1965 - 1997
ROMANA, Arte
R. Bianchi Bandinelli
Red.
H. J. Eggers
F. Coarelli
I. I problemi dell'arte romana. La sua importanza storica. - II. Dalle origini a circa il [...] , siano esse dell'Egitto copto, o dell'ambiente italico-etrusco di settecento anni prima, o dell'ambito provinciale celtico in Gallia e in Britannia.
Si può forse trarre una conclusione generale: che l'incontro tra l'arte ellenistica, eminentemente ...
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Acque e lagune da periferia del mondo a fulcro di una nuova "civilitas"
Lellia Cracco Ruggini
Le costanti di una vicenda di storia e di mentalità, dall'antico al tardoantico
Chi percorra i vari itinerari [...] la celebrazione nel 113 (per l'ultima volta) del sacrificio rituale di una coppia di Galli e di una coppia di Greci per scongiurare il pericolo "celtico" imminente, come nei momenti di più angoscioso "terrore gallico" (i Cimbri vennero infatti ...
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Aggregazioni insediatine e strutture urbane
Guido Rosada
Il territorio
"Capire" Venezia può voler dire, per chi vi è nato, un atto d'amore sentito e dovuto verso un grembo di storia infinita che tuttavia [...] i Veneti, che differivano, a suo dire, poco dai Galli per costumi e regime di vita (tranne che per la pp. 6, 12 ss.; Amelio Tagliaferri, Coloni e legionari romani nel Friuli celtico. Una ricerca archeologica per la storia, I, Pordenone 1986, pp. 119 ...
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Le province romane d'Africa
Sergio Rinaldi Tufi
Alessandro Campus
Premessa
di Sergio Rinaldi Tufi
Lungo il versante settentrionale del continente africano, fra le coste del Mare Nostrum o Mare Internum [...] di questo tipo di edificio si conoscono vari esempi nelle province celtiche (anche se non sempre così grandi), ma che nelle province Augusto in città importanti come Nîmes e Vienne in Gallia Narbonensis: cinte di valore più simbolico che funzionale, ...
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Vedi TERRA SIGILLATA dell'anno: 1966 - 1973
TERRA SIGILLATA (v. vol. vii, p. 726-729)
H. Comfort
Sommario: I. T. S. ellenistica: A) "pergamena", B) "samia", C) "megarese maggiore", D) Coppe a rilievo [...] , piuttosto che fondarne una nuova. Atepomarus stesso "non deve nulla ai vasai gallo-meridionali", ma può essere stato influenzato, sia pur remotamente, così dalla tradizione celtica come dallo stile augusteo dell'Ara Pacia in un modo e ad un grado ...
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Dai primi insediamenti al fenomeno urbano. Mondo etrusco-italico e romano
Paolo Sommella
Manlio Lilli
Giuseppe M. Della Fina
Sergio Rinaldi Tufi
Josep Guitard i Dunand
Luigi Caliò
Luisa Migliorati
Pierre [...] (Bologna, 1966), Bologna 1970, pp. 14- 17; J. Le Gall, Rites de fondation, ibid., pp. 59-65; E. Sereni, Città soprattutto con alcuni templi. Si tratta di due fana di tipo celtico, a pianta quadrata con galleria perimetrale, costruiti all'inizio del I ...
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gallo1
gallo1 agg. e s. m. [dal lat. Gallus]. – Della Gallia, denominazione data dai Romani alla regione corrispondente all’incirca all’odierna Francia; relativo o appartenente ai Galli, popolazione di origine celtica che abitava la Gallia....
celtico
cèltico agg. [dal lat. Celtĭcus, gr. Κελτικός] (pl. m. -ci). – Dei Celti, che appartiene o si riferisce ai Celti, antiche popolazioni stanziate nell’Europa occid., soprattutto in Gallia, in Spagna, nelle Isole Britanniche e in Germania:...